Di Sergio Saragosa, Cassino, 2001.
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PRESENTAZIONE
Lo aveva quasi preannunciato Sergio Saragosa, nel suo primo libro (Caira, dalle origini ad oggi, coautore la figliola Anna Maria – 1998), ed ora mantiene la promessa: ecco la storia vera e dolorosa delle vicende del paese durante le operazioni belliche sulla Linea Gustav. Quella storia che nessuno avrebbe mai voluto si scrivesse, perché è fatta di lacrime, di violenze inaudite sulla popolazione inerme, di strazianti separazioni da persone e luoghi familiari, di affetti violati. Non è, si badi bene, la narrazione di un protagonista superstite, la cui penna scorre mossa dall’emotività e dai ricordi personali. È, invece, un quadro – ahimé realistico – di ciò che accadde nei tremendi mesi tra l’autunno 1943 e la primavera successiva, tracciato con la curiosità di chi vuol conoscere, perché ne è stato toccato personalmente anche se indirettamente, con la competenza dello storico che ama ricostruire, attraverso documenti e testimonianze dirette ed attendibili, pagine ignorate della storia paesana. Le sue fonti sono quelle della vastissima editoria di guerra, quelle degli archivi parrocchiali, le epigrafi del cimitero di Caira, i ricordi e le testimonianze dei sopravvissuti. Il merito maggiore del lavoro di Saragosa è quello di aver inquadrato gli avvenimenti e i resoconti in un contesto umano e sociale di Caira, che va dall’anteguerra al ritorno dallo sfollamento e alla prima ricostruzione del paese. Rivivono, così, gli ambienti e le abitudini contadine, i rapporti familiari e di vicinato della popolazione locale, i valori di solidarietà e di reciproco sostegno in tempi di necessità e di sofferenza. La comunità paesana, dunque, finisce per essere la vera protagonista di questa storia, in cui la guerra e le sue tragiche conseguenze sono solo un fatto accidentale che segna profondamente gli animi dei singoli, ma non scalfisce minimamente l’anima del paese con le sue tradizioni, la sua cultura contadina, la sua ragnatela di parentele e di complessi rapporti affettivi. A testimoniare quanto duramente sia stata colpita la comunità di Caira, al di là dei terribili effetti dei bombardamenti sulle abitazioni, basti riassumere i dati riportati nell’ultima parte del libro: 72 deceduti per conseguenze dirette della guerra: malaria, dissenteria, malattie polmonari ed altre; 29 morti sotto i bombardamenti tra dicembre 1943 e marzo 1944; 3 morti per rappresaglia o fucilati dai tedeschi; 24 per scoppi di mine; 27 morti durante lo sfollamento; 39 per cause diverse: tra questi anche 18 bambini. Complessivamente 194 vittime civili, cui vanno aggiunti anche 16 militari caduti sui vari fronti. Il tributo di sangue che Caira ha pagato alla causa della guerra è di 210 vittime, su una popolazione che prima della guerra raggiungeva appena mille abitanti: dunque oltre il 20 per cento! Si puó affermare che non vi fu famiglia che non dovesse lamentare un caduto. Uno scenario terribile che doveva essere raccontato. Ma a caricare di valenza umana tutto l’insieme concorre la capacità narrativa dell’Autore e la sapiente interpolazione di scene talvolta commoventi, talvolta comiche, con personaggi sempre vivi nei loro sentimenti, nelle loro capacità di contrastare il dramma interno che li anima, di riscoprire l’astuzia e la vena comica nei momenti in cui tutto sembra perduto. È l’anima del paese che viene fuori dal libro, quell’anima che molte città hanno ormai perso da tempo, ma che Caira conserva ancora intatta: a dimostrarlo c’è la piena collaborazione che gli abitanti hanno prestato a Sergio Saragosa, che, con tale lavoro, ha legato indissolubilmente il suo nome alla storia di Cassino e della sua frazione Caira.
Emilio Pistilli
(Presidente CDSC)
SOMMARIO
PRESENTAZIONE – pag. 5
INTRODUZIONE – pag. 7
PARTE I
CAIRA ALLA FINE DEL 1943 E PRIME AVVISAGLIE DI GUERRA – pag. 8
LA VITA A CAIRA PRIMA DELLA GUERRA – pag. 9
LE PRIME AVVISAGLIE DI GUERRA – pag. 20
LA SITUAZIONE IN ITALIA – pag- 26
IN ZONA OPERAZIONI – pag. 31
PARTE SECONDA
IL PRIMO SFOLLAMENTO SULLE PENDICI DEL MONTE CAIRO E DEL MONTE CASTELLONE E I PRIMI TRASFERIMENTI DEGLI SFOLLATI DIETRO LE LINEE TEDESCHE – pag. 35
IN CERCA DI SALVEZZA – pag. 36
LA FAME – pag 52
TRA ECCIDI E SFOLLAMENTO – pag. 54
PARTE TERZA
L’ARRIVO DEGLI ALLEATI A CAIRA; L’ATTRAVERSAMENTO DEL FRONTE E IL TRASFERIMENTO AL SUD – pag. 59
L’ARRIVO DEGLI ALLEATI A CAIRA – pag. 60
IL FRONTE SI INFIAMMA – pag. 65
VERSO LE RETROVIE ALLEATE – pag. 68
LA FINE DI MONTECASSINO E CASSINO – pag. 72
PARTE QUARTA
IL RIENTRO DOPO LO SFOLLAMENTO – pag. 79
LE PERIPEZIE DEGLI SFOLLATI – pag. 80
TRA ORDIGNI INESPLOSI E MALARIA – pag. 82
LA VITA RIPRENDE – pag. 85
PARTE QUINTA
LE VITTIME DELLA GUERRA – pag. 89
MORTI PER MALARIA – pag. 90
MORTI DI DISSENTERIA – pag. 93
MORTI PER MALATTIE POLMONARI – pag. 93
MORTI DI MALATTIE VARIE – pag. 94
MORTI PER SCOPPIO DI MINE (DAI REGISTRI) – pag. 96
MORTI A CAUSA DEI BOMBARDAMENTI (DAI REGISTRI) – pag. 96
BAMBINI MORTI – pag. 97
MORTI PER SCOPPIO DI MINE (DA TESTIMONIANZE) – pag. 100
MORTI A CAUSA DEI BOMBARDAMENTI (DA TESTIMONIANZE) – pag. 101
MORTI PER RAPPRESAGLIA – pag. 102
MORTI PER CAUSE DIVERSE – pag. 102
MORTI PER CAUSE SCONOSCIUTE – pag. 103
SFOLLATI DECEDUTI – pag. 103
SOLDATI MORTI IN GUERRA O DISPERSI – pag. 104
FORESTIERI MORTI A CAIRA – pag. 104
NOTA BIBLIOGRAFICA – pag. 107
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