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Studi Cassinati, anno 2016, n. 3
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Un monumento alla donna cassinate protagonista della ricostruzione
Già da qualche tempo il Cdsc-Onlus ha lanciato l’idea, su appropriato e specifico suggerimento del suo presidente onorario Emilio Pistilli, di ricordare in forma tangibile con una statua, un gruppo scultoreo, degli appositi pannelli, il ruolo della donna protagonista della ricostruzione: la donna non solo come moglie e madre impegnata nelle faccende domestiche, o nel, già di per sé, estremamente difficile reperimento di prodotti alimentari, o nell’educazione familiare ma partecipe di tanti altri ruoli quali quelli svolti in una società di pace (la maestra, la sarta, la lavandaia, la commerciante, ecc.) e, soprattutto, quelli non propriamente consoni al mondo femminile ma che sono stati determinanti nella ripresa della vita nel martoriato territorio del Cassinate affiancando manualmente i muratori nelle costruzioni o persino sostituendosi agli animali nei lavori agricoli.
Varie riunioni sono state già tenute dal Cdsc-Onlus per mettere a punto i vari aspetti dell’iniziativa e nelle quali si è programmato di:
- organizzare una conferenza stampa per informare i cittadini di quanto si va facendo e s’intende fare;
- formare un apposito comitato comprendente persone che possano dare un concreto contributo alla riuscita dell’iniziativa (ricerca iconografica, individuazione dell’artista da contattare, reperimento dei finanziamenti, tipologia e ubicazione del monumento, ecc.);
- costituire un archivio di immagini e testimonianze sul tema della donna ricostruttrice tesa a creare una base storica e motivante dell’iniziativa con l’obiettivo di giungere alla stampa di una apposita pubblicazione da affiancare alla realizzazione del monumento.
Ancor prima di giungere a una fase più avanzata caratterizzata da una più ampia divulgazione, da una più larga partecipazione e da un pieno coinvolgimento di vari, disparati e, si auspica, numerosi soggetti pubblici e privati, l’interesse per l’iniziativa si sta già concretizzando a dimostrazione che i Cassinati hanno a cuore la perpetuazione della memoria delle loro donne, eroiche protagoniste di quegli anni estremamente difficili del dopoguerra.
Un esempio concreto è rappresentato dai nostri connazionali emigrati all’estero in tempi più o meno lontani.
La comunità cassinate (intesa nel senso di originaria di Cassino ma anche di Comuni e città limitrofe) residente in Canada si è immediatamente attivata. Infatti, sensibilizzati dal socio Guido Vettese, i coniugi Alba Colacicco e Alvaro Di Placido, nati tra la Selvotta e le Vaglie di Cassino, emigrati in Canada, lì incontratisi casualmente e sposatisi, sono rimasti immediatamente affascinati dall’idea e prima di partire in viaggio per l’Italia hanno riunito la fiorente comunità italo-canadese originaria del cassinate per un brunch nel corso del quale hanno illustrato l’iniziativa. Tutti i partecipanti, soprattutto la componente femminile, si sono mostrati molto interessati e favorevoli al progetto tanto che si è giunti ad avviare una raccolta spontanea fra le donne presenti e ognuna di loro ha voluto offrire per l’iniziativa un iniziale contributo economico di 100 dollari canadesi. Nel corso di quella giornata dell’11 giugno scorso la sig.ra Alba ha raccolto complessivamente la somma di 5.000 dollari canadesi cui se ne sono aggiunti altri 1.000 offerti da «The Cervaro Cultural Society», l’associazione sita a Richmond Hill (Ontario) e presieduta da Bruno Arciero che raggruppa gli emigrati di origine cervarese.
Tale primo segno tangibile e concreto è stato consegnato da Alba Colacicco eAlvaro di Placido a una rappresentanza allargata del Cdsc-Onlus nel corso di un breve, ma significativo e intenso, incontro tenutosi presso l’Hotel La Pace di Cassino il 27 settembre 2016 e al quale hanno preso parte anche i massimi rappresentanti del nuovo governo cittadino.
Al sindaco della «città martire», ing. Carlo Maria D’Alessandro, e all’assessora alla Cultura, dott.ssa Nora Noury, è stata illustrata l’iniziativa, rappresentando la fattibilità del progetto con le varie ipotesi e varianti individuate in merito alla tipologia del manufatto e dei materiali, all’ubicazione e i primi contatti presi con importanti scultori del panorama artistico di livello nazionale.
Il significativo gesto della signora Alba, della comunità cassinate in Canada e della «The Cervaro Cultural Society», ha affermato Emilio Pistilli, «segna un punto senza ritorno per la realizzazione del monumento».
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