Palazzo Iucci: il caposaldo della difesa tedesca a Cassino

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Studi Cassinati, anno 2015, n. 1
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di Alberto Mangiante

07Una cartolina oltre ad illustrare località ormai scomparse, a volte nel retro può riservare sorprese e mostrare avvenimenti storici sotto altre angolature. Quello che sto per esporre in questo mio articolo sono solo considerazioni personali, pertanto il mio è un invito agli studiosi di militaria a dare una loro opinione essendo io completamente a digiuno di competenze in questa materia. Le immagini che propongo sono datate tra maggio e agosto 1943, molto prima dello sbarco degli Alleati in Sicilia e della caduta di Mussolini e quindi del fascismo. Mi chiedo allora, perché i tedeschi requisirono i palazzi della città? Forse erano a conoscenza o immaginavano il prossimo sbarco alleato in Sicilia e di conseguenza preparavano progetti difensivi? E il bombardamento del 10 settembre su Cassino, può far pensare che gli Alleati fossero a conoscenza dei programmi di difesa dei tedeschi in città?
Una cartolina (foto 1) con la veduta del ristorante Excelsior1 e datata 26 giugno 1943 riporta sul retro2, il seguente testo in tedesco3: «Cari camerati della Compagnia 55, dal soleggiato sud dove attualmente ci sono 60-70 gradi fahrenhait, invio a voi tutti i più cordiali saluti. Questa cartolina mostra l’hotel dove lavoro e mangio, si dorme in un rifugio. Qui sulle montagne non arrivano veicoli. Qui c’è la stessa funicolare di Reichenhall. Servizio e cibo sono buoni, soffro molto per le mosche e il caldo. Sono ancora tutti i compagni lì. Molti saluti a Willewein Horld, mi potrebbe anche scrivere qualche volta. Sono acquirente qui che fa servizio cassa e per la truppa […]».
Il comando tedesco aveva requisito il ristorante Excelsior agli inizi di maggio anche se i coniugi Curioso, proprietari della struttura, rimasero in servizio nella cucina e furono regolarmente retribuiti con buoni da esigersi presso un qualsiasi comando tedesco.
La seconda immagine (foto 2) mostra un contingente tedesco posto a guardia del Palazzo De Rosa tra maggio e agosto del 1943, così come altri soldati tedeschi erano di guardia presso altri edifici cittadini sempre nello stesso periodo.
Come ho già avuto modo di illustrare in varie occasioni, la difesa tedesca si stabilì a Palazzo Iucci, quindi tra Palazzo Danese, dove era situato il ristorante Excelsior e i Palazzi Pegazzani e Migliacca, subito dopo i quali iniziava la strada per Montecassino (foto 3). Palazzo Iucci si trovava in una posizione strategica in quanto davanti non aveva spazi aperti, come invece accadeva per l’Excelsior, ma due fabbricati di proprietà rispettivamente dei signori Silvestri4 e Marselli. Inoltre nel Palazzo Iucci erano situati quattro negozi che ben si adattavano a scopi difensivi. Il primo era affittato a Umberto Miele che vendeva e riparava biciclette. All’interno del suo negozio erano posizionati sul muro una serie di ganci per appendere le biciclette e che davano, dall’esterno, la falsa idea di una macelleria. Subito dopo c’era il grande portone d’ingresso che si apriva su un cortile in fondo al quale, si trovavano gli edifici una volta adibiti a stalle. Seguiva poi l’officina meccanica di Benedetto Miele, il secondo ingresso del palazzo e, infine, l’ultimo negozio occupato dal Caffè di “Nannina” Colella. Di conseguenza i soldati tedeschi avevano una visuale della città che spaziava da Viale Principe Umberto fino alla stazione e alla strada per Montecassino, rimanendo così nascosti agli occhi delle truppe alleate. (foto 4-5).
Gli alleati, al momento della conquista della città, posizionarono dei cartelli indicanti i luoghi della battaglia. Uno, posto davanti alla Chiesa del Carmine, recava l’indicazione «the cripta», mentre per l’Excelsior posizionarono il cartello con la scritta «il ristorante ha cambiato gestione» e ne modificarono il nome in Continental.
Un’ultima curiosità. Il film americano Monuments Men ha voluto giustamente esaltare la missione delle truppe speciali che operarono in Europa per il salvataggio di opere d’arte durante la seconda guerra mondiale. Il film inizia con George Clooney che illustra all’Alto Comando Militare americano l’operazione da eseguire dopo il bombardamento dell’abbazia di Montecassino e mostra due foto raffiguranti il monastero prima e dopo la distruzione. Fin qui tutto bene se non fosse che la foto raffigurante l’abbazia prima della distruzione altro non è che una cartolina degli anni ’60.
Sicuramente il film è da vedere, ma con tutti i soldi spesi per la sua realizzazione si poteva porre più attenzione per evitare errori così madornali.

1 Il ristorante Excelsior era situato nel Palazzo Danese, i cui locali erano già stati sede del Circolo dell’Unione. All’epoca conservava ancora le decorazioni eseguite da Gaetano D’Agostino, pittore salernitano autore delle pitture del Teatro Manzoni.
2 Il fatto che la cartolina non sia affrancata presuppone che sia stata spedita in busta.
3 Ringrazio la professoressa Bianca Maria Di Meo per la traduzione del testo in italiano.
4 Palazzo Silvestri era un edificio a un piano. Il pianoterra ospitava alcune attività commerciali (il negozio di alimentari di Fedele Consales) e artigianali (il barbiere Arcangelo Colella). Al primo piano si trovava, invece, il Commissariato di Pubblica Sicurezza.

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