«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3
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Emilio Pistilli, Lo Statuto di San Germano – odierna Cassino – dell’Abate Tommaso I 1285/1288. Un modello di organizzazione urbana in pieno Medio Evo, Centro documentazione e studi cassinati-Aps, Cassino 2023, pagg. 103, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-97592-66-2
Nel corso di tre millenni vari sono stati gli insediamenti abitativi che si sono succeduti: Casnar(?)-La Folcara-Casinum-S. Pietro a Monastero-Eulogimenopoli-S. Germano-Cassino. Man mano la dislocazione degli abitati si è spostata salendo sulle prime pendici del monte Cassino (ma con edifici di culto fin sulla sommità dell’acropoli) e giungendo sui contrafforti del colle Janulo e infine nella piana ai suoi piedi.
Molti sono i fatti, gli eventi succedutisi nella trimillenaria storia delle città di Cassino che sono andati persi, distrutti, dimenticati, al pari di vicissitudini, vicende, e poi strutture, immobili, monumenti, chiese, ecc. Differentemente Emilio Pistilli ha voluto fissare la sua attenzione di storico e ricercatore su un aspetto ben attestato per data, epoca ed era, nonché specifico e peculiare. Si tratta de Lo Statuto di San Germano – odierna Cassino – dell’Abate Tommaso I 1285/1288, che fu redatto sul finire del milleduecento, poi andato progressivamente a decadere finché è stato recuperato sul finire degli anni ‘60 del Novecento. In tale ottica Emilio Pistilli ha inteso dare allo Statuto, rimasto inedito per quasi settecento anni, un’ampia rilevanza già manifestata in quanto l’aveva voluto inserire fin nel numero di esordio di «Studi Cassinati» (n. 1/2001) e ora lo ripropone integralmente in una veste editoriale autonoma convenientemente patrocinata dalla Banca Popolare del Cassinate.
Un particolare e importante aspetto dello Statuto, redatto per conto dell’abate Tommaso I tra il 1285 e il 1288 è rappresentato dal fatto che, emanato per tutelare gli abitanti del centro più importante, quello di San Germano, sembra aver trovato poi applicazione nei vari centri appartenenti alla Terra Sancti Benedicti, assumendo così una valenza ancor più ampia.
Lo Statuto è un documento eccezionale, molto importante non solo per la comunità del tempo ma anche dal punto di vista storico configurandosi alla stregua di una fotografia, di una istantanea dell’organizzazione sociale di vita di sette secoli e mezzo or sono. Così si evidenzia che pure nel Medio Evo appariva necessario, da parte degli abati di Montecassino, disciplinare la vita urbana delle popolazioni locali regolamentando, ad esempio, la vendita dei prodotti alimentari e i prezzi da applicare (con tanto di sconto obbligatorio per Montecassino), le norme igienico-sanitarie, gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, ecc.
Se oggigiorno una delle sfide vitali che ha da affrontare il genere umano del terzo millennio è quella della difesa del territorio, della ecosostenibilità e dello sviluppo sostenibile, come si dice adesso, stupisce molto, in senso positivo, che lo Statuto di San Germano già in età medievale contenesse norme, divieti e penali tese a regolare lo sfruttamento delle risorse dell’ambiente.
Così appare ancor più meritoria l’operazione editoriale di Emilio Pistilli che ha inteso offrire una pagina di storia del nostro territorio così rilevante e significativa.
Il volume Statuto di San Germano è stato presentato nella Sala S. Benedetto del Palagio Badiale di Cassino il primo giugno 2023. Dopo i saluti del sindaco Enzo Salera e del presidente della Banca Popolare Vincenzo Formisano, hanno tenuto interessanti relazioni l’abate di Montecassino Luca Fallica e il presidente del Cdsc-Aps Gaetano de Angelis Curtis, mentre ha svolto le funzioni di moderatore Maria Cristina Tubaro. Ospite graditissimo l’arcivescovo emerito mons. Bernardo D’Onorio (gdac).
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