«Studi Cassinati», anno 2024, n. 1
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Sabato 10 febbraio 2024 l’Amministrazione Comunale di Cervaro, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani, dell’esodo istriano e dei massacri delle foibe, ha inteso celebrare, a vent’anni dall’istituzione con legge nazionale, il «Giorno del ricordo» in memoria di tutte le vittime e di tutti coloro che hanno sofferto a causa dell’odio e della violenza che ogni guerra comporta.
L’evento, svoltosi nella Sala consiliare, è stato aperto dal viceprefetto dott. Francesco Cappelli, che oltre al pensiero rivolto ai Martiri delle Foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, ha portato i saluti del prefetto di Frosinone e si è complimentato con la Città di Cervaro e con il sindaco Ennio Marrocco per l’attenzione riservata a quegli accadimenti. Il presidente della Consulta della Cultura, dott. Antonello De Marco, ha poi sottolineato il significato di onorare la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e di non dimenticare il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia. Gli alunni della Scuola media dell’Istituto comprensivo di Cervaro, rappresentato dalla prof.ssa Marika Coletta, hanno affrontato l’argomento attraverso racconti, poesie e considerazioni scritte al fine di riflettere sull’importanza dei valori quali la fratellanza, la pace, l’amicizia, la condivisione in un percorso dedicato a questa tragica pagina della nostra storia. Gaetano de Angelis Curtis, in rappresentanza del Rettore dell’Università degli Studi di Cassino, ha spiegato come in quei terribili momenti l’unica colpa era quella di essere italiani e di aspirare a un futuro di democrazia e di libertà, ma ancora peggio fu il muro di silenzio e di oblio che si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe e inghiottiti nei campi di concentramento (https/m.facebook.com/comunecervaro).
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