Internati Militari Italiani. L’IMI Ernesto Giovanni Rozzi

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Studi Cassinati, anno 2017, n. 1
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Continua la campagna di sensibilizzazione del Cdsc-Onlus per la concessione della Medaglia d’onore agli ex-Imi con il nostro presidente onorario Giovanni Petrucci che ne ha informato la famiglia Rozzi di S. Elia Fiumerapido.

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Ernesto Giovanni Rozzi era nato a Pietramelara il 12 luglio 1924 da Tommaso e Liberina Cangiano. Nella cittadina casertana (che, però, dal 1927 al 1945 è stata aggregata alla provincia di Napoli dopo la soppressione di Terra di Lavoro) fin dalla tenera età svolse vari mestieri, anche presso lo stabilimento Ferrarelle di Riardo, ma, in particolare, quello di mugnaio con specializzazione di scalpellino delle pietre da macina. Diciannovenne fu chiamato ad assolvere gli obblighi di leva della classe 1924. Il 3 marzo 1943 fu chiamato alle armi, arruolato come soldato e il 27 agosto 1943 fu inviato a prestare servizio presso la Caserma «Camuzzini» di Verona. Nemmeno una ventina di giorni dopo fu annunciato l’Armistizio. Sbandatosi in seguito agli eventi bellici, il 9 settembre fu catturato e dai tedeschi. Fatto prigioniero, fu inviato nel Campo di concentramento IX/C a Querfurt in Sassonia e poi, il primo gennaio 1944, fu trasferito nel Campo di lavoro di Mucheln, nel nord della Germania, dove rimase fino al 30 luglio 1945 quando fu liberato e rimpatriato. Tornò nel suo paese d’origine finché nel 1954 si trasferì a Sant’Elia Fiumerapido per lavorare inizialmente come mugnaio e poi come elettricista presso la Ditta Picano-Pirolli. Nella cittadina santeliana conobbe Angela Macari, che sposò nel 1955 presso la Chiesa di S. Maria La Nova, e vi risiedette fino alla sua scomparsa avvenuta il 21 gennaio 2014.

Su istanza della famiglia, a Ernesto Giovanni Rozzi è stato riconosciuto il diritto alla concessione della Medaglia d’onore per i suoi due anni di internamento e di lavoro coatto. La Medaglia è stata ritirata il 2 giugno 2016 nel corso della cerimonia tenutasi a Frosinone nel Palazzo della Prefettura in occasione del 70° anniversario del Referendum istituzionale, consegnata ai familiari dal prefetto dott.ssa Emilia Zarrilli.

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