Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4
di Silvano Tanzilli*
Il calco della famosa statua, proveniente dal Teatro Romano di Cassino, dal 12 novembre 2002 è esposto al museo archeologico di via Montecassino.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Direzione Generale per Beni archeologici ha promosso un progetto culturale che affronta, in questo primo anno, il tema dell’agonismo antico.
Tutte le Soprintendenze per i beni archeologici si sono impegnate in un “evento” di carattere nazionale, sviluppando il tema prescelto e promuovendo in oltre settanta sedi la mostra “ Lo Sport nell’Italia antica”.
La Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio ha affrontato il tema con la mostra “ Sport e ideale atletico”, nella quale la storia dello sport è vista attraverso l’archeologia.
Proposta dal Soprintendente dott.ssa Anna Maria Reggiani nelle sedi di Villa Adriana a Tivoli e nei musei nazionali di Cassino, Palestrina e Sperlonga, la mostra tratta il mondo dell’agonismo attraverso la rivisitazione del canone artistico greco, che sarà possibile confrontare osservando la statuaria romana esposta, derivata da opere di artisti greci.
La partecipazione del museo archeologico di Cassino alla mostra ha permesso alla Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio di procedere alla realizzazione del calco del cosiddetto “Eroe”, conservato al museo archeologico nazionale di Napoli, che, all’epoca degli scavi effettuati da G.F. Carettoni nel 1936 al teatro romano di Cassino, era competente per territorio.
La realizzazione della copia si è resa necessaria quando, alla fine dell’estate scorsa, è apparsa evidente l’impossibilità, almeno in questa fase, del recupero dell’originale esposto al museo di Napoli, visti i pareri negativi espressi a vari livelli dagli organi competenti, più volte sollecitati sia dalla nostra Soprintendenza sia da numerosi Enti e Associazioni Locali.
Tuttavia, seppure attraverso la riproduzione, la possibilità di esporre al pubblico la statua permette al Museo di Cassino di raggiungere il duplice scopo di realizzare una corretta operazione di restauro collocando il reperto nel contesto archeologico dell’area di rinvenimento a completamento della collezione delle decorazioni provenienti dal teatro e, nello stesso tempo, di innalzare il livello generale dell’esposizione con la presenza di un’opera di elevato valore artistico.
Dopo la ricomposizione dei diversi frammenti trovati nell’area del pozzo grande della scena, l’immagine ricostruita rappresenta un uomo in “nudità eroica” in atteggiamento di riposo e distacco dall’impresa appena compiuta. Tutto il corpo, dalla poderosa struttura atletica, sembra trovare nel ritmo delle braccia un momento di stasi dopo lo sforzo fisico. Il volto si volge guardando indietro sia nel tempo sia nel luogo dell’azione compiuta da poco e un leggero sorriso unito al carattere volitivo ed energico è forse il riflesso di un’interna soddisfazione.
La statua, datata alla fine della repubblica (seconda metà del I° sec. a. C.), è di chiara derivazione da modelli greci, probabilmente Lisippei, e di carattere onorario per l’innesto di una testa ritratto (forse di C. U. Durmius Quadratus, padre di Ummidia Quadratilla) su un corpo atletico idealizzato.
Certamente l’Eroe costituisce, tra le altre cose, una documentazione dell’alto livello artistico raggiunto dalle officine utilizzate dai notabili della colonia romana di Casinum.
La mostra di Cassino, curata dallo scrivente arch. Silvano Tanzilli e dal Dott. Alessandro Cassatella (catalogo edito da Electa-Mondadori), è stata inaugurata il 12 novembre , contestualmente alla presentazione dell’ampliamento e del riallestimento delle sale espositive, presso il museo archeologico nazionale di via Montecassino (ingresso libero), e avrà termine il 9 marzo 2003.
Si prevede, durante il periodo della mostra, il coinvolgimento reale del mondo della scuola, attraverso programmi congiunti per l’approfondimento didattico della materia trattata e eventualmente per la riproposizione diretta di alcune discipline sportive praticate nell’Italia antica, consapevoli della capacità dei beni culturali (proprietà di tutti) di saper veicolare nelle coscienze dei futuri cittadini valori di grande civiltà.
Il programma prevede inoltre l’inaugurazione, con benedizione del Padre Abate di Montecassino, sia dei nuovi locali recentemente realizzati con l’ampliamento dell’ingresso del museo destinati a Biglietteria, Hall e Book-shop, sia del riallestimento museografico appena terminato delle tre sale espositive del piano terra che conservano i reperti pre-romani nella sala ottagona e i reperti ceramici, architettonici e statuari romani nelle restanti.
Sia il progetto architettonico di ampliamento sia il progetto museografico di riallestimento sono stati realizzati dallo scrivente architetto Silvano Tanzilli.
La serata di inaugurazione si è conclusa con il concerto di musica da camera, pianoforte e violino, eseguito dal Duo Gazzana.
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