SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE

 

di Emilio Pistilli
Gian Michele Fusconi, Pontecorvo. Appunti e documentazione per una storia della città e della chiesa Pontis Curvi dalle origini alla fine del medioevo, a cura di Faustino Avagliano e Vincenzo Cerro, “Archivio Storico di Montecassino – Studi e documenti sul Lazio meridionale” 7, Montecassino 1998, Tipogr. Idea Stampa, Cassino; pagg. 530 + 12 tavv. col. e b/n f. t., f.to cm. 17×24. ISBN 88-8256-307-3; s. pr.
L’opera è il risultato definitivo della sistemazione data da don Gian Michele Fusconi di Forlì ai due volumi manoscritti della monografia storica “ ‘Pons curvus’ dal sec. IX al XIV ” di don Tommaso Sdoja. A dire il vero una edizione postuma in un primo volume del 1938 dello Sdoja fu pubblicata nel 1975 dal vescovo di Aquino, mons. Carlo Minchiatti, con il titolo “Pons Curvus. Fascino e storia religiosa di Pontecorvo”. Con la morte di Fusconi l’opera era quasi completata; l’attuale cura di Faustino Avagliano e Vincenzo Cerro lo ha portato all’attuale edizione che puó ritenersi senz’altro completa e fonte preziosa per le future ricerche su Pontecorvo. 
Antonio Masi (a cura di), Affettuosamente da Venafro – Carrellata storico-sentimentale sulla Città di Venafro di ieri e di oggi, Edizioni EVA, Venafro 2003, Tipogr. Terenzi, Venafro (IS); pagg. 254 illustr. B/n, f.to cm. 17×24. € 15.00.
L’Autore delinea un ritratto appassionato e veritiero attraverso gli scritti di vari personaggi: è una vera e propria storia di Venafro scritta dai venafrani. Numerose foto d’epoca impreziosiscono il libro.
Angelo Pantoni, San Vittore del Lazio. Ricerche storiche e artistiche, a cura di Faustino Avagliano, “Biblioteca del Lazio meridionale – Fonti e ricerche storiche sulla Terra di S. Benedetto”, 7, Montecassino, 2002, Tipogr. Caramanica, Marina di Minturno; pagg. 264 illustr. b/n e col. ISBN 88-8256-707-9; s. pr.
Riedizione dello stesso lavoro uscito in dieci puntate sul “Bollettino Diocesano di Montecassino” tra il 1973 e il 1975. Il libro prende le mosse dalle più lontane origini per passare poi all’esame approfondito dei periodi successivi, dal medioevo al Novecento. La ricerca del Pantoni si conclude con capitoli sul clero e sulla popolazione locale. Il Curatrore Avagliano aggiunge 4 appendici che completano la conoscenza storica di San Vittore del Lazio:
I: San vittore del Lazio nella descrizione dell’Assenso Reale di Carlo III di Borbone – Descrizione delle chiese di S. Croce e S. Nicola, a cura di Faustino Avagliano.
II: Stato delle anime di San Vittore del 1963, a cura di Maria Crescenza Carrocci.
III: A. Pantoni, Le pitture di S. Nicola a San Vittore del Lazio.
IV: Ricordi del XVI centenario del glorioso martire S. Vittore mauritano protettore principale della parrocchia di San Vittore del Lazio.
Fernando Riccardi, Piccole storie di briganti, Associazione culturale “Le tre torri”, Caprile di Roccasecca, Bollettino n. 2 – anno VII, 2003, tipogr. Arte Stampa, Roccasecca; pagg. 68 illustr. B/n., f.to cm. 17×24; s. pr.
Dall’Introduzione: Dei “briganti” ormai, specie di quelli più famosi, si conosce ogni cosa. Meno si sa delle figure minori, di quel multiforme mondo di manutengoli, di contadini, di malfattori, di vagabondi, che costituirono la base più fertile del brigantaggio. Questa pubblicazione va a gettare uno sguardo, certamente parziale e limitato, proprio su alcuni di questi personaggi che non hanno conosciuto momenti esaltanti, rimanendo, loro malgrado, ai margini della storia. Ognuno di loro ha una vicenda da raccontare, quasi sempre difficile, fatta di povertà, di soprusi, di violenza. […] Per una volta dunque spazio a questi personaggi “minori”: anch’essi, nel loro piccolo, sono stati gli artefici, sia pure defilati e marginali, della lunga stagione del brigantaggio postunitario.
Marco Sbardella, Il martirologio di San Giovanni Incarico – Il sacrificio dei Sangiovannesi nelle due guerre mondiali, CDSC onlus, Centro Documentazione e Studi Cassinati, Comune di San Giovanni Incarico 2003, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino; pagg. 64 illustr. B/n., f.to cm. 17×24; s. pr.
È il risultato di una ricerca capillare dell’Autore che ha enumerato una perdita di 179 cittadini sangiovannesi nelle due guerre mondiali. L’opera segue l’esempio del Martirologio di Cassino, curata dallo stesso CDSC nel 2002.
Daniela Farina, Il dialetto di San Donato in Val di Comino, GAL versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Tipogr. Graficart (LT), 2001; pagg. 112 illustr. B/n, f.to cm. 19×30; s. pr.
Marcus Sbardella, Vir litteratus a Th. Mommsen probatus, Paschalis Cayro, ex III libello commentariorum qui Latinitatis inscribuntur, mense sept. a. MMIII edito in Civitate Vaticana; pagg. 293-298, f.to cm. 17×24; s. pr.
Costantino Iadecola, San Costanzo Vescovo Patrono di Aquino, a cura della Basilica-Cattedrale e Parrocchiale San Costanzo e San Tommaso, Aquino, 2003, Tipogr. Arte Stampa, Roccasecca; pagg. 72 illustr. b/n e col., f.to cm. 18×15; s. pr.

Francesco de Napoli, “Per una cultura del libro”, Venafro, Ed. EVA, 2003, pag. 52, € 4,13.
Il sistema dei “servizi culturali” nel nostro Paese viene analizzato in questo saggio avanzando suggerimenti e proposte, ma soprattutto mettendo in rilievo l’attuale arretratezza delle strutture. Un ritardo che – secondo l’autore – è la diretta conseguenza di due fattori che convergono verso un unico risultato. Da un lato c’è il disinteresse e la disaffezione dei cittadini per il mondo della cultura e dei libri, come scrive De Napoli: “Qualcuno ha scritto che in Italia possedere una biblioteca privata, per quanto minima, è un lusso. È vero: in quante abitazioni esistono gli spazi sufficienti da destinare, non dico a biblioteca, ma a semplice libreria? Quanti studenti, una volta concluso un ciclo di studi, vendono i vecchi libri anche per far posto ai testi dei corsi successivi?”
L’altro fattore, di natura politico-istituzionale, scaturisce direttamente dal primo. È evidente che se dai cittadini non parte mai una seria “domanda” di cultura, il potere si guarderà bene dal provvedere adeguatamente. Per fare un parallelo sul piano sportivo, finché il pubblico seguirà fanaticamente il gioco del calcio anziché il golf e la pallanuoto, le istituzioni continueranno a spendere per gli stadi e non per i campi da golf o per le piscine.
De Napoli affronta, pertanto, il problema dell’educazione e della sensibilizzazione della popolazione a tali questioni, un compito che dovrebbe essere svolto dai mass-media: “Uno strisciante dibattito riesce ad affacciarsi timidamente, di tanto in tanto, sulle terze pagine dei giornali, impegnando, ahimé, un ristrettissimo numero di “addetti ai lavori”, giacché il grosso pubblico ne rimane – come sempre – assolutamente indifferente ed estraneo. Il tema del contendere investe i molteplici aspetti delle problematiche culturali, tutti strettamente collegati fra loro. Si tende tuttavia a sorvolare su quella che è l’effettiva organizzazione della cultura nel nostro Paese, ovvero sulla sua – vera o presunta – funzionalità di fatto.”
La ricerca realizzata da De Napoli è esauriente ed approfondita. Non mancano colte citazioni da Borges, Calvino, Enzensberger e persino Platone, al fine di chiarire i punti cruciali dell’esposizione. 

 

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