The Miracle of Cassino e la filmografia del Piano Marshall

 

Studi Cassinati, anno 2014, n. 4
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di Chiara Mangiante

foto-07Nel giugno 1947, durante il suo discorso all’Università di Harward, George Marshall1 annunciò un piano straordinario di aiuti destinato ai Paesi europei, che prese la forma dell’European Recovery Plan (ERP), noto più comunemente come Piano Marshall2. Il 3 aprile 1948 il piano fu firmato dal presidente degli Stati Uniti Harry Truman e, nei suoi 4 anni di esistenza, l’ERP distribuì a 16 Paesi europei circa 17 miliardi di dollari.
L’ECA3 (European Cooperation Administration), sostituita poi dalla MSA (Mutual Security Agency), divenne il braccio manageriale dell’ERP e amministrò i programmi per la ricostruzione europea. Al fine di promuovere gli obiettivi del Piano Marshall e mostrare l’avanzamento dei lavori, questa agenzia governativa americana produsse, adattò e distribuì oltre 300 film, molti dei quali solo in Europa4.
Questi film in stile documentario non solo mostravano gli aspetti della ricostruzione, possibile grazie al Piano Marshall, ma rappresentavano anche un aspetto unico degli sforzi compiuti dalla propaganda degli Stati Uniti nell’Europa del dopoguerra.
In particolare essi promuovevano la modernizzazione in settori dell’economia, dell’industria, dell’agricoltura e della difesa. Eccetto per quelli prodotti o sponsorizzati dalle sedi stabilite in Europa dell’ESA o della MSA, molti dei film furono fatti prima in inglese e in un secondo momento adattati in altre lingue, in base ai Paesi nei quali dovevano essere proiettati. I film furono realizzati dai migliori documentaristi europei dell’epoca e da promettenti giovani registi che proprio in quel periodo si affacciavano sula scena cinematografica.
I film prodotti dall’ECA segnano alcune tendenze generali. Sono narrati con un tono che oscilla tra il positivo e il minaccioso, in base al messaggio e al tema trattato che varia da Paese a Paese. Inoltre i film mostrano ripetutamente i dolori dell’Europa post-bellica prima di discutere le grandi conquiste e i momenti di trionfo grazie al Piano Marshall.
Di questa filmografia fa parte anche The Miracle of Cassino, filmato della durata di circa 12 minuti proiettato durante la mostra Cassino 1944-1954. Le prime fasi della ricostruzione attraverso la stampa nazionale e internazionale e le fotografie d’epoca svoltasi dall’11 al 20 maggio 2014 e organizzata dal CDSC-Onlus per ricordare il Settantesimo anniversario della distruzione della città di Cassino5.
Il film documentario6 è stato realizzato nel 1950 dalla casa di produzione Telefilm con sede a Roma, sotto il patrocinio dell’ECA con sede in Italia, e distribuito attraverso l’Università del Tennessee. Versioni del film erano disponibili in più lingue: inglese, italiano, danese, olandese, norvegese, portoghese, svedese e tedesco.
Attraverso il filmato viene raccontata la ricostruzione della città di Cassino, ai piedi del famoso monastero di San Benedetto, sei anni dopo il devastante bombardamento alleato. Proprio questa immagine della città completamente distrutta apre il film, con una voce narrante che contemporaneamente mette in evidenza la grinta e la tenacia dei cittadini che non si sono arresi e dopo la guerra sono tornati e hanno ricostruito la città.
La gente ricominciò a riprendere le attività lavorative grazie ai fondi del Piano Marshall, ma quello che emerge è come il miracolo della ripresa sia avvenuto grazie all’opera della popolazione pronta a lasciarsi il passato alle spalle. Il film si dilunga poi sulle attività di ricostruzione nell’edilizia popolare e in quella pubblica, sulla costruzione della nuova ferrovia  e sul mercato. Come viene sottolineato nel filmato, Cassino diventa, grazie agli aiuti dell’ERP, una città del XX secolo, con nuovi edifici pubblici e con case più moderne, solide e più grandi. La nuova ferrovia porta, con i suoi treni giornalieri, progresso e soprattutto sviluppo economico che si riflette nelle vetrine dei negozi cittadini. Infine viene mostrato il grande mercato del sabato, affollato dalla gente di Cassino e dei paesi vicini pronti a vendere e a comprare ogni tipo di prodotto. La vita è ormai ricominciata, i Cassinati non pensano più al passato ma sono occupati a vivere il presente e soprattutto a costruire il domani.
La volontà popolare nella ricostruzione e il contributo dell’ERP al benessere generale sono rappresentate come parte integrante della stessa storia. Si vuole dimostrare come le risorse economiche, abbinate alla volontà e al senso del dovere dei cittadini, possano produrre un vero e proprio sviluppo sociale ed economico. In questi documentari, infatti, il Piano Marshall viene accennato in maniera indiretta ed è secondario alla vicenda perché l’attenzione è tutta rivolta verso l’iniziativa dei cittadini.
L’importanza simbolica della città di Cassino e la sua fama nel mondo la fecero un esempio perfetto per la campagna di propaganda americana. Infatti l’ECA lanciò una massiccia campagna nel tentativo di riformare gli ideali degli Europei. Il piano era quello di combattere il comunismo, ma anche di rigenerare l’economia del Vecchio Continente. Questo piano di propaganda includeva manifesti, opuscoli, trasmissioni radio e soprattutto questi film prodotti tra il 1948 e il 1954. La propaganda, per la quale fu messa a disposizione circa il 5% del budget previsto per il Piano Marshall, fu una condizione per gli aiuti americani, e questi film servivano come mezzo per veicolare questo messaggio. Infatti l’accordo sottoscritto per ricevere gli aiuti dell’ERP richiedeva ad ogni paese partecipante di firmare l’European Cooperation Masterplan (ECM) che autorizzava la diffusione di informazione “al fine di sviluppare il senso di impegno comune e aiuto reciproco che sono essenziali per la realizzazione degli obiettivi del programma”7.
In questi film gli Europei vedevano non solo le tecniche più moderne, i progetti per l’edilizia e gli esempi di ricostruzione grazie agli aiuti dell’ERP, ma soprattutto avevano una visione del modo di vivere degli Americani. Non venivano, quindi, rappresentati solo gli aspetti economici, ma soprattutto gli ideali americani a cui aspirare e il modo di vivere la vita quotidiana.
In quest’ottica il breve documentario rappresenta il più importante medium per diffondere il messaggio del Piano Marshall. Nel 1953 un anonimo osservatore italiano notava come il 95% degli Europei giudicasse la società americana da come la vedeva al cinema, mentre un altro report dell’ufficio dell’ECA a Roma notava come il mezzo cinematografico fosse usato per rafforzare l’ammirazione degli Europei nei confronti degli standard di vita degli Americani8.
In particolare la Divisione Informazione dell’ERP a Roma pensava che il messaggio veicolato attraverso le immagini fosse l’ideale in un paese in cui l’analfabetismo era ancora oltre il 15%. Infatti solo il cinema possedeva il potere di comunicazione, di persuasione e di suggestione per arrivare al conservatorismo di alcuni gruppi sociali, ai lavoratori vicino alle idee comuniste e ai contadini isolati in zone remote dell’Italia. Questi film furono trasportati nei paesi più piccoli e remoti e si calcola un audience stimato tra i 4 e i 6 milioni di spettatori per ogni prodotto, sebbene non venga specificato il lasso di tempo in cui i film furono mostrati. Secondo alcune stime, invece, in Europa questi film furono visti da 17 milioni di persone in luoghi non commerciali e circa 37 milioni nei teatri9.
Sfortunatamente la documentazione di questo progetto giunta fino a noi rivela poco della strategia e delle scelte operative che si celavano dietro. In generale la documentazione del Piano Marshall è estremamente variabile per qualità e quantità. In particolare, lo spazio occupato da questi film nella campagna di propaganda è ancora tutto da studiare.


Bibliografia:
L. Cheles – L. Sponza, The art of persuasion. Political communication in Italy from 1945 to 1990s, 2002.
E. S. Noble, Marshall Plan films and Americanization, Thesis for the degree of Master of Arts, Virginia Polytechnic Istitute and State University, 2006.

Sitografia:
www.marshallfoundation.org
www.marshallfilms.org
www.sellingdemocracy.org

1 George Catlett Marshall fu un generale e politico statunitense che ebbe un ruolo fondamentale nell’organizzazione e nella strategia dell’esercito americano durante la seconda guerra mondiale. Nel 1947 fu chiamato alla Segreteria di Stato dal presidente Harry Truman e in quell’anno offrì ai Paesi europei un programma di finanziamento per la ricostruzione, noto come Piano Marshall. Nel 1950, in seguito allo scoppio della guerra di Corea, divenne Segretario della difesa degli Stati Uniti, rimanendo in carica per un solo anno, mentre nel 1953 fu insignito del Premio Nobel per la pace.
2 I Paesi che ricevettero gli aiuti del Piano Marshall furono: Austria, Belgio e Lussemburgo, Danimarca, Francia, Germania Ovest, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Svizzera, Svezia e Turchia. Non parteciparono al programma di aiuti la Spagna, la Finlandia, l’URSS e i Paesi dell’Europa orientale posti sotto l’influenza sovietica.
3 L’Economic Cooperation Administration (ECA) era un’agenzia governativa statunitense istituita per amministrare gli aiuti erogati con il Piano Marshall. Un ufficio dell’ECA era presente in ciascuna capitale dei Paesi aderenti all’ERP per meglio valutare le specifiche esigenze delle varie economie. Venne abolita il 10 ottobre 1951 e sostituita, a partire dal 1 novembre 1951, dalla Mutual Security Agency (MSA).
4 Questi film furono creati con il supporto del Centro Europeo di Produzione dell’United States Information Service, un’agenzia governativa americana che si occupava di diplomazia e il cui scopo era quello di creare un dialogo tra le istituzioni americane e quelle internazionali per veicolare un’immagine positiva della società americana presso i Paesi stranieri e combattere così il ritratto negativo dell’America fatto dalla propaganda sovietica. Per un elenco dei film prodotti nell’ambito del Piano Marshall è possibile visitare il sito www.marshallfilms.org.
5 E. Pistilli, I Cassinati e la loro ricostruzione nella mostra del CDSC-Onlus, in «Studi Cassinati», anno XIV, n. 2, 2014, pp. 152-155.
6 Il film è stato diretto da Antonio Jannotta, anche produttore di Monologo, cortometraggio sui benefici del Piano Marshall con protagonista Edoardo De Filippo e ritrovato nell’archivio del Centro Sperimentale di Cinematografia presso la Cineteca Nazionale di Roma. La fotografia è di Angelo Jannarelli e le musiche sono di Alberico Vitalini.
7 E. Noble, Marshall Plan Films and Americanization, Virginia Polytechnic Istitute and State University, 2006, p. 9.
8 Ivi, p. 2.
9 L. Cheles – L. Sponza, The art of persuasion. Political communication in Italy, from 1945 to 1990s, 2002, pp. 33 e ss.

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