Studi Cassinati, anno 2013, n. 1/2
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Aurelio Pietro Ranaldi, “cassinate illustre e maestro di diritto” – così è stato definito dal Consiglio dell’Ordine forense di Cassino nei manifesti che ne hanno annunciato la scomparsa – è morto il 5 marzo 2013, all’età di 73 anni.
Avvocato cassazionista, conseguì la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Siena. Esperto in diritto civile e commerciale, s’è occupato – preminentemente – di diritto bancario, fallimentare e dei contratti, svolgendo attività di consulenza ed assistenza – sia giudiziale che stragiudiziale – per istituti di credito, compagnie di assicurazione e gruppi imprenditoriali, operanti sia a livello nazionale che internazionale. Ha curato, agli inizi della propria “trafila” professionale, gli interessi dei lavoratori aderenti alla CGIL.
È stato membro, in qualità di esperto, della Commissione regionale che ha curato l’elaborazione e la stesura della legge regionale del Lazio n. 1 del 1980 – in tema di cave e torbiere. Ha curato per anni, in qualità di avvocato, gli interessi dell’Abbazia di Montecassino. È stato membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Frusinate e dirigente dell’UPPI. È stato presidente del Lions Club di Cassino.
Più volte membro del Consiglio comunale, riformista convinto, ha militato sempre nel centrosinistra, nelle fila del Partito Socialista Italiano. Presidente dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo, al suo impegno è legata, tra l’altro, l’istituzione della manifestazione estiva «Viviamo la Città» – che ha anticipato il “ciclo” successivo di eventi culturali dell’Estate Cassinate – la celebrazione a Cassino del Festival Internazionale delle Scuole di Cinema, “gemellato” con il Karlovy Vary Film Festival, e – per l’appunto – il gemellaggio con la città di Karlovy Vary nella Repubblica Ceca. Profondo conoscitore degli usi e dei costumi locali, è stato sempre un convinto assertore della centralità dell’Università degli Studi di Cassino per il rilancio, in termini qualitativi e competitivi, del territorio del Lazio meridionale.
La Redazione di «Studi Cassinati» e il CDSC-Onlus si stringono al socio, nonché referente zonale, Domenico Cedrone per la perdita del caro padre
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