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«Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4
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Intensa, quest’anno, la giornata di commemorazione e ricordo del 10 settembre 1943 nel 77° anniversario da quei tragici avvenimenti.
Nel corso della mattinata il sindaco di Cassino, dott. Enzo Salera, al cospetto di autorità civili, militari e religiose, di folte rappresentanze di associazioni d’arma, di amministratori locali e di cittadini di Cassino ha deposto un fascio di fiori sul Monumento ai caduti in piazza De Gasperi. Alle ore 10,50 il lucubre suono di una sirena ha ricordato l’inizio del bombardamento.
Nel pomeriggio, come da consuetudine, il Centro Documentazione Studi Cassinati-Onlus si è fatto promotore della celebrazione della Santa Messa in ricordo delle vittime del primo bombardamento in specie ma di tutte le vittime in generale scomparse a causa della guerra. Quest’anno la Santa Messa è stata celebrata, per la prima volta, nella Chiesa concattedrale di Cassino da don Salvatore Papiro al cospetto del sindaco di Cassino, di una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, dell’on. Marino Fardelli, di soci del Cdsc-Onlus e di tante altre persone.
Nel suo intervento il presidente ha inteso ricordare i soci del Cdsc che ci hanno lasciato in questi mesi Armando Del Greco, Sabatino Di Cicco e Gino Alonzi.
Come di consueto nel corso della Santa Messa sono stati ricordati i nominativi delle vittime del 10 settembre 1943, o meglio di quelle che gli studi di Emilio Pistilli hanno permesso di rintracciare. In quest’occasione sono stati ricordati dalla voce di Federica Del Foco. Per lei e per tutta la famiglia Del Foco il 10 settembre 1943 ha rappresentato un vero spartiacque, un doloroso spartiacque. Manlio Del Foco è stato uno di quei bambini di Cassino a cui la guerra non ha sottratto solamente la spensieratezza e la bellezza della gioventù ma ha finito per segnarlo profondamente con la morte del padre Ottorino a Terelle, paese dove aveva cercato di portare al sicuro la famiglia, e poi con la morte del nonno Domenico Baccari che perì appunto in quel primo bombardamento del 10 settembre 1943. L’avv. Baccari fu una delle vittime di quel bombardamento avvenuto 77 anni fa, un evento tragico e funesto che non va dimenticato e la cui memoria va coltivata e tramandata nel rispetto di tutti quelli che persero la vita e di tutti quelli che ne patirono le drammatiche conseguenze.
Al termine della Santa Messa il programma di celebrazioni per il 10 settembre è continuato presso l’Historiale. Alle ore 18 si è tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica «Testimoni di pietra» di Antonio Nardelli, una serie di “suggestivi’ scatti fotografici che hanno come soggetto il paese vecchio di San Pietro Infine, quello distrutto dalla guerra e non più ricostruito. Quindi ha fatto seguito, alle ore 18,20, la proiezione di un filmato storico della durata di mezz’ora dal titolo «Perché Cassino il 10 settembre?» a cura di Pino Valente, presidente dell’Associazione MIA, un brillante e interessante collage di brani filmici del tempo di guerra e dell’immediato dopoguerra di testimonianze di protagonisti, di interviste a testimoni sapientemente collegati l’un l’altro. Infine alle ore 19 si è tenuta la Presentazione del progetto «In Trincea», Introduzione alla Virtual Reality, Prodotto dalla EUROFILM nell’ambito dei progetti della Regione Lazio – Atelier ABC, Arte Bellezza Cultura. Molto suggestivo il prodotto realizzato e presentato in questa occasione che ha visto l’utilizzazione di nuove tecniche di riprese filmiche sfruttando la realtà aumentata. Chi ha avuto modo di sperimentare il prodotto si è ritrovato al centro di una scena immaginaria che si svolgeva tutt’intorno a 360 gradi in una postazione militare nell’imminenza di una battaglia.
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