Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2
Il Comitato per le Celebrazioni della Battaglia di Montecassino, dopo aver commissionato all’Officina Rambaldi lo studio di fattibilità di un museo che ricordasse gli eventi bellici del 1943-44, gli ha affidato l’incarico per l’allestimento previa verifica della congruità attraverso una indagine di mercato fra ditte di settore italiane e straniere.
Pur essendo il Comitato di natura privatistica, il Presidente, Bruno Vincenzo Scittarelli, Sindaco di Cassino, ha voluto che vi fosse una forma di accertamento che rendesse pubblico e trasparente l’affidamento dell’incarico verificando, dalle offerte pervenute, che quella dell’Officina Rambaldi, era la più valida e rispondente alle esigenze, nonché alle proprie disponibilità economiche.
L’Officina Rambaldi, famosa nel mondo dello spettacolo e delle realizzazioni scenografiche per aver ricevuto cinque Oscar per il film ET, è nota sul piano nazionale e ancor più sul piano internazionale per aver realizzato iniziative di grande valenza turistica tra cui il Parco della Grancia, in Basilicata, dove, in un ambiente montano, ha fatto sorgere dal nulla un centro di attrazione e di spettacolo che richiama ogni fine settimana migliaia di turisti e di visitatori.
Così, come nel parco della Grancia, ha recuperato una storia di brigantaggio dell’800 per costruire in uno scenario naturalistico uno spettacolo teatrale di eccezionale interesse, a Cassino ha proposto la realizzazione di un museo scenografico-multimediale che possa rappresentare, con nuove tecnologie proprie delle moderne concezioni museali, la tragedia della seconda guerra mondiale che ha coinvolto le popolazioni e le città del nostro territorio.
Bisogna riconoscere che l’idea è nata da una proposta del Sindaco di Cassino che i membri del Comitato ed in particolare i Sindaci rappresentati in essi, superando il proprio interesse “particulare”, hanno condiviso, vedendo in essa la possibilità, per il territorio, di una ricaduta in termini turistici.
Il progetto prevede un Grande Attrattore, denominato Historiale (neologismo nato dalla sintesi tra concetto di Historia e Memoriale), che sarà realizzato nella struttura museale messa disposizione dal Comune di Cassino (ex-mattatoio) e un Percorso della Memoria che interessa tutti i 32 comuni inseriti nel Comitato.
Il lavoro parte dalla ideazione di un racconto, definito storyboard, espressione volutamente mutuata dal mondo del cinema, e propedeutica alla scelta delle modalità espressive, della individuazione di tecniche e tecnologie a servizio della narrazione.
Al contempo, la specificità del contenitore culturale è immaginata come grande attrattore che, grazie all’efficacia dei linguaggi utilizzati e alle dinamiche emozionali e conoscitive che è in grado di generare, diviene un punto focale di presentazione e rappresentazione dell’identità territoriale.
L’obiettivo, infatti, è quello di raccontare, ricordare e comprendere la battaglia di Cassino e del cassinate nei suoi molteplici risvolti, dalla descrizione dei fatti alle valenze strategico-militari, alle ricadute sulla società, l’economia e la vita locale e comprensoriale.
Gli eventi sono tradotti in un percorso multimediale che propone un viaggio attraverso le varie fasi che partono dall’anteguerra, riflettono sulla drammatica devastazione, ed infine concludono con la celebrazione della rinascita.
In ordine alla struttura narrativa il progetto parte dal contesto storico con la fatidica domanda: Perché Cassino? Segue la cronologia degli eventi e delle date emblematiche: dall’armistizio dell’8 Settembre e quindi la speranza di pace, seguita dal dramma della guerra guerreggiata, il conseguente disorientamento degli eserciti e delle popolazioni, la cruda realtà della devastazione: 15 febbraio 1944 (distruzione dell’Abbazia), 15 marzo (distruzione della città di Cassino), 11 maggio 1944 (la grande offensiva alleata), 18 maggio e seguenti (sfondamento della linea Gustav e liberazione dei diversi centri del Cassinate), 4 giugno 1944 (Cassino restituita alle popolazioni), il drammatico ed immediato dopoguerra, la ricostruzione, partendo dal quella emblematica di Montecassino, per rappresentare con sequenze filmate quelle degli altri centri.
E ancora, il dopoguerra, il ritorno dei sopravissuti, le sofferenze post-belliche, ed in particolare si affronta il dramma dell’emigrazione.
In uno spazio saranno raccolte le testimonianze dei protagonisti ancora viventi che raccontano le loro storie.
L’Historiale ha perciò la finalità precipua di restituire ruolo e dignità al sacrificio delle popolazioni e ai tanti caduti inermi.
Il Gran Percorso della Memoria che parte proprio dall’Attrattore centrale vuole essere un narrare ed evidenziare la realtà storica e, soprattutto la situazione attuale dei paesi coinvolti nella Battaglia della Linea Gustav.
Nei vari centri saranno riproposti i simboli che sono presenti nell’Historiale con la collocazione di segnaletica che indicherà i siti interessati alle vicende delle seconda guerra. Affiancheranno il museo una sala didattica a disposizione delle scolaresche, dove si potranno consultare e visionare i lavori fatti dalle scuole nel corso dell’anno, un centro di documentazione attrezzato con sala biblioteca, postazioni di lettura e postazioni informatiche per consultazione di banche dati.
Così il Comitato per le celebrazioni del Sessantennale della Battaglia di Montecassino ha proposto, oltre alle numerose manifestazioni, come momenti significativi di commemorazione e di riflessione per le numerose vittime civili, un segno forte e permanente che parta da un territorio che ha desiderio di riscattarsi e proporsi finalmente come centro di produzione culturale e turistico di primo piano recuperando, un ritardo imperdonabile.
Dal comitato Celebrativo
“Battaglia di Montecassino”
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