Studi Cassinati, anno 2001, n. 1
Mercoledì 27 giugno 2001, presso l’Aula Magna “Luigi Papa” della Facoltà di Ingegneria di Cassino, si è tenuta una conferenza sul restauro del ninfeo nell’area archeologica universitaria di Cassino, organizzato dall’Università degli Studi di Cassino, dalla Soprintendenza Archeologica per il Lazio e dal Museo Archeologico della Città Martire.
Sono intervenuti il Prof. Oronzo Pecere, Magnifico Ret tore, la Dott.ssa Anna Maria Reggiani, Soprin tendente archeologo per il Lazio, l’Arch. Silvano Tanzilli, Direttore del locale Museo archeologico; quest’ultimo ha illustrato, con il supporto di diapositive, le varie fasi ed i problemi del restauro, ancora non ultimato, del monumento. Al termine si è effettuata una visita guidata al ninfeo; per l’occasione l’area archeologica interessata è stata dedicata a Bettino Valente, l’imprenditore che ne fece dono all’Università consentendo, in tal modo, gli interventi di restauro.
Del ninfeo si sono occupati: G. F. Carettoni, Casinum, Ist. St. Romani, 1940, p. 97-98; N. Neuerburg, L’architettura delle fontane e dei ninfei nell’Italia antica, Memoria dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli, 5, 1965; G. Lena, Scoperte archeologiche nel Cassinate, Cassino, 1980, pag. 23 (riporta schizzi elaborati da A. Pantoni, O.S.B.); A. Giannetti, Spigolature di vatia antichità nel settore del medio Liri, Cassino, 1986, pag. 160 (schizzi elaborati da A. Pantoni, O.S.B.); W. Letzner, Römische Brunnen und Nimphaea in der Westlichen Reichshälfte, Münster, 1990; M. Valenti, Il “Ninfeo Ponari” di Cassino (FR): analisi stilistica e cronologica delle decorazioni, Archeologia Classica, XLIV (1992), “L’Erma”, Roma, 1992, pagg. 50-80; G. Ghini – M. Valenti, Museo e area archeologica, Cassino, Ist. Poligr. e Zecca dello Stato, Roma, 1995, pagg. 106-109.
«Il ninfeo, convenzionalmente denominato Ponari dal nome della famiglia pro-prietaria dell’area, fu costruito nella se conda metà del I sec. a.C., durante l’im portante fase di riqualificazione ur bana dell’antica Casinum. L’edificio risulta sostanzialmente an cora inedito, pur es sendo stato oggetto di studi per tutto il secolo scorso, co me risulta dagli ar ticoli e dalle citazioni fatte dal Carettoni, dal Neuerburg, dal Giannetti e dal Valenti.
Gli scavi e i restauri in corso ci restituiscono una struttura architettonicamente articolata e ricca di decorazioni parietali e pavimentali, confermando le ipotesi fatte dagli studiosi: le due fasi di destinazione che il monumento ha avuto nei circa quattro secoli di vita e la probabile appartenenza ad un edificio abitativo urbano di vaste dimensioni (villa?).
L’impegno che la Soprintendenza e l’Università pongono nella prosecuzione di questo progetto ha lo scopo di approfondire la ricerca, di salvare i preziosi manufatti decorativi e di aprire alla visita un monumento di grande valore artistico».
Arch. Silvano Tanzilli
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