Una vita per la promozione umana e culturale del territorio In memoria di Angelo Molle (1967-2016)

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Studi Cassinati, anno 2016, n. 1
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di Filippo Carcione

Premessa
L’8 marzo 2016, presso la Clinica S. Raffaele di Cassino, a seguito di una malattia fulminea quanto impietosa, scompariva ad appena 48 anni il professor Angelo Molle,13 lasciando un vuoto incolmabile nell’intero territorio, che lo aveva visto protagonista per oltre un quarto di secolo nel campo dell’insegnamento, dalle scuole all’università, nonché animatore e organizzatore di importanti eventi culturali, oltre che personaggio noto al grosso pubblico per il suo ruolo di organista al Santuario di Canneto, oggi Basilica Pontificia Minore, nel corso dell’ultimo decennio. Testimonia il notevole apprezzamento, che riscuoteva, l’immane stuolo di persone d’ogni ceto e fascia d’età, che due giorni dopo si riversava a Roccasecca – la città in cui egli era nato il 21 giugno 1967 – per partecipare ai funerali presieduti a S. Margherita dal fratello don Antonio e concelebrati da una ottantina di sacerdoti, cui s’aggiungeva, al momento della benedizione finale, il vescovo diocesano, monsignor Gerardo Antonazzo, accorso per la circostanza da Roma, dove aveva dovuto lasciare la presidenza di un convegno programmato da tempo.
Con vero piacere ho accolto l’invito a fornire in questa sede un profilo dell’amico e collega venuto a mancare, anche se una simile impresa significa necessariamente rischiare da parte mia una parziale autobiografia, in quanto si tratta di ripercorrere per gran parte una storia comune.

La formazione
Tale storia ha sicure radici nello stesso percorso formativo di Angelo Molle, e precisamente rimonta all’A.A. 1986-1987, quando, all’esordio della mia esperienza come titolare di Patrologia presso il biennio filosofico-teologico attivo nel Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, lo ebbi tra i primi alunni in una lunga stagione d’insegnamento che dura ormai qui da trent’anni. Nasceva a quell’epoca un sodalizio, che si sarebbe rafforzato qualche anno dopo, allorché la sorte rinnovava il nostro rapporto di professore e allievo al Pontificio Istituto Orientale di Roma, dove nell’A.A. 1990-1991 ero stato incaricato di svolgere un seminario sul tema Le controversie cristologiche post-calcedonesi, ed egli, studente della Pontificia Università Gregoriana, venne a seguirlo, avendolo inserito come corso opzionale nel suo piano di studi.
Alla Gregoriana, conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia, Angelo Molle si sarebbe licenziato con il massimo dei voti in Storia Ecclesiastica nell’A.A. 1992-1993, discutendo con il gesuita Mario Fois una tesi dal titolo: La pastorale sacramentaria di mons. Flaminio Filonardi nella diocesi di Aquino alla luce delle disposizioni tridentine1. Negli anni successivi, consolidatosi il suo lavoro ordinario come insegnante di Religione nelle scuole secondarie, avrebbe concentrato la cura della sua formazione sulla didattica, seguendo con assiduità i corsi d’aggiornamento, i convegni e gli incontri promossi ininterrottamente da don Mario Zeverini, energico direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano di Sora-Aquino-Pontecorvo, il quale dal 2001 se lo assocerà come vice fino alle trasformazioni canoniche e alle conseguenti redistribuzioni degli incarichi avvenute di recente con la soppressione dell’antica giurisdizione goduta dall’Abbazia territoriale di Montecassino (23 ottobre 2014).
A quel tempo in cui il secolo passato era al tramonto e s’affacciava il corrente, Angelo Molle, alternando all’impegno lavorativo quello di volontario al Centro «Il Gabbiano» di Pontecorvo, dove per la fiducia goduta era stato eletto membro del Consiglio Direttivo, incominciò a respirare il clima dell’ambiente pedagogico cassinate, che, attraverso Annibale Pizzi e Maria Gabriella De Santis, andava allora tessendo le prime relazioni poi scioltesi in durature convenzioni tra il locale Ateneo e la suddetta struttura operante nel territorio dal 1984 per il recupero dello svantaggio scolastico e il sostegno delle disabilità. In quell’intreccio di esperienze umane e scientifiche, di cui fui testimone e in qualche modo ponte, egli riceveva nuovi stimoli culturali per arricchire ulteriormente la sua formazione, intraprendendo a un certo punto gli studi in Lettere presso la LUMSA di Roma, dove finirà per laurearsi con lode nell’A.A. 2007-2008, discutendo con Bruno Luiselli una tesi dal titolo: Il Liber contra Mocianum Scholasticum del calcedonese Facondo di Ermiane: la lotta per la libertas ecclesiae.

L’insegnamento
Intanto, a far tempo dal 1988-1989, Angelo Molle aveva iniziato la sua attività didattica, che man mano dalle scuole secondarie lo porterà agli istituti teologici e, infine, nelle aule universitarie. Entrato nei ruoli dello Stato a seguito del concorso uscito per effetto della Legge 106/2003, legherà tutto il resto del suo percorso professionale all’ITIS «Nicolucci-Reggio» di Isola del Liri, dove, dopo un passaggio alle Scuole medie di Esperia, Castrocielo, Colle San Magno e Colfelice, si era già stabilizzato intorno alla metà degli anni Novanta. Le sue lezioni, così penetranti nel cuore degli adolescenti per profondità spirituale e testimonianza concreta, stimoleranno addirittura alcuni, tra cui l’attuale vice-rettore del Leoniano, don Giovanni De Ciantis, a intraprendere la via del sacerdozio. Non di meno si adoperò per migliorare, oltre l’insegnamento quotidiano, la qualità e l’immagine complessiva della propria scuola, al cui servizio mise senza risparmio tanto le sue straordinarie competenze informatiche, rendendosi disponibile tra il 1998 e il 2003 come referente d’Istituto per il «Progetto multimediale in classe» e tra il 2003 e il 2008 come counselor (For-Tic) e poi tutor (For-Tic2) per il «Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione», quanto le sue capacità organizzative non comuni, animando manifestazioni di rilievo quali l’annuale consegna delle Borse di studio «Nicoletti» introdotte nel 2008 o – per quel che ricordo direttamente – la prima celebrazione solenne in sede a memoria della Shoah statuita con la Legge 211/2000, allorché egli era stato brillante moderatore di una tavola rotonda (Isola del Liri, Aula Magna dell’ITIS, 27 gennaio 2003)2.
Parallelamente, dal 1996, Angelo Molle aveva preso ad allargare l’orizzonte della sua docenza, entrando nei quadri dell’Istituto di Scienze Religiose dell’Arcidiocesi di Gaeta, dove, a seconda delle necessità, coprirà per ben tredici anni (e cioè fino all’estinzione della storica struttura convenzionata con la Pontificia Università Lateranense) gli insegnamenti di Storia delle Religioni, Patrologia e Storia della Chiesa. L’esperienza accumulata e il consenso ottenuto gli valsero l’attenzione dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, specificamente don Lorenzo Cappelletti, allora direttore, che nell’A.A. 2005-2006 lo introduceva nel corpo accademico della sede aggregata alla Pontificia Facoltà Teologica «Teresianum», affidandogli, in prestigiosa sinergia con dom Faustino Avagliano, un corso di Storia delle Chiese Locali alla Licenza in Ecclesiologia Pastorale, per poi stabilizzarlo dall’A.A. 2009-2010 come proprio assistente di Storia della Chiesa, prima di concedergli per incarico, al di là di un breve insegnamento di Latino (AA.AA. 2010-2011; 2011-2012), la gestione autonoma della parte moderna e contemporanea nel percorso ordinario per il Baccellierato di Sacra Teologia. Ritrovavo così come collega nella stessa istituzione il mio antico allievo, al cui incisivo apporto molto dovrà la preparazione dei novelli preti, di cui si sono arricchite nell’ultimo quinquennio le diocesi del Lazio meridionale e delle Province suburbicarie. La sua serietà di docente correva allora così velocemente nelle accademie ecclesiastiche, al punto che anche oltre regione gli verranno talora affidati servizi agli studenti3.
In quel periodo, raccogliendo un vecchio auspicio manifestatogli da Annibale Pizzi allora appena in pensione dopo una fulgida carriera accademica (1972-2009), Angelo Molle, che già in precedenza aveva avuto contratti di collaborazione occasionale con le strutture dipartimentali di Scienza e Società (direttore: Paolo Russo – AA. 2000-2002) e di Scienze Umane e Sociali (direttore: Rosella Tomassoni – A.A. 2007-2008), faceva il suo graduale ingresso pure nell’attività didattica dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, specificamente presso i Corsi di Laurea legati alle Scienze dell’Educazione, divenendo, accanto a Vincenzo Alonzo, cultore della materia per i miei insegnamenti di Storia del Cristianesimo e delle Chiese e di Storia della Cultura Benedettina (AA. 2010-2011). La nostra ormai storica collaborazione riceveva ora un importante sigillo universitario, consacrato immediatamente dopo dai contratti di docenza che egli otterrà per concorso prima in Storia Moderna (AA.AA. 2011-2012; 2012-2013), poi in Storia delle Religioni (AA.AA. 2013-2014; 2014-2015; 2015-2016). Mai si sottrasse alla mia richiesta di ausilio, soccorrendomi con attività seminariali anche al Polo di Sora allorché le esigenze accademiche mi avevano indotto ad accettare nell’A.A. 2012-2013 un transitorio affida- mento di Storia Contemporanea per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione.
Nel momento, in cui il male incurabile lo colpiva, oltre all’attività didattica fin qui citata, egli doveva interrompere anche l’insegnamento nella Scuola di Formazione Teologica «S. Tommaso d’Aquino», che era stata ristrutturata e potenziata dal vescovo Antonazzo subito dopo il suo ingresso in Diocesi (21 aprile 2013), al fine di ottimizzare la preparazione dei laici operanti nel campo della pastorale e dell’educazione. Nella sede sorana di Via XI febbraio aveva tenuto l’ultima lezione il 15 dicembre 2015, spiegando la genesi e lo sviluppo della riforma luterana, prima di soggiacere all’urgente ricovero ospedaliero e consegnarmi, con il permesso dell’attuale direttore, don Nello Crescenzi, la conclusione del corso di Storia della Chiesa, tra il gelo degli studenti per l’improvvisa notizia della sua forzata defezione.

L’impegno scientifico
Il motore di ricerca, che caratterizzò in modo eminente gli interessi di Angelo Molle, fu costituito dall’indirizzo agiografico.
L’esplorazione in tal senso si tradusse in una serie di relazioni a Convegni e Incontri di studio, che coinvolsero via via alcuni Santi con forte venerazione locale quali – solo per citare gli esempi più significativi – Germano di Capua4, Costanzo d’Aquino5, Folco di Santopadre6, Magno di Trani7, Lucia di Siracusa8, Amasio di Teano9, Tommaso d’Aquino10 e Grimoaldo di Pontecorvo11, fino a modelli eroici recenti come la religiosa pontecorvese Maria Teresina Zonfrilli (1899-1934)12.
Grande attenzione egli riservò pure al patrimonio artistico locale di matrice religiosa, a partire dalla Chiesa di S. Margherita in Roccasecca, la sua Parrocchia: già a tempo debito aveva dato un contributo determinante nell’allestire il museo storico della struttura, presiedendo poi la manifestazione d’apertura (9 giugno 2001); e nel 250° anniversario dalla ricostruzione barocca dell’edificio sacro, allorché avveniva il solenne mutamento del titolo parrocchiale (S. Maria del Carmelo in S. Margherita V.M.), contribuirà in modo determinante ad organizzare un memorabile Convegno, in cui vennero analizzati i movimenti storico-architettonici della sede, le sue suppellettili e i suoi arredi (26 novembre 2006)13. Tante energie, inoltre, profuse parallelamente per la promozione dell’arte religiosa prodotta da artisti locali contemporanei: condusse ambedue le inaugurazioni dei mosaici realizzati dentro la Chiesa di S. Maria Assunta in Piedimonte S. Germano Inferiore su commissione di don Libero Carcione da Gerardo Della Torre, Ecce Panis Vitae sulla parete del Tabernacolo (30 novembre 2003) e Dall’acqua e dallo spirito sulla parete del Battistero (27 novembre 2004), come pure coordinò la cerimonia per lo scoprimento dell’affresco, Il Cenacolo, realizzato da Francesco Di Traglia, dietro la spinta propulsiva del diacono Giuseppe Chiappini, sulla parete absidale della Chiesa di S. Oliva in Pontecorvo (10 dicembre 2005)14.
Sempre disponibile, d’altro canto, si rese per la valorizzazione della letteratura espressa dagli storici della Chiesa locale: moderò e/o tenne conferenze per varie presentazioni di testi. Gli autori, con cui ebbe maggior confidenza culturale, furono soprattutto questi tre sacerdoti: A) don Dionigi Antonelli, che dal 2007 lo vorrà sempre e senza eccezioni come veicolo per la proposta al pubblico della sua incessante produzione segnata specialmente dall’aggiornamento della magistrale monografia su Canneto15 (Settefrati, Santuario Madonna di Canneto, 1 maggio 2012); B) don Vincenzo Tavernese, che, nella sua ultima stagione pastorale vissuta a Roccasecca fino alla morte (21 dicembre 2012), non mancherà di rivolgersi costantemente a lui per il lancio dei suoi lavori più complessi come la compilazione di regesti16 (Roccasecca, Palazzo Comunale, 12 luglio 2007) o la ricostruzione di elenchi17 (Sora, Scuola di Formazione Teologica «S. Tommaso d’Aquino», 20 gennaio 2011); C) don Luigi Casatelli, che gli si affiderà per l’illustrazione delle sue iniziative legate a eventi memorabili come la Mostra dei Paramenti Sacri (secoli XVIII-XX) realizzata per il 50° Anniversario dall’Elevazione della Cattedrale pontecorvese a Basilica Pontificia Minore18 (Pontecorvo, Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, 2 ottobre 2008), oppure scaturite da obiettivi pastorali alquanto delicati come la purificazione liturgica del rituale celebrante l’Apparizione lirina di S. Giovanni Battista nella contrada Melfi dell’agro pontecorvese, laddove il beneficiario del miracolo, il contadino Giovanni Mele, raccolto come tale dalla trascrizione bollandista di una tradizione fermentata nell’immediata età post-desideriana, era stato trasformato negli ultimi secoli nella giullaresca figura di Camele e portato in processione con il diavolo tentatore, per poi essere ambedue scaraventati nel fiume con una fitta sassaiola19 (Pontecorvo, Santuario di San Giovanni Appare, 10 maggio 2008).
Contestualmente, nutrendo profonda convinzione circa la fecondità dell’apporto laicale nella riscoperta della memoria ecclesiastica territoriale, Angelo Molle non negò mai il suo sostegno anche a chi, oltre i confini dell’abito talare, lo interpellava per avviare autorevolmente la diffusione dei propri sforzi: e così si dispose sempre ben volentieri per presentare lavori firmati da prolifici autori locali quali Costantino Jadecola20 (Aquino, Chiesa Madonna della Libera, 30 ottobre 2005) o Elena Montanaro21 (Piedimonte San Germano Inferiore, Chiesa S. Maria Assunta, 28 aprile 2015), come pure per proporre studi collettanei sponsorizzati da Enti culturali quali la «Universitas Pedismontis. Vetera et Nova»22 (Piedimonte San Germano Superiore, Chiesa S. Maria Assunta, 24 gennaio 2015). Con uguali sentimenti nemmeno fece mai mancare il suo incoraggiamento a quanti, come Fernando Riccardi23 o Francesco Saverio Di Murro24, gli chiedevano una prefazione ai propri libri. Un fervore eccezionale, tuttavia, riservò ai giovani laureati, le cui tesi venivano dichiarate degne di stampa o ricevevano altre forme di riconoscimento, sollecitando qualche suo intervento di circostanza: così si mostrò palesemente allorché venne chiamato ad introdurre la presentazione del libro pubblicato con i necessari adeguamenti dopo il titolo universitario nella 56/S da Maria Rosaria Fabrizio25 (San Donato Val di Comino, Duomo di Santa Maria e San Marcello, 18 giugno 2011), nonché quando ricevette il compito di presiedere la premiazione cittadina di Maria Antonietta De Cesare26 per i contenuti d’alto interesse parrocchiale presenti nel suo elaborato finale steso per il conseguimento della L 19 (Aquino, Chiesa della Madonna della Libera, 26 aprile 2015).
Se l’orizzonte territoriale fu senza dubbio quello più caro ad Angelo Molle, è pur vero, però, che esso non fu il solo nelle sue prestazioni pubbliche. L’attività di docente nelle strutture accademiche ne propagandò la preparazione storico-religiosa a tutto campo oltre le aule, provocandogli richieste, che lo indussero ad esercitarsi negli anni anche in interventi d’argomento patristico27, interreligioso28 ed ecumenico29 nonché volti ad approfondire il profilo di papi30 o aspetti teologici particolari31, come pure lo portarono a cimentarsi in letture bibliografiche offerte in convegni su asceti di spessore universale32 o connesse a grandi ricorrenze quali il 150° anniversario dalla proclamazione della nostra unità nazionale, allorché verrà chiamato da Silvano Franco a sedere tra la squadra individuata per dibattere il 25 novembre 2013, presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale sugli Atti di un fortunato Convegno (Unità d’Italia. Regno delle Due Sicilie – Regno d’Italia a confronto) svoltosi a Sessa Aurunca il 27 novembre 201133.
Giammai, altresì, si sottrasse quando il soggiungere di eventi straordinari gli dettava altre occasioni di sforzo: A) così nell’Anno Paolino proclamato da Benedetto XVI (2008-2009), durante il quale tenne continue lezioni in materia, battendo, spesso in mia compagnia, non solo la nostra Diocesi dalla zona sud34 alla Valle Roveto35 con un passaggio sorano fatto di quattro affollati appuntamenti36, ma esprimendosi anche oltre su istanza dell’Ufficio Catechistico Regionale37; B) così, più di recente, per il Millenario dalla Fondazione del Santuario di S. Maria della Guardia a San Giovanni Incarico (1015-2015), allorché i parroci cittadini, don Antonio e don Aurelio Ricci, s’ingegnavano per onorare il giubileo speciale concesso alla struttura dalla Penitenzieria Apostolica (25 maggio – 12 settembre 2015), chiamandolo a dirigere con me una «Scuola di Mariologia» estiva istituita con l’assistenza scientifica del Laboratorio di Tecnologie della Conoscenza e dell’Educazione dell’Ateneo cassinate e dispiegatasi poi in nove incontri (5 giugno – 7 agosto 2015), nel terzo dei quali egli avrebbe affrontato i nodi dogmatici dell’Immacolata e dell’Assunzione (26 giungo 2015)38.
Dotato di un alto senso della partecipazione come dovere etico, Angelo Molle non sapeva, inoltre, disertare neppure l’appello di coloro che, riconoscendone l’alta erudizione, lo spronavano ad avventure in circoli oltre la sua stretta sfera di competenza. In questa direzione va decodificato, ad esempio, il suo assenso all’invito avanzatogli da Luigi Di Cioccio, allora presidente nazionale della Società Italiana Geriatri Ospedalieri, per farlo fungere da moderatore ad una delle letture previste nella seduta inaugurale (Aquino, Chiesa della Madonna della Libera, il 14 giugno 2013) del XV Convegno Nazionale Geriatrico «Dottore Angelico» (Quarant’anni di Geriatria al servizio dell’anziano tra ospedale e territorio)39.

L’ attività editoriale
Di Angelo Molle, in ogni caso, rimarrà soprattutto sul piano culturale la sua attività editoriale tradottasi nell’essere il vero cucitore di tante iniziative, che, senza la sua preziosa opera di assemblaggio e di impaginazione computerizzata, non avrebbero sicuramente avuto corso. Fu la sua presenza nei vari comitati di redazione a garantire la salute di diversi progetti.
Dal 1999 al 2008 mi affiancò come determinante e insostituibile vice-direttore della serie specialistica San Germano. Collana di storia e cultura religiosa medievale (Edizioni EVA, Venafro), uno strumento che, prendendo le mosse dall’appellativo con cui fu designata in età medievale l’odierna Cassino (Civitas sancti Germani), s’interessava al territorio soggetto all’influsso monastico nel periodo aureo della Terra Sancti Benedicti, proponendo i risultati di indagini condotte su fonti letterarie, archeologiche, iconografiche e topografiche, al fine di contribuire, attraverso lo studio di modelli spirituali, alla comprensione del tessuto storico-religioso dell’ambiente. Tale collana, che coinvolse nel tempo autori passanti da studiosi di buona promessa, come Francesco Cipollini o Sabrina Pietrobono, ad accademici di rilievo internazionali, quali dom Réginald Grégoire o Antonis Fyrigos, pubblicherà nell’arco della sua attività, ottenendo segnalazioni su blasonate riviste finanche estere40, ben dieci volumi, due dei quali usciranno a cura diretta di Angelo Molle, uno in autonomia41, l’altro in collaborazione con don Lorenzo Cappelletti42.
Intanto, a far tempo dal 2005, aveva preso il largo la pubblicazione dei «Quaderni del Santuario di Canneto» (Arte Stampa Editore, Roccasecca)43, che sarebbero andati in stampa fino al 2014 grazie ad un Consiglio redazionale, di cui Angelo Molle fu senz’altro l’anima e il regista. Anche quest’esperienza si tradurrà in dieci numeri aventi come osservatorio privilegiato, anche se assolutamente non esclusivo, il Lazio sud-orientale, ma consistenti questa volta, coerentemente con il messaggio religioso iscritto dentro il patrocinio di una struttura legata al nome della Vergine Bruna, nella raccolta di studi monografici sul culto mariano sia secondo la lettura storico-teologica e la ricchezza liturgica della Chiesa istituzionale sia secondo le plasmazioni autonome e le lievitazioni originali delle tradizioni popolari. Stimolati da ricorrenze ecclesiastiche di carattere sia universale che locale, tali «Quaderni» verranno alimentati da una Giornata di Studi Mariani realizzata annualmente tra luglio e agosto, ove s’avvicenderanno con uno sguardo interdisciplinare – tra le suggestioni di nomi eccellenti appresso citati solo come campioni di una schiera universitaria più ampia – lezioni d’ordine teologico (don Dario Vitali) come d’ordine antropologico (Giovanni De Vita), di patristica (don Dante Gemmiti) come di dogmatica (don Giovanni Tangorra), di storia medievale (Daniela De Rosa) come di orientalistica (Alberto Camplani), di strategia pastorale (don Mario Donghi) come di coinvolgimento informatico (Antonio Cartelli)44. In questa vicenda decennale Angelo Molle prese quasi sempre parte anche con articoli propri, tra cui risultano d’interesse particolare quelli rivolti alla rilettura di documenti stesi dai vescovi sorani tra prima45 e dopo il Concilio Vaticano II46.
Proprio mentre andava esaurendosi la stagione dei «Quaderni», Angelo Molle s’attivava all’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, per avviare, sotto l’impulso dell’attuale direttore, don Luigi Vari, la rivista del corpo accademico, «Theologica Leoniana». Il collegio dei docenti, ben sapendone le doti editoriali, lo nominò segretario di redazione ed egli dispose un piano d’azione, che avrebbe visto l’uscita di un numero annuale suddiviso in tre parti: A) nella prima sarebbero stati pubblicati gli Atti del Forum Interdisciplinare, che ogni anno l’Istituto organizza su tematiche scelte anche con l’apporto di relatori esterni; B) nella seconda si sarebbe dato vita ad una sezione miscellanea per ospitare studi e ricerche dei professori interni ma anche di ex studenti titolati di un grado accademico; C) nella terza si sarebbe riservato, infine, un piccolo spazio per segnalazioni bibliografiche di particolare interesse o utilità. A quest’ultima parte, egli si dedicherà più direttamente, promuovendo puntualmente, a far tempo dal primo numero apparso nel 2012, i risultati della speculazione pedagogica condotta nell’Ateneo cassinate, con i fondi del Dipartimento di Scienze umane, sociali e della salute (direttore: Loriana Castellani), da gruppi di ricerca coordinati da Bernardo Starnino47. La sua malattia iniziava nel momento in cui l’ultimo numero della rivista (4/2015) doveva essere consegnato alla stampa, producendo, a testimonianza di un ruolo vitale spentosi inaspettatamente, il mancato rispetto della scadenza per l’uscita fissata ordinariamente al 31 dicembre dell’anno in corso.
Ad Angelo Molle si deve, inoltre, la pubblicazione di alcuni eventi, che, senza la sua dedizione paziente e generosa, avrebbero rischiato l’oblio del tempo per mancanza di un adeguato fissaggio semantico. Congiuntamente a don Alessandro Recchia e a Rossana Avruscio, si assunse nel 1996 l’onere di curare gli Atti del Convegno, che s’era tenuto l’anno prima a Piedimonte S. Germano, sulla scorta di un’intesa tra Parrocchia, Comune e Scuola Media, per salutare il pensionamento di don Libero Carcione come docente, e in cui egli aveva avuto anche parte con una sua relazione48, accanto a illustri accademici come Francesco Saverio Pericoli Ridolfini, don Renzo Gerardi e quel don Francesco Lambiasi, oggi vescovo di Rimini. Del pari, egli risultò determinante nella pubblicazione degli Atti del Convegno promosso tra il 13 e il 14 aprile 2000 dalla Fondazione Fabio Testa, ai sensi dei propri interessi statutari in materia escatologica, su intesa scientifica tra le cattedre di Storia Bizantina dell’Ateneo locale e di Roma Tre49, convegno che fu aperto a Cassino (Sala degli Abati), presente monsignor Bernardo D’Onorio, allora al vertice del grande cenobio benedettino, da Angelo Fabrizi, preside pro-tempore di Lettere e Filosofia, e si concluse nella Capitale (Istituto S. Anna, Via Marconi) con la conferenza del celeberrimo mosaicista sloveno, il gesuita Marko Rupnik. E sempre, grazie alla fatica di Angelo Molle, conserviamo pure un minuzioso resoconto scritto degli avvenimenti connessi alla Peregrinatio del Venerato Corpo di San Bernardino da Siena, che soggiornò nella Basilica Concattedrale di Pontecorvo dal 20 al 28 febbraio 2010, stimolando, sotto la regia di don Luigi Casatelli, una serie di lezioni qualificate50, come quelle offerte, tra gli altri, dal preside della Scuola di Studi Medievali e Francescani dell’Antonianum, padre Pietro Messa, e da don Felice Accrocca, da poco arcivescovo di Benevento. Infine, in collaborazione con l’accolito Paolo d’Agostino, raccogliendo una preghiera del Consiglio Pastorale Parrocchiale, Angelo Molle assicurerà un prezioso strumento alla memoria dei suoi concittadini, curando un inventario fotografico della dote liturgica maturata da S. Margherita in Roccasecca durante il primo decennio del nostro secolo51.

Conclusione
«Era impressionante la sua dialettica, in grado di modularsi ai vari livelli dell’uditorio, come pure la capacità di intrattenersi con i partecipanti prima e dopo ogni intervento, per ascoltarne le vicende più intime, entrare nelle loro storie, rendersi disponibile a relazioni di aiuto da portare avanti nel tempo ove possibile e necessario». Così Angelo Molle, anticipando ad altri una descrizione che si addice pienamente anche a lui stesso, affermava nel suo ultimo testo pubblicato, ovvero una testimonianza resa alla memoria di Annibale Pizzi all’interno di un volume collettaneo52 scaturito dal contributo congiunto di docenti, compresa l’attuale coordinatrice, Amelia Broccoli, contrattisti e dottori di ricerca legati a quei Corsi di Scienze dell’Educazione, latu sensu, di cui il compianto pedagogista era stato presidente dal 1999 al 2007.
In più, come Pizzi, egli non solo aveva la padronanza carismatica di una comunicazione capace di incarnarsi strategicamente in un efficace dialogo didattico-educativo con discenti diversi per preparazione ed età, ma esprimeva nel suo impegno culturale tutta l’essenza di una vocazione cristiana tatuata sulla pelle, ovvero interpretando ogni aspetto esistenziale come la traduzione coerente di una fede, che non conosce momenti estranei alla dimensione ecclesiale, cioè comunitaria, e si sposa con due assunti pedagogici inalienabili per la militanza quotidiana: A) l’attenzione caritativa all’altro con opzione preferenziale per i portatori di disagi fisici o sociali; B) la consapevolezza di vivere in un pellegrinaggio storico, dove ogni prospettiva acquista forza etica e senso catartico solo se educata con spinta inesauribile all’orizzonte escatologico. Non si apprezzerà mai abbastanza la vicenda umana e professionale di Angelo Molle, se la si svincola da un tale impianto axiologico, che ogni giorno, egli, educatore nell’animo, in aula e fuori dell’aula, consegnava a chiunque fosse il beneficiario dei suoi messaggi, avendo sempre la massima cura di non coartarne l’intimità, pur seguendone con incessante attenzione la storia personale. «Proporre e non imporre – scriveva in un testo collettaneo realizzato sull’onda del documento Educare alla vita buona del Vangelo – è la sensazione permanente e genuina che deve accompagnare l’educando. La proposta può far vibrare il cuore, l’imposizione lo indurisce di sicuro. La crescita della persona in libertà e non il lavaggio del cervello in cattività è, dunque, il metro di misura per la serietà di un metodo adottato in una formazione intesa squisitamente come “azione” volta a dare “forma” concreta all’educazione e non come addestramento militare. Formare, infatti, non significa calare dall’alto, bensì tradurre nella mente e nel cuore dell’educando un sistema di valori dialetticamente esposto all’obiezione di coscienza; in caso contrario, il rischio della manipolazione c’è sempre. In altri termini, la formazione non può prescindere dal rispetto totale dell’educando, […] incentivandone l’elaborazione originale e lasciando sempre più gli spazi di autogestione man mano che la persona matura. Verrebbe da dire che il modello, in tal caso, è S. Giovanni Battista, quando dice di Cristo: “Lui deve crescere, io diminuire”. Così l’educazione: man mano che l’educando cresce responsabilmente l’educatore si ritrae (nel senso che guarda sempre più a distanza, non che diventa latitante)»53.

1 Testo rivisitato e pubblicato più tardi come saggio di A. Molle, Il vescovo Flaminio Filonardi e il Sinodo aquinate celebrato a Pontecorvo nel 1581. Aspetti di pastorale sacramentaria: «Culto, pastorale e uomini di Chiesa nella storia religiosa di Pontecorvo» (= Percorsi di storia ecclesiastica in Provincia di Frosinone, 1), Arte Stampa Editore, Roccasecca 2009, pp. 71-94 [segnalazione in «Revue d’histoire ecclésiastique», 106 (2011), pp. 844-846].
2 Gli Atti dell’evento, che mi vide attore in un vivace confronto con monsignor Luca Brandolini (vescovo della Diocesi di Sora Aquino-Pontecorvo), Oreste Tofani (senatore della Repubblica), Filippo Materiale (vice-presidente dell’Amministrazione Provinciale) e Vincenzo Quadrini (Sindaco di Isola del Liri), furono stampati a Roccasecca per i tipi di Arte Stampa: A. Molle, 27 gennaio. Shoah. Giorno della memoria, ITIS, Isola del Liri 2003.
3 Così, ad esempio, fece l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Arcidiocesi di Capua (collegato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), che nell’A.A. 2011-2012 gli chiese di dare assistenza, e poi fungere da correlatore, ad una tesi d’argomento a lui familiare [Le diocesi di Aquino, Sora e Pontecorvo dal Concordato di Terracina (1818) alla unificazione Sede Plena (1986)], che stava portando avanti per il titolo magistrale la laureanda Dorina Delicato [discussione poi avvenuta con profitto il 19 marzo 2013].
4 A. Molle, Figura e culto di San Germano dalla cronachistica basso-medievale alla storiografia moderna, in Germano di Capua (+ 541 ca). Ambasciatore ecumenico a Costantinopoli e modello di santità per il Cassinate, Atti del Convegno, Piedimonte San Germano, Scuola Media, 5-9 maggio 1998 [= Collana San Germano, 1. Edizioni EVA, Venafro 1999, pp. 173-185].
5 A. Molle, Chi è il destinatario della lettera Quamquam licenter adsumatur? Costanzo di Aquino tra le ipotesi del Morin, in Costanzo di Aquino (VI secolo). Il suo tempo – i suoi luoghi – il suo culto, Atti del Convegno, Aquino, Palazzo Comunale, 1-2 ottobre 1999 [= Collana San Germano, 3. Edizioni EVA, Venafro 2000, pp. 63-79].
6 A. Molle, Premessa, in Folco di Santopadre. Un pellegrino inglese medievale nella Valle del Liri. Tra storia e leggenda, Atti del Convegno, Santopadre, Chiesa Parrocchiale 22-23 settembre 2000 [= Collana San Germano, 5. Edizioni EVA, Venafro 2002, pp. 7-10].
7 A. Molle, Premessa, in Magno di Trani. Memoria e culto di un martire paleocristiano nelle Valli del Sacco e del Liri, Atti del Convegno, Colle San Magno, Chiesa Parrocchiale, 4 ottobre 2003 [= Collana San Germano, 8. Edizioni EVA, Venafro 2004, pp. 9-10].
8 A. Molle, L’iconografia di S. Lucia a Castrocielo e dintorni [inedito], in Lucia di Siracusa (304-2004), patrona di Castrocielo. Aspetti storici, topografici ed iconografici, Convegno, Castrocielo, Villa Euchelia, 11 dicembre 2004.
9 A. Molle, Premessa, in Amasio di Teano. Memoria e culto di un antico defensor fidei nel Lazio sud-orientale, Ciclo di conferenze per il 50° della fondazione della Parrocchia S. Maria Assunta in Piedimonte San Germano Inferiore. 1953-2003 [= Collana San Germano, 10. Edizioni EVA, Venafro 2008, pp. 7-10]. Egli stesso presiederà poi la manifestazione per la presentazione del libro a Piedimonte San Germano, Palazzo Comunale, 24 aprile 2008.
10 A. Molle, Fonti medievali e memoria agiografica su S. Tommaso d’Aquino [inedito], in Manifestazioni tomistiche, Conferenza, Roccasecca, Palazzo Comunale, 7 marzo 2011.
11 A. Molle, Introduzione [inedito], in Con San Grimoaldo camminiamo insieme verso la Pasqua nell’Anno della Fede, Incontro di formazione per operatori pastorali, Pico, Chiesa Parrocchiale, 10 marzo 2013.
12 A. Molle, Prolusione [inedito], in Celebrazione dell’80° anniversario della morte della Venerabile Sr. Maria Teresina Zonfrilli, Manifestazione culturale, Pontecorvo, Chiesa di San Nicola, 10 febbraio 2014.
13 Gli Atti di quel Convegno restano inediti, ma molti dei materiali lì trattati verranno raccolti e sviluppati più tardi da V. Tavernese, Storia e arte della Chiesa Abaziale di S. Maria del Carmine in S. Margherita V. e M. in Roccasecca, (= Terra di Tommaso. Collana di cultura e memoria, 1), Arte Stampa Editore, Roccasecca 2012, così come farà capire in qualche modo lo stesso Angelo Molle durante la sua presentazione di questo libro avvenuta a Roccasecca, Palazzo Comunale, 15 settembre 2012 [= A. Molle, Mons. Vincenzo Tavernese: uno di noi nella Casa del Padre. Omaggio del Consiglio Redazionale, in «Quaderni del Santuario di Canneto», 9 (2013), pp. 7-18].
14 Il ruolo di Angelo Molle in quegli eventi è ricordato da R. Avruscio, «Il Cenacolo di Francesco Di Traglia: una poetica interpretazione del classicismo rinascimentale, in Oliva simbolo di Pace. La storia del Casale attraverso tradizioni, documenti e inedite note d’archivio, (= Terre Aquinati, 2), Arte Stampa Editore, Roccasecca 2010, p. 197, n. 1; Don Libero Carcione e il mosaico “Ecce Panis Vitae” in S. Maria Assunta a Piedimonte S. Germano Inferiore, in «Quaderni del Santuario di Canneto», 9 (2013), p. 146, n. 6.
15 D. Antonelli, Il Santuario di Canneto. Settefrati (FR). Dalle origini all’attuale ristrutturazione generale (1978-1987). Studio critico-storico, Pasquarelli, Isola del Liri 2011 [testo apparso in prima lezione nel 1969].
16 V. Tavernese, Il regesto delle pergamene dell’Archivio Parrocchia SS.ma Annunziata al Castello, (= Comune di Roccasecca. Fonti per la storia locale, 1), Arte Stampa Editore, Roccasecca 2007 [con prefazione dello stesso A. Molle, pp. VII-VIII].
17 V. Tavernese, I Vescovi originari della Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, (= Diocesi di Sora Aquino Pontecorvo. Archivio Storico. Fonti Ricerche e Studi, 3) Arte Stampa Editore, Roccasecca 2010. La presentazione di Angelo Molle verrà poi pubblicata come recensione in «Capys», n.s., 2/1 (2011), pp. 244-247.
18 Catalogo della mostra allestita da L. Casatelli, Basilica Concattedrale di Pontecorvo, «Splendori del passato nella liturgia», cur. V. Tavernese – R. Rea, Graficart & Socogen, 2008.
19 L. Casatelli, Camele non esiste. Due cittadini pontecorvesi, un Messaggero Celeste e un abitante degli abissi nella storia di un’Apparizione, Arte Stampa, Roccasecca 2008. La presentazione di Angelo Molle verrà poi pubblicata come testo introduttivo in L’Apparizione di San Giovanni Battista a Pontecorvo. Documenti, cur. L. Casatelli, Arte Stampa Editore, Roccasecca 2011, pp. 5-7].
20 C. Jadecola, Un camposanto per Aquino, Philia, Castrocielo 2005.
21 E. Montanaro, Piedimonte San Germano e la Madonna di Canneto, Edizioni EVA, Venafro 2013.
22 Sant’Amasio protettore. Segni e immagini del culto pedemontano, cur. A. Martini, (= Universitas Pedismontis. Vetera et Nova, 4), Piedimonte San Germano 2015.
23 F. Riccardi, L’Uomo Buono di Colle San Magno, (= Terre Aquinati, 1), Arte Stampa Editore, Roccasecca 2009, pp. 7-8.
24 F.S. Di Murro, La Chiesa parrocchiale di Colle San Magno. La storia di una Comunità, Arte Stampa Editore, Roccasecca 2013, pp. 5-7.
25 M.R. Fabrizio, Educazione e catechesi nelle indicazioni pastorali dei vescovi sorani dall’Unità d’Italia all’ascesa del fascismo, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, A.A. 2008-2009 [testo rivisto ed emendato per Arte Stampa Editore, Roccasecca 2011].
26 M.A. De Cesare, Il pellegrinaggio della Compagnia Aquinate al Santuario di Canneto. Valori ecclesiali, storia e tradizioni popolari, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, A.A. 2010-2011 [testo ora reperibile in sistemazione pro manuscripto presso l’Archivio Parrocchiale di Aquino].
27 A. Molle, La sofferenza nella teologia patristica: da effetto del peccato originale a esercizio delle virtù teologali, in Malattia, disabilità e solidarietà nella storia del pensiero pedagogico cristiano, Atti del Convegno, Pontecorvo, Centro di Volontariato «Il Gabbiano», 17-20 febbraio 1999 [Garigliano, Cassino 2002, pp. 25-41].
28 A. Molle, Islamismo: conoscersi per dialogare [inedito], Conferenza, Formia, CONI, 13 gennaio 2002.
29 A. Molle, Lo scisma d’Oriente e la via della riconciliazione [inedito], Conferenza, Fondi, Chiesa di San Paolo, 19 gennaio 2004.
30 A. Molle, La formazione del clero italiano nella “Fin dal principio” di Leone XIII. La sollecitudine del papa per i sacerdoti e il loro ministero, Contributo diffuso su richiesta del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni per l’Anno Sacerdotale 2009-2010 tramite il Semestrale a cura del Seminario interno: «Leonianum», gennaio-giugno 2010, pp. 6-9; Prolusione [inedito], in Pio XII tra nazismo, shoah e comunismo, Incontro di studio, Monte S. Giovanni Campano, Chiesa di S. Maria della Valle, 12 marzo 2010.
31 A. Molle, La verità della resurrezione con i nostri cari nell’eternità, Incontro a cura della Fondazione Fabio Testa, Roma, S. Paolo dentro le mura, 8 novembre 2002.
32 Così A. Molle, Una segnalazione bibliografica su Alfonso Capecelatro, arcivescovo di Capua e devoto di Pier Damiani, in Pier Damiani (+ 1072). Figura, aspetti dottrinali e memoria nella Diocesi di Velletri, Giornate di studio, Velletri, 9-10 dicembre 2000 [= Collana San Germano, 7. Edizioni Eva, Venafro 2003, pp. 159-162].
33 Atti pubblicati su «Civiltà Aurunca», XXVIII/85-88 (2012).
34 A. Molle, Paolo Apostolo per vocazione [inedito], Incontro di formazione per operatori pastorali, Pontecorvo, Convento delle Suore del Monte Calvario, 16 novembre 2008.
35 A. Molle, Paolo Apostolo delle Genti [inedito], Incontro di formazione per operatori pastorali, Roccavivi, Chiesa Parrocchiale, 17 marzo 2009.
36 A. Molle, Paolo: modello di educatore al personalismo e all’intercultura [inedito], Ciclo di lezioni, Sora, Scuola di Formazione Teologica «S. Tommaso d’Aquino», 2 marzo – 13 aprile 2009.
37 A. Molle, Paolo modello dell’educatore cristiano [inedito], Incontro di studio, Roma, Santuario del Divino Amore, 12 maggio 2009.
38 A. Molle, Dalla “Ineffabilis Deus” di Pio IX alla “Munificentissimus Deus” di Pio XII [inedito], Scuola di Mariologia – Terzo incontro, San Giovanni Incarico, Santuario della Madonna della Guardia, 26 giugno 2015.
39 La lettura, di cui si parla, è pubblicata in «Fracastoro», 105/2 (2012), pp. 25-36.
40 Così: «Revue d’histoire ecclésiastiques», 96 (2001), pp. 141-143. 99 (2004), pp. 478-479; «Analecta Bollandiana», 124 (2006), pp. 83-84; «Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters», 64/1 (2008), pp. 212-213.
41 A. Molle (cur.), Tommaso d’Aquino (+ 1274) e il mondo bizantino, (= Collana San Germano, 6), Edizioni EVA, Venafro 2004.
42 L. Cappelletti – A. Molle (cur.), Pietro da Salerno (+ 1105). Monaco benedettino e vescovo di Anagni, 2006, (= Collana San Germano, 9), Edizioni EVA, Venafro 2006.
43 L’iniziativa, con ambizione scientifica, nacque per affiancare il «Bollettino del Santuario di Canneto», con cui la struttura divulga tuttora ai devoti, ogni quadrimestre, le attività religiose e gli appuntamenti spirituali. Dal 2004 Angelo Molle (con l’aiuto particolare del giovane Simone Buzzeo) ha provveduto costantemente anche alla cura di quest’ultimo, al quale, dopo l’unificazione diocesana con Cassino, forte di altre collaborazioni (don Benedetto Minchella e Fabio Miele), stava facendo assumere, su disegno del vescovo, una nuova fisionomia, ovvero più documentaria e meno cronachistica.
44 Resoconti dell’esperienza: «Studi Cassinati», 13/3 (2013) 188-192; «Theologica Leoniana», 3 (2014) 157-159.
45 A. Molle, La lettera Pastorale di mons. Biagio Musto per il Centenario della prima Apparizione a Lourdes, in «Quaderni del Santuario di Canneto», 5 (2009), pp. 127-139.
46 A. Molle, Il Commento di S. Tommaso all’Ave Maria nella meditazione di mons. Lorenzo Chiarinelli, in «Quaderni del Santuario di Canneto», 1 (2005), pp. 89-105.
47 B. Starnino (cur.), Il valore della testimonianza come sfida educativa, Teseo Editore, Frosinone 2010, «Theologica Leoniana», 1 (2012), pp. 158-159; Sulla via di Emmaus. Per una pedagogia dell’incontro e del camminare insieme, Teseo Editore, Frosinone 2012, «Theologica Leoniana», 2 (2013), pp. 158-159; Pedagogia e teologia della Parola, Mondostudio, Cassino 2014, «Theologica Leoniana», 3 (2014), pp. 155-156.
48 A. Molle, L’azione della Chiesa nel campo sociale e culturale: lineamenti generali, in Il cristianesimo al tempo di S. Amasio (IV secolo), Atti, Piedimonte San Germano, Scuola Media, 15-16 maggio 1995 (Pontone, Cassino 1996, pp. 147-157).
49 A. Molle (cur.), La resurrezione dei corpi nella cultura bizantina, Arte Stampa Editore, Roccasecca 2002.
50 L. Casatelli – A. Molle (cur.), “Peregrinatio” del Venerato Corpo di San Bernardino da Siena. 20-28 febbraio 2010. Basilica Concattedrale di Pontecorvo, Atti, Arte Stampa Editore, Roccasecca 2011.
51 A. Molle – P. D’Agostino (cur.), Arte e liturgia nella cura pastorale di mons. Vincenzo Tavernese. Dieci anni tra noi. Catalogo-Chronicon: 2001-2011, Arte Stampa Editore, Roccasecca 2012.
52 A. Molle, Annibale Pizzi: il maestro di vita, in Annibale Pizzi (1937-2014). La pedagogia come progetto di vita e via di salvezza, Arte Stampa Editore, Roccasecca 2015, pp. 156-158.
53 A. Molle, Prefazione, in Emergenza educativa, proposta cristiana e ricerca pedagogica. Studi in margine agli Orientamenti Pastorali della CEI per il decennio 2010-2020, Arte Stampa Editore, Roccasecca 2011, pp. 9-10.

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