.
Studi Cassinati, anno 2016, n. 4
> Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf
> Scarica l’articolo in pdf
.
di Gaetano de Angelis-Curtis
.
Il CDSC-Onlus avrebbe voluto tenere il 4 dicembre 2016 una semplice ma suggestiva cerimonia di commemorazione dei caduti della Prima guerra mondiale di origine cervarese e, in particolare, del fante Fioravante Di Fonzo in coincidenza con il centotrentesimo anniversario dalla sua nascita e nel centenario della morte. Tuttavia essa non è stata autorizzata essendo giornata elettorale e in quella domenica è stato dato luogo solo a un momento di raccoglimento di fronte al manifesto collocato sulla facciata del Comune.
.
Nel corso della Prima guerra mondiale sono stati almeno 132 i giovani originari di Cervaro (di cui 128 nati nel Comune più altri quattro trasferitisi nel paese) caduti sui vari fronti bellici, dicui, relativamente alla classe:
.
1874: 1 1877: 1 1881: 3 1882: 6 1883: 4 1884: 5 1885: 4
1886: 5 1887: 3 1888: 9 1889: 9 1890: 6 1891: 7 1892: 11
1893: 8 1894: 10 1895: 9 1896: 8 1897: 9 1898: 8 1899: 2
1900: 1
Tot.: 128 [+ 4 (rif. altri Comuni) =] 132
.
Relativamente all’anno morirono in 27 nel 1915, in 38 nel 1916, in 29 nel 1917 e altrettanti nel 1918, in 3 nel 1919 (mentre di due mancano i dati).
.
Le decorazioni al Valor Militare ottenute, fra caduti e reduci, furono:
Medaglie d’argento……caduti 2……….reduci 1 = 3
Medaglie di bronzo……caduti 1……….reduci 4 = 5
Croci di guerra…………caduti -…………reduci 1 = 1
Totali………………………caduti 3……….reduci 6 = 9
.
CADUTI:
Fioravante Di Fonzo – Medaglia d’argento al V.M.
Motivazione: «Benché ferito durante un servizio di esplorazione, volle ugualmente prendere parte all’assalto di una trincea nemica, lanciandosi avanti tra i primi con mirabile valore, finché cadde colpito a morte. – Val Frenzela, 18 giugno 1916».
Figlio di Benedetto e Ferdinanda Misischi era nato il 4 dicembre 1886 e nella vita civile svolgeva l’attività di orafo. Alto m. 1,60, con capelli e occhi «castagni», soldato di leva di 3a categoria nel 1908, fu chiamato alle armi per mobilitazione il 27 ottobre 1915, matricola n. 281, e assegnato all’88° Reggimento di Fanteria, poi, il 25 febbraio 1916 al 32° e il 25 aprile all’87° Reggimento. Cadde sull’altopiano di Asiago [valle di Buso] il 26 giugno 1916 per ferite riportate in combattimento come da atto di morte inscritto al n. 129 del registro degli atti di morte dell’87° Reggimento di Fanteria1.
Negli anni scorsi l’Amministrazione comunale ha voluto ricordare la figura di Fioravante Di Fonzo inserendo il suo nome nella toponomastica cittadina, intitolandogli una strada del centro urbano2.
.
Michele Muzzone – Medaglia d’argento al V.M.
Motivazione: «Colla propria squadra fugò un nucleo nemico che tentava avvicinarsi alla nostra linea di difesa. Ferito mortalmente, non volle abbandonare il proprio posto e continuò fino all’ultimo istante ad incitare gli uomini al grido di “Viva il Re. Viva l’Italia”. – S. Antonio (Ampezzo), 3 novembre 1917».
Figlio di Filippo e Concetta Vendittelli era nato l’8 febbraio 1883. Contadino dai capelli e occhi «castagni», alto m. 1,69, era stato chiamato alle armi nel 1904, assegnato all’arma dei Bersaglieri come trombettiere. Negli anni successivi per tre volte fu dispensato dalll’istruzione in quanto emigrato fin dal 9 aprile 1907 a New York. Chiamato alla mobilitazione il 10 ottobre 1915 non vi rispose in quanto all’estero ma si presentò il 28 novembre 1915. Caporale nel 16° Reggimento Bersaglieri, matricola n. 21126, morì il 5 novembre 1917 nell’ospedale da campo n. 065 per ferite riportate in combattimento.
.
Raffaele Soave – Medaglia di bronzo al V.M.
Motivazione: «Caduto ferito il proprio comandante di squadrone, con prezzo del pericolo e alto sentimento di devozione al superiore, si slanciava, sotto il fuoco violento di fucileria e mitragliatrici nemiche, a soccorrerlo, rimanendo egli stesso gravemente colpito alla testa. – Monfalcone, 16 settembre 1916».
Figlio di Giacomo Antonio e Carmina Sidonio, era nato il primo marzo 1892. Soldato del 4° Reggimento Cavalleria Genova morì il 16 settembre 1916 nella 16ª sezione di sanità per ferite riportate in combattimento.
.
.
.
REDUCI:
Raffaele Carcone soldato 82° Reggimento Fanteria, matricola n. 1893
Medaglia d’argento al V. M., motivazione: «Durante l’attacco di una forte pattuglia nemica, benché ferito in più parti del corpo, incitava i compagni a lasciarlo per accorrere in difesa della trincea. – Dente di Costabella, 17 agosto 1917».
.
Raffaele Giugliani, sottotenente Reggimento Fanteria
Medaglia di bronzo al V.M., motivazione: «In vari combattimenti conduceva il suo plotone con perizia e ardimento, essendo di bell’esempio ai propri dipendenti. – Monte Pecinka, 1°-2 novembre 1916».
.
Giuseppe Grilli sottotenente M.T. Regg. Fant., addetto battaglione marinai di Monfalcone
Medaglia di bronzo al V.M., motivazione: «Alla testa di un plotone di rincalzo, coadiuvava efficacemente le truppe in linea, attaccando alla baionetta il nemico, e dando bell’esempio ai suoi marinai di freddezza e di sereno coraggio. – Casa Cornoldi (Cortellazzo)-Basso Sile, 14 novembre 1917».
.
Francesco Rossilli soldato Reggimento Fanteria, matricola n. 28166
Medaglia di bronzo al V.M., motivazione: «Durante la conquista di una trincea ed i continui successivi contrattacchi del nemico che voleva riprenderla, oltre a rincorare i soldati con la parola, fu ad essi di esempio con l’azione, fino al punto di sporgersi sopra la trincea stessa sprovvista di feritoie, per far fuoco e respingere un attacco avversario, nel quale venne ferito. – Selz, 6 luglio 1916».
.
Giuseppe Rossini nato il 21 novembre 1898, capitano Reggimento Fanteria
Medaglia di bronzo al V.M., motivazione: «Assunse il comando di un battaglione durante il combattimento, ed esponendosi con mirabile sprezzo del pericolo, seppe coordinare così bene gli sforzi dei reparti dipendenti, da giungere alla conquista delle trincee nemiche e da mantenerne il possesso, nonostante i violenti contrattacchi dell’avversario. – Casera Zebio, 6 luglio 1916».
.
Nicola Bordoni sottotenente complemento 1049a Compagnia mitragliatrici
Decorato di Croce di guerra, motivazione: «Sotto intenso fuoco di artiglieria nemica che produceva perdite continue, perseverava nel suo tiro efficace, finché le sue due armi furono rese inservibili dai proiettili nemici. – Castagnevizza, 4 settembre 1917».
.
.
1 Archivio di Stato di Frosinone, Distretto Militare di Frosinone, fogli matricolari, inv. 73.
2 Le insegne stradali odierne poste nell’omonima via riportano semplicemente il nome puntato e il cognome del caduto: «Via F. Di Fonzo». Ritenendole poco significative il Cdsc-Onlus si era anche offerto di provvedere a farne realizzare di nuove, più complete, in sostituzione di quelle esistenti.
(456 Visualizzazioni)