E MATTARELLA SI COMPLIMENTÒ CON SALERA PER IL DISCORSO “A BRACCIO”

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«Studi Cassinati», anno 2024, n. 1

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Redazione «Leggo Cassino»*

Il vescovo Antonazzo ha appena iniziato a recitare la preghiera ai Caduti quando il sindaco Salera, seduto subito dietro, inizia a guardarsi intorno.

Il suo sguardo per un attimo è perso. Si intuisce che è alla ricerca di qualcosa.

Chi mastica di cerimoniale, tra i presenti alla cerimonia, si accorge subito che al sindaco manca la cartellina contenente il discorso che deve leggere da lì a pochi minuti. Salera lancia segnali ma non vengono raccolti.

Il vescovo Gerardo termina la preghiera, mentre lo speaker invita il primo cittadino a prendere la parola. Enzo Salera si avvicina al microfono e annuncia: «Non mi hanno portato il discorso».

Il presidente Mattarella sorride. Enzo, però, non si perde d’animo. Inizia a salutare le autorità, i cittadini, gli studenti. La sua voce all’inizio è un po’ rotta dall’emozione. Ma subito prende l’intonazione giusta. Parla a braccio, Enzo, riuscendo a strappare calorosi applausi dalla piazza. Un discorso tenuto con il cuore che viene apprezzato da tutti. Intanto dal suo staff si cerca di recuperare alla gaffe. Si corre al primo piano del palazzo municipale a recuperare la cartellina, dimenticata sulla scrivania. Una volta recuperata il capo di Gabinetto fa il giro di piazza De Gasperi nel tentativo di raggiungere il palco presidenziale. I minuti passano e il sindaco, ormai, ha rotto di gran lunga il ghiaccio. È a suo agio nel raccontare la storia e i sacrifici pagati dalla popolazione cassinate. Il discorso rimane nella cartellina, ben riposto. Al termine della cerimonia assessori e consiglieri fanno quadrato intorno al sindaco. Si congratulano per la bravura dimostrata in una situazione per niente facile. Salgono al primo piano, brindano. I complimenti incassati non hanno certo cancellato la gaffe e il disagio provato dal sindaco. Una gaffe che però permette al sindaco di incassare i complimenti del Presidente della Repubblica e del ministro Crosetto. Entrambi hanno notato lo scivolone dello staff del sindaco, e allo stesso modo hanno apprezzato il fatto che il primo cittadino ha recuperato la situazione. Il Capo dello Stato si congratula a lungo con il sindaco, così come il ministro Crosetto che ricorda i suoi trascorsi da primo cittadino.

Nel suo intervento il sindaco Enzo Salera ha rimarcato l’importanza della partecipazione dello Stato italiano alla cerimonia di ricordo dell’ottantesimo anniversario della distruzione di Cassino, «città martire», presente ai suoi massimi livelli con il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, con ministri e rappresentanti delle istituzioni.

Con il suo discorso il sindaco Salera, che ha palesato indubbie doti oratorie mantenendo la calma e pronunciandolo ‘a braccio’ e forse per questo è risultato ancor più efficace e significativo, ha destato consensi e suscitato applausi quando ha rievocato le drammatiche vicende patite innanzi tutto dagli abitanti di Cassino ma anche da quelli dell’intero Cassinate ricordando i 42 martiri della strage di Vallerotonda-Collelungo nonché la figura di Vittorio Marandola giovane carabiniere di Cervaro Medaglia d’oro al Valore Militare (gdac).

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