Il mistero del soldato della foto. Quel febbraio del 1944 a Cervaro.

 

Studi Cassinati, anno 2013, n. 4
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di Alberto Mangiante

Veduta di Cervaro distrutta
Veduta di Cervaro distrutta

Bud Wagner è uno di quelle migliaia di militari americani che dal 1943 al 1945 attraversarono l’Italia in combattimento contro le truppe naziste che occupavano il Paese e, come tanti suoi commilitoni, teneva un diario sul quale annotava tutti gli avvenimenti giornalieri.
Nel 2000 tutto il diario è stato pubblicato in un volume di 536 pagine, dal titolo And there shall be Wars. World War II Diares and Memoirs, ed è molto interessante in special modo per gli avvenimenti che si sono succeduti nel nostro territorio tra l’inverno ‘43 e la primavera del ‘44.
Scorrendo il libro, m’incuriosì la foto di un militare – tipo di foto ricordo, formato cartolina, che i militari erano solito fare durante la permanenza sotto le armi – che l’autore aveva inserito nel testo, nel capitolo dedicato alla sua permanenza nella zona di Cervaro.
Narra l’autore: «Saturday, February 5, 1944. Up at 7:00, but breakfast was at 6:00. Cleaned up. Went our Message Center. They were shelled, some very close, but no casualties that I know of. Throwing in air bursts

Foto di un soldato italiano
Foto di un soldato italiano

this p.m. Shaved, finished reading The way of all Flesh. Made a trip to the Division. Barney and I went to the water point after water; got caught in air raid. Took to an old building in Cervaro . It turned out to be an old Post Office or courthouse – in ruins as are all other places in Cervaro area . Found few stamps and pictures of Italian soldiers strewn over the floor»1.
Chi era l’uomo della foto che il militare americano portò con sé? Potrebbe essere un abitante del posto che nella concitazione della fuga aveva smarrito il tutto? Ne propongo l’immagine, che gentilmente l’autore a suo tempo mi spedì, con la speranza che qualche lettore di Cervaro possa dare un nome all’uomo della foto, questo a settant’anni esatti dagli avvenimenti.
L’altra foto è una veduta di Cervaro ormai distrutta, sempre fornitami dall’autore che qui ringrazio per la sua gentilezza.

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1 Sabato 5 febbraio 1944. Mi sono alzato alle 7:00 anche se la colazione era alle 6:00. Ripulito. Siamo andati al nostro Centro messaggi. Alcune granate sono state sganciate, alcune molto vicine, ma nessuna vittima, che io sappia. Rasato, finito di leggere “The way of all Flesh”.  Siamo andati alla Divisione. Barney ed io siamo andati al punto d’acqua; siamo stati colti da un raid aereo. Ci siamo portati in un vecchio edificio a Cervaro. Si è rivelato essere un vecchio ufficio postale o il tribunale – in rovina come lo sono tutti gli altri posti nella zona di Cervaro. Abbiamo trovato un paio di francobolli e le immagini di soldati italiani sparse sul pavimento.

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