VITICUSO: CONVEGNO E MOSTRA «ALLA SCOPERTA DI UN UOMO. PAOLOZZI UNO DI NOI»

«Studi Cassinati», anno 2024, n. 3

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Il 12 agosto 2024 si è tenuta nella Sala lettura della Biblioteca Comunale di Viticuso una interessantissima conferenza su «Eduardo Paolozzi. L’uomo oltre l’artista» per ricordare, nel centenario dalla nascita, questo poliedrico protagonista dell’arte di fama internazionale, nominato membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (1968), elevato al rango di Cavaliere Commendatore (1988), ottenendo il titolo di Sir, nominato membro della Royal Academy (1979) e divenuto nel 1986 lo scultore ufficiale di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. L’incontro è stato aperto da una videochiamata con una delle nipoti di Eduardo Paolozzi che da Londra ha inteso portare i saluti della famiglia e della mamma Iolanda, sorella dell’artista, residente a Edimburgo. Quindi si sono succeduti i saluti di Vincenzo Iannetta, sindaco di Viticuso, e di Luigi Vacana, assessore alla Cultura della Provincia di Frosinone, e gli interventi di Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Aps, che ha provveduto a consegnare al sindaco varie copie del numero di «Studi Cassinati» in cui sono trattate e quindi ha ripercorso alcune delle vicende biografiche di Eduardo Paolozzi poggiandosi sulle ricerche di Tony Paolozzi, presente all’evento, al quale è andato il ringraziamento di tutti. Infine Roberto Capitanio, Art Market Analyst, ha illustrato gli aspetti più salienti delle correnti artistiche del Novecento con pregi, caratteristiche e diversità dei vari artisti.

Ritratto di Eduardo Paolozzi (Francesco Morgante 2024).

Quindi al piano terra della Biblioteca è stata inaugurata la mostra «Alla scoperta di un uomo: “Paolozzi uno di noi”» che «nasce proprio dalla volontà di ripercorrere le tappe della sua vita e della sua famiglia, originaria di questa terra di Viticuso, emigrata in Scozia agli inizi del secolo scorso, segnata poi profondamente dalla guerra e costretta a fare grandissimi sacrifici per potersi risollevare e per poter tornare a quella dignità, propria degli esseri umani, che gli era stata improvvisamente tolta». Così, proprio dopo le amare e tristi vicissitudini del Secondo conflitto mondiale, Paolozzi «preferì perdersi nell’infinita consolazione dell’arte, nella sua arte popolare, che oggi possiamo continuare ad ammirare in tutto il suo splendore e che inorgoglisce anche la terra di Viticuso in cui affondano le sue radici».

Il percorso tematico su Eduardo Paolozzi si sviluppa lungo nove pannelli.

            Pannello 1: Contesto storico e fenomeno migratorio

            Pannello 2: La famiglia ed il legame con la sua terra

            Pannello 3: La guerra e la morte del padre

            Pannello 4: Montecassino

            Pannello 5: Paolozzi artista. Gli studi la formazione il curriculum

            Pannello 6: Eduardo marito e padre

            Pannello 7: Viaggio nelle sue radici – Viticuso

            Pannello 8: Origine e contesto sociale della Pop art

            Pannello 9: Paolozzi e la sua arte

Eduardo Paolozzi con la moglie Frida Elliott, la mamma Carmela Rossi e la sorella Iolanda.

L’obiettivo del Comune di Viticuso, come ha dichiarato il sindaco Iannetta, non è solo quello di ricordare Eduardo Paolozzi con uno o più incontri ma è quello, molto più ambizioso, di riuscire ad allestire a Viticuso un museo permanente dedicato appunto alle straordinarie opere di Paolozzi il quale ha dimostrato nella sua vita di essere rimasto così fortemente affezionato al paese, alla lingua e alla terra di origine dei genitori che in gioventù frequentava spensieratamente in estate e che poi ha ricordato nelle sue creazioni artistiche come dimostrano la scultura Wittgenstein at Cassino, dedicata all’importante filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein che come prigioniero della Prima guerra mondiale fu internato nel Campo di concentramento di Caira-Cassino, e poi l’opera The Manuscript of MonteCassino: Il piede, La mano e La caviglia, installata a Edimburgo in Picardy Place, di fronte alla Cattedrale cattolica di Saint Mary, formata da tre parti separate, divise e disperse come quelle di un corpo smembrato da un’esplosione a ricordare i tanti civili scomparsi nella distruzione dell’abbazia di Montecassino nel corso del Secondo conflitto mondiale.

La manifestazione e la mostra sono state sapientemente organizzate dal vicesindaco Igor Todisco, dal consigliere comunale Francesco Morgante e, in particolare, da Stefania Caira, vera anima dell’evento alla quale va anche il merito di essere riuscita a stabilire, per la prima volta, dei rapporti amicali tra Viticuso e la famiglia Paolozzi in Gran Bretagna (gdac).

1 «Studi Cassinati» ha dedicato tre articoli a Eduardo Paolozzi pubblicati nel n. 3, a. XXI, luglio-settembre 2021, a cura di Piero Ianniello e Laura Di Pofi, Eduardo Paolozzi: le origini, l’arte, il manoscritto (pp. 216-222); Tony Paolozzi, Eduardo Paolozzi: Biografia (pp. 223-228); Gaetano de Angelis-Curtis, Eduardo Paolozzi e Ludwig Wittgenstein (pp. 229-234).

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