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Studi Cassinati, anno 2007, n. 4
Il 3 novembre 2007, nella sala-teatro del Comune di S. Donato V. C., si è tenuto il 1° Convegno sul Culto dei Santi in Valle di Comino, organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Genesi” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, col Centro di Cultura “Leonardo” e con l’Associazione Culturale “Casali Attici” di Casalattico. La manifestazione si è svolta per l’intera giornata e ha visto l’alternarsi di un consistente numero di studiosi delle tradizioni religiose della Valle. Gli argomenti trattati hanno mes- so in risalto le particolarità di alcune forme devozionali del territorio, con risvolti socio-antropici.
Dopo i saluti del Sindaco Antonello Antonellis e dell’Assessore alla Cultura Carlo Rufo, la Prof.ssa Sonia Giusti, titolare della Cattedra di “Storia di Antropologia Culturale” dell’Università di Cassino, ha dato inizio ai lavori con l’argomento “Il prezioso corpo santo. Dimensione antropologi- ca della santità”. La studiosa ha posto l’accento sulle pratiche popolari del culto cattolico riservato ai santi protettori, nelle quali si palesa la continuità della tradizione culturale greca e romana per la protezione della città. La Giusti ha messo in risalto che il passaggio dal mondo antico a quello cri- stiano è segnato fortemente dal culto dei martiri e che le loro reliquie, le spoglie preziose conservate gelosamente dopo la morte, sono state oggetto di venerazione fino a degenerare in un vero e proprio commercio. Dopo aver prospettato la necessità di una ricerca sulla santità tra cultura ecclesiastica e
cultura folklorica, ha concluso: “Ma, soprattutto, io credo, che le vite dei santi ci per- mettono di ricostruire la società che si andava ricomponendo intorno ai monasteri e ai loro fondatori dopo il crollo dell’impero romano. Si tratta di uomini e donne, appartenenti alla società nobiliare, che, sia pure vivendo una vita di ascesi, restavano immersi nel loro mondo politico”.
Dopo la Prof.ssa Giusti, ha preso la parola Eugenio Maria Beranger che ha relazionato sui corpi santi di Santa Vittoria e Blandina venerate in Posta Fibreno, rimarcando, con disappunto, il disinteresse degli addetti ai lavori su un fenomeno che avrebbe bisogno di studi approfonditi per meglio conoscere la storia della Valle e dei suoi abitanti.
Domenico Cedrone, terzo relatore, ha parlato delle forme cultuali in onore di San Domenico da Foligno, venerato dai valligiani a Sora, ma soprattutto a Cocullo, in Abruzzo. La relazione ha voluto mettere in evidenza alcune credenze popolari legate alla pro- cessione del Santo contornato da serpi.
Sul culto di San Nicola, venerato in Alvito, hanno relazionato Lucia Cedrone e Giu- seppina Tomei che, con le loro ricerche, hanno evidenziato la valenza della nutrizione (S. Nicola e il farro) e il fenomeno della globalizzazione (Santa Clauss e la Coca Cola).
La giovane ricercatrice Valentina Cedrone ha riproposto, in chiave popolare, la leggenda di Santa Felicita e dei Sette Fratelli, spaziando tra immaginario, leggende e sto- ria e riconducendo il culto al sincretismo religioso operato agli albori del Cristianesimo nell’area orientale della Valle di Comino.
Il culto di S. Gerardo confessore, venerato a Gallinaro, è stato esposto da Domenico Celestino. Lo studioso, che da anni è alla ricerca delle origini del Romeo, ha fornito da- ti, confortati da documentazione certa, che inficiano tutte le credenze popolari che la pia tradizione aveva attribuito al Santo Pellegrino.
Alessandrina De Rubeis ha parlato delle preghiere popolari che si sono tramandate oralmente da prima del 1800 fino alla metà del secolo scorso, ponendo l’accento su co- me la comunicazione orale presenti inevitabilmente varianti anche all’interno di una medesima località della Valle e su come, nella cultura contadina, il trascendentale venisse calato nella quotidianità.
Luciano Leone ha relazionato su una pagina inedita della Valle di Comino, parlando della santificazione di Maria De Mattias. Proprio mentre risiedeva in San Donato, Ma- ria entrò in estasi e parlò per un’ora e mezza circa a duecento persone; al suo risveglio fu colta da profonda crisi spirituale. Il tutto fu narrato al Padre Spirituale, con lettera da- tata Sandonato 17 gennaio 1857, il quale diede inizio al processo di beatificazione.
A parlare di un evento miracoloso successo a Casalattico, legato alla peste nel XVIII secolo, sono intervenute Paola Mizzoni ed Anna Emilia Centofanti. Le relatrici, oltre a narrare l’accaduto, hanno messo in risalto una pratica penitenziale che continua ad es- sere osservata anche oggi.
Vera Oddi, di Trasacco (AQ), ha illustrato il culto che gli abitanti della Valle di Co- mino riservano al Martire S. Cesidio che si venera nella piana del Fucino.
Luciano Santoro ha rievocato il culto di Sant’Antonio abate in Alvito, partendo da un documento dell’Archivio Segreto Vaticano datato al 1470 per arrivare ai nostri giorni.
Infine il presidente dell’Associazione “Genesi” Tonino Bernardelli, che per l’occasione è stato anche il moderatore, ha ringraziato il pubblico presente in sala e ha informato che gli atti del Convegno saranno pubblicati entro l’anno 2008.
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