Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4
È tradizione diffusa che all’alba del giorno fissato per l’attacco sul fronte del Garigliano, il 14 maggio 1944, il generale Alphonse Juin abbia inoltrato, alle truppe nordafricane (goumiers) della IIª divisione di fanteria, del gen. Dody, e della IVª divisione da montagna, del gen. Guillaume, pressappoco il seguente proclama. Di tale proclama, pubblicato nelle più disparate versioni, non si ha traccia che ne assicuri la rispondenza storica; se realmente fosse stato lanciato, molto probabilmente sarebbe stato letto via radio in lingua araba, visti i destinatari, che erano, appunto, di lingua araba; magari su di un foglio di carta destinato ad essere cestinato dopo la lettura.
“Il vostro generale vi annuncia, vi promette solennemente, vi giura, sul suo onore di soldato e sulla bandiera di Francia, che si alza, per l’ultima volta, il sole sulle vostre sofferenze, sulle vostre privazioni, sulla vostra fame. Oltre quei monti, oltre quei nemici che stanotte ucciderete, c’è una terra larga … ricca di donne, di vino, di case. Se voi riuscirete a passare oltre quella linea senza lasciare vivo un solo nemico, il vostro generale vi promette, vi giura, vi proclama che quelle donne, quelle case, quel vino, tutto quello che troverete sarà vostro, a vostro piacimento e volontà. Per 50 ore. E potrete avere tutto, prendere tutto, distruggere o porta via, se avrete vinto, se ve lo sarete meritato.”
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