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«Studi Cassinati», anno 2018, n. 1
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In merito all’artico pubblicato sul numero scorso di Studi Cassinati, n. 4-2017 alle pp. 306-312, Cassino, i francescani e S. Antonio, il socio Giandomenico Fargnoli ci informa che la decisione dell’arch. Giuseppe Poggi di inserire, su un lato della canonica della chiesa di S. Francesco a Cassino, vari «interessantissimi frammenti di capitelli e di altri elementi decorativi e architettonici» rinvenuti «tra le macerie della chiesa e del campanile», fu presa anche su sollecitazione di Giuseppe Cataldi, presidente della Corte dei Conti, all’epoca incaricato dal governo provvisorio alleato di occuparsi dello stato del patrimonio artistico di Cervaro e Cassino dopo le distruzioni belliche e dei provvedimenti urgenti di salvaguardia da adottare. Non deve essere un caso se in una parete di un’abitazione di via Cervo a Cervaro ubicata di fronte alla Chiesa Maggiore e sita a qualche decina di metri dal palazzo Cataldi, si sia giunti, in fase di ricostruzione postbellica, a esiti similari.
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