Catasti Onciari in Terra di Lavoro

 

Studi Cassinati, anno 2001, n. 1

Presso L’archivio di Stato di Napoli sono conservati i Catasti Onciari del Regno di Napoli, una sorta di anagrafe tributaria che riporta i possedimenti e i redditi di ciascuna famiglia posseduti nei rispettivi comuni e anche fuori. Dai vari registri si possono trarre interessanti notizie relative ai singoli nuclei familiari, con l’indica- zione dei componenti, la loro età, sesso e condizione sociale, nonché l’ubicazione dei beni posseduti, con i nomi delle località ed i confini. Non sono esclusi dai catasti i beni ecclesiastici con le loro rendite. Si tratta di una vera e propria fotografia dell’assetto sociale ed urbano dei comuni, o università, come si chiamavano nella metà del secolo XVIII, epoca a cui risalgono i detti catasti. Sarebbe cosa particolarmente opportuna se gli odierni comuni provvedessero a riprodurre i registri di loro interesse, da con- servare presso le biblioteche o gli archivi comunali, a disposizione degli studiosi: la spesa non sarebbe molto onerosa per le casse comunali. I soci del CDSC hanno provveduto, a proprie spese, a riprodurre i registri catastali relativi ai comuni di Acquafondata, S. Elia Fiumerapido, Cassino, S. Angelo in Theodice, Caira, e Pignataro Interamna (questi ultimi definiti ”casali di S. Germano”). Riteniamo utile riportare qui l’elenco dei comuni del Cassinate, ex Terra di Lavoro, presenti nei catasti onciari di Napoli, segnalati dal Prof. Giovanni Petrucci.

 

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