Matrimonio in tempo di guerra

Pierino Miele, Cassino, 2015.

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PRESENTAZIONE
È un flash di vita familiare questo racconto di Pierino Miele, ma acquisisce 2015-01-matrimonio-in-tempo-di-guerrauna particolare importanza per il tempo ed il contesto in cui si svolgono i fatti narrati. Siamo in piena seconda guerra mondiale ed in uno scacchiere di intensa attività bellica. Una delle tante vicende di Cassinati strapazzati dalla guerra? In buona parte sì, però lo scenario è diverso. Siamo molto lontani da Cassino ed in pieno Mediterraneo, sullo “scoglio” di grande interesse strategico quale fu Pantelleria. La scena inizialmente si svolge sull’isola ancora in manoitalo-tedesche e ci offre il classico spaccato di convivenza tra militari di stanza in loco e la popolazione locale: serate conviviali, partite a carte, corteggiamenti, vita di un villaggio isolano. Quando i rumori della guerra sono ancora lontani nasce la storia d’amore tra il padre dell’Autore, il cassinate Antonio, e la bella pantesca Vincenza. Segue un breve periodo di fidanzamento ed il successivo matrimonio. Questo tratto del racconto ci porta “in viaggio di nozze” in una Cassino ancora non martire; come a volerci mostrare il “prima” e il “dopo” il martirio, che si conoscerà solo a fine racconto. Ben presto però Pantelleria finisce nel centro della bufera e cade in mano alleata. Antonio si ritrova prigioniero nella stessa isola ma con discreta libertà di movimento; il suo stato non è poi tanto male grazie alle attenzioni di un connazionale, un oriundo salernitano arruolato con gli americani e incontrato in maniera comica. Nel frattempo nasce il nostro Pierino; e qui un altro interessante spaccato di vita familiare su quell’avamposto dell’Italia. Non mancano le notizie della tragedia di Cassino e Montecassino e l’ansia per la sorte dei familiari cassinati. Solo dopo la fine del conflitto e la liberazione nel maggio 1945 Antonio puó mettersi in viaggio, un lungo viaggio, per ritrovare la sua famiglia d’origine sfollata in Veneto. Ma sarà nel 1947 che Antonio con la sua famiglia decide di trasferirsi a Cassino, tra le macerie di Cassino. Toccante il dramma del distacco di Pierino dai nonni materni e da quella che in fondo era la sua terra. È una buona trama per un film, ma trattandosi di vicenda vissuta, questo breve volumetto si inserisce a pieno titolo nella  storiografia di guerra dei Cassinati. I ricordi, trascritti di getto, danno alla narrazione un ritmogradevole e appassionante. E infatti va letto tutto d’un fiato.

 

Emilio Pistilli

SOMMARIO

PRESENTAZIONE – pag. 3
PREMESSA – pag. 5
A PANTELLERIA – pag. 9
IL VIAGGIO DI NOZZE A MONTECASSINO – pag. 18
LA PRIGIONIA DI MIO PADRE A PANTELLERIA – pag. 21
LA NASCITA DI PIERINO – pag. 23
FINE DELLA PRIGIONIA – pag. 30
IL RITORNO A CASSINO – pag. 36

 

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