MONS. BERNARDO D’ONORIO CITTADINO ONORARIO DI CASSINO*

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«Studi Cassinati», anno 2024, n. 1

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di

Domenico Tortolano

Monsignor Bernardo D’Onorio, Vescovo emerito di Gaeta e Abate emerito di Montecassino, da ieri è iscritto nell’albo d’oro dei «cittadini onorari» di Cassino. Lo ha decretato il consiglio comunale al termine della lettura della delibera con un lungo applauso dell’aula e tutti in piedi.

La cerimonia

Il presidente del consiglio Barbara Di Rollo e il sindaco Enzo Salera nei loro interventi hanno ripercorso la sua intensa attività religiosa e civile in 24 anni di incarico nella terra di San Benedetto. E hanno ricordato le famose “bacchettate” nel rito del Te Deum del 31 dicembre di ogni anno rivolte agli amministratori comunali, il suo impegno, in prima persona, per salvare i posti di lavoro di quasi 900 dipendenti Fiat a rischio licenziamento. Si fece ricevere dal presidente Gianni Agnelli a Torino. E quei posti furono salvi. E quando nel 1983 intervenne nell’Aula Pacis durante un’assemblea sindacale di operai della sinistra radicale.

Il ricordo

E agli operai disse: «Problemi che prima di essere dell’economia, prima di essere di un partito, prima di essere di una fabbrica, sono soprattutto problemi dell’uomo e che investono il suo rispetto, la sua dignità, i suoi diritti fondamentali alla vita e alle condizioni di vita di ogni persona umana».

Per il sindaco Salera fu «un gesto storico e per certi versi clamoroso, che ben rappresenta la proverbiale vicinanza ai cittadini comuni, così come agli ultimi, agli umili, nei confronti dei quali esprimeva lo stesso rispetto e la stessa considerazione dovuta alle personalità più importanti». E quando da Montecassino don Bernardo si oppose, 30 anni fa, all’iniziativa di un privato, con il permesso del Comune, di aprire una discoteca in città. E non venne aperta. E Salera ha continuato «Monsignor D’Onorio ha avuto un modo sempre umano di rapportarsi a chiunque in città si avvicinasse a lui per chiedere aiuto o per un consiglio. Una capacità di ascoltare, di stare in mezzo alla gente, di guardare lontano e nella giusta prospettiva, che ha caratterizzato il suo lungo periodo alla guida dell’Abbazia. Un timone che Monsignor Bernardo D’Onorio ha sempre tenuto tra le mani con grande autorevolezza».

E la presidente Di Rollo: «La cittadinanza onoraria se l’è guadagnata sul campo caratterizzando la sua missione con un’attenzione particolare ai bisogni di questa città che sapeva ascoltare e per i quali ha sempre avuto una parola di conforto e di speranza, con un’attenzione particolare a quelli del mondo del lavoro, della scuola, ai problemi cittadini, non facendo mai mancare a chi ha amministrato nel tempo, pur nella ovvia distinzione die ruoli, osservazioni, suggerimenti, incoraggiamenti».

Ed anche un ex cerimoniere dell’abbazia, oggi consigliere comunale, Benedetto Leone, ha voluto ricordare il periodo del suo abbaziato. «L’ingresso tra i cittadini onorari della nostra e della sua amata città di Cassino, è un ‘doveroso’ riconoscimento a Lei che ha contribuito alla rinascita, alla crescita sociale ed economica di Cassino e del Cassinate».

Foto ©Michele Di Lonardo per g.c.

Il Centro documentazione e studi cassinati-Aps si unisce alle parole di plauso inviate per telegramma dal socio Gianmimì Fargnoli: «Auguri a S.E. Rev.ma don Fabio Bernardo D’Onorio dotato di coraggio, serietà e impegno costante».

* «Il Messaggero», giovedì 15 febbraio 2024, p. 59.

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