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Studi Cassinati, anno 2010, n. 1
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di Benedetto Di Mambro
È in pieno svolgimento, a Sant’Elia Fiumerapido, la raccolta fondi per il restauro del Coro ligneo seicentesco della duecentesca Chiesa Madre di Santa Maria la Nova. L’iniziativa è partita e condotta, dietro richiesta del parroco don Remo Marandola, dalla locale Pro Loco e dal suo Presidente Marcello Pirolli. Già qualche anno fa, a seguito dei danni apportati dal sisma del 1984, analoga iniziativa fu fatta per il recupero ed il restauro del magnifico organo ligneo a canne, sempre della chiesa di Santa Maria la Nova (XIII sec.), opera eseguita nel 1629 da un membro della celebre famiglia di organari di Affile (Roma), Catarinozzi, forse Giuseppe, zio del più famoso Cesare. Il sontuoso e bellissimo coro ligneo, intarsiato in legno di noce, fu eseguito invece, sempre nel XVII secolo, dai Maestri intagliatori di Pescocostanzo (L’Aquila), forse i Mosca. Si trovava, fino a qualche anno fa, dietro l’ammirevole altare barocco della chiesa che in gran parte lo nascondeva alla vista della gente. L’altare fu però deturpato, allora, da ladri sacrileghi che ne asportarono preziose tavole marmoree dipinte con fregi floreali. L’anno scorso è terminato, su progetto dell’architetto Giuseppe Picano, il suo restauro che lo ha visto magnificamente spostarsi più in basso e rivolto alla gente, sempre adornato da motivi barocchi. A questo punto il coro ligneo è riapparso a nudo in tutta la sua magnificenza. Ora ha bisogno di opere e di cure di restauro. Da qui la preziosa azione di relativa raccolta fondi portata avanti dalla Pro Loco.
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