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«Studi Cassinati», anno 2018, n. 4
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Venerdì 19 ottobre 2018 presso la Sala «Pier Carlo Restagno» del Comune di Cassino si è tenuta la presentazione del volume edito dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa intitolato Grande Guerra. Un racconto in cento immagini, curato del ten. col. Mario Renna. I lavori sono stati aperti dal saluto istituzionale dell’ing. Carlo Maria D’Alessandro, sindaco di Cassino, cui ha fatto seguito l’intervento di Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, che ha espresso la soddisfazione e l’onore dell’Associazione per essere stata prescelta dallo Stato Maggiore della Difesa per l’organizzazione dell’evento, ringraziando il socio col. Giorgio Di Pasquale. Infine ha chiuso i lavori, davanti a pubblico particolarmente numeroso e attento, lo stesso ten. col. Mario Renna, ufficiale del Genio alpini, dal 2015 direttore di «Informazioni della Difesa», la rivista dello Stato Maggiore della Difesa.
Il volume consta di 423 pagine per un formato di 22,5×22,5. Si compone di cento capitoli scritti da 59 autori, firme molto importanti nel panorama storico-culturale odierno, i quali raccontano la Grande Guerra attraverso cento immagini che ripercorrono le battaglie, i protagonisti, gli aspetti sociali, politici economici e culturali.
Viene così proposto un racconto corale che si avvale di brevi saggi, o lunghe didascalie, che accompagnano ciascuna fotografia. Ognuno dei cento articoli del volume si sviluppa in quattro pagine: le prime due dedicate a foto e titolo, le altre due occupate dal saggio, dunque, una narrazione iconografica che si snoda attraverso cento fotografie significative, tratte per lo più dagli archivi delle Forze Armate e accompagnate da cento brevi saggi scritti da storici, giornalisti e ufficiali.
Un volume denso di rievocazioni, informazioni e curiosità che si rivolge al grande pubblico nell’ultimo anno delle commemorazioni del centenario della prima vera esperienza collettiva nazionale. Cento fotografie per restituire, a cento anni di distanza, un racconto in cui figurano senz’altro i principali attori, i fatti d’arme più importanti, gli eroi, i corpi e le armi scesi in campi, gli avvenimenti notevoli che segnarono nel bene e nel male gli anni di guerra.
Gli argomenti dei cento articoli sono i più disparati. Si ritrovano tutti quelli più ‘classici’ dell’evento bellico e dell’immediato dopoguerra: le armi, la guerra per mare, cielo e terra, le invenzioni, i protagonisti (tra cui Enrico Toti), il nemico, gli italiani contro, gli stranieri in divisa italiana, Caporetto, i profughi, la prigionia, il Piave, i ragazzi del ‘99, l’armistizio di Villa Giusti, la pace di Versailles, il milite ignoto, i sacrari, donne e guerra. A questi si intrecciano storie minori eppure significative, oltre a una serie di aspetti collaterali al conflitto come la propaganda, i prestiti di guerra, l’arte, la posta, i cappellani militari, i giornali di trincea, oppure articoli incentrati su «I militi noti» (figure di primo piano della società italiana dell’epoca); «Saranno famosi» (i futuri protagonisti della politica e del mondo culturale italiano e straniero); «M’illumino d’immenso» (sull’Ungaretti soldato); «Le crocerossine» (le volontarie della CRI e l’assistenza sanitaria e morale); «Le portatrici carniche» (donne della Carnia che svolsero l’impegnativo ruolo di sostentamento delle truppe italiane); «O’ surdato ‘nnammurato» (canti e canzoni, musica colta, teatro di varietà e operetta); «L’arte ferita» (capolavori e opere d’arte messe in salvo o andate distrutte); «Cieli e pittura» (arte, dipinti, quadri di scene di guerra e soprattutto di aerei Caproni); «Parole di trincea» (l’eredità dei modi di dire, l’impressionante numero di neologismi coniati, circa 800); «Gli orfani dei vivi» (vicende sociali che ricordano, in qualche modo, la questione delle “marocchinate” del Lazio meridionale); infine, e va sottolineato, «La giustizia militare» che comminò nei tre anni e mezzo di guerra 4.028 condanne a morte di cui 750 eseguite sopratutto per reati di diserzione, di resa, per atti di indisciplina ed anche per mutilazione volontaria, oltre a tutti i giudizi sommari che portarono alla fucilazione sul campo di battaglia ben difficili da individuare e che recenti ricerche hanno attestato a circa 300 casi (gdac).
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Stato Maggiore della Difesa, Grande Guerra. Un racconto in cento immagini, a cura di Mario Renna, pagg. 423, illustr. b./n.; Informazioni della Difesa, Roma 2018, f.to cm. 22,5×22,5; ISBN 979-8894-262476, € 25,00
* «L’Inchiesta», venerdì 19 ottobre 2018.
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