Studi Cassinati, anno 2001, n. 1
La sera del 13 luglio scorso, nell’ambito delle manifestazioni estive “cassinoarte 2001”, è stato inaugurato il teatro romano dopo i complessi lavori di restauro curati dall’arch. Silvano Tanzilli e dall’ing. Luigi Volante. A dire il vero la prestigiosa struttura già in passato aveva ospitato spettacoli teatrali e musicali di grande rilievo, ma quella di luglio segna l’inizio di una nuova fase perché, oltre alla ristrutturazione del teatro vero e proprio, si è operata una campagna di scavi che ha riportato alla luce l’area del postscaena e, per la prima volta, il tratto di strada basolata che fiancheggiava il recinto sul lato est, e si è proceduto ad attrezzare tutta l’area circostante (compresa quella dell’ex villa Petrarcone) facendone un piccolo parco archeologico finalmente fruibile dai visitatori. Della nuo va configura zio ne del sito, venuta fuori dal lo sca vo, par leremo am piamente nei prossimi numeri.
Alla serata ina ugurale, animata dalla presentatrice della RAI Enrica Bonaccorti e dall’orchestra sinfonica del Terzo Millennio, diretta da Renato Serio, hanno partecipato il So prin tendente archeologico per il Lazio dott. Anna Maria Reggiani, il Presidente della Giunta Regionale on. Francesco Storace, numerose autorità civili e militari, l’intera giunta municipale capeggiata dal sindaco Bruno Scittarelli e varie personalità del mondo dello spettacolo.
La dott.ssa Reggiani ha voluto sottolinerare quello che è stato il miracolo di Cassino: l’essere riusciti ad abbattere le case coloniche sorte a ridosso del teatro, cosa che molto difficilmente si riesce a fare in Italia; ha inoltre lanciato un appello al presidente Storace affinché si adoperi a far tornare a Cassino la statua detta “l’eroe di Cassino”, attualmente conservata negli scantina-ti del Museo Nazionale di Napoli. La statua, ricordiamo, è proveniente dalla stessa area del teatro romano e fu riportata alla luce il 31 luglio 1946, durante i lavori di scavo diretti da Gianfilippo Carettoni quando la competenza territoriale archeologica era a Napoli.
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