Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti”

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Di Emilio Pistilli, Cassino. 2005.

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PRESENTAZIONE
Dieci anni sono un tempo sufficiente per fare il primo bilancio di una realtà, 2005-01-corteo-storicoquella del Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti”, che, iniziata come un motivo musicale canterellato, è finito per essere una grande sintonia dove il numero degli strumenti coinvolti è direttamente proporzionale alla qualità e alla godibilità estetica del gran concerto.
Il Corteo, uno dei tanti sogni divenuti realtà quando gli uomini sono animati da fede e magnanimità. Un sogno possibile perché uomini e donne ricchi di fantasia e generosità hanno osato sfidare una certa apatia e sfiducia legata alla brusca interruzione delle tradizioni popolari segnata dal tragico bombardamento del 1944. Una realtà oggi affermata perché quei pionieri dieci anni fa erano animati da fede, coraggio, voglia di fare e di stare insieme. Il Corteo Storico, più che un evento spettacolare, più che una rievocazione storica, più che un riscoprire le nostre radici, è oggi tutto questo ma, soprattutto, una scuola di comunione e di rispetto civile. Tutte le potenzialità di creatività, di genio, di competenze sartoriali, tecniche, musicali, coreografiche, sportive e storiche sono al servizio di una educazione costante alla collaborazione, alla corresponsabilità, dove ognuno per la sua parte si sente responsabile del tutto. È questo il valore che più mi piace sottolineare a dieci anni di una esperienza meravigliosa, sorta nel nome di Benedetto, il nostro maestro di convivenza e rispetto civili che nella sua Regola chiamava: comunione e amore per i fratelli.
Nel XL anniversario della proclamazione di S. Benedetto Patrono d’Europa non potevamo offrire a questo nostro Padre nella fede un frutto più bello di comunione e di rispetto reciproco. Sin dal suo nascere ho seguito con interesse e passione questo episodio della nostra storia cittadina e diocesana vedendo come si andava delineando un riscoperto desiderio di realizzare delle cose insieme. Ricordo gli sforzi e la generosa disponibilità dei primi anni, gli studi sull’epoca dell’Abate Ayglerio, il disegno dei primi modelli, la scelta di stoffe pregiate, lo studio della scenografia e il delicato incastro della coreografia. non posso qui dimenticare di ringraziare davvero tutti, dai primi fondatori del Corteo ai quali va il mio ricordo grato e commosso per la gratuità del loro servizio e per la passione dedicata a far nascere una manifestazione tra le più belle della nostra storia recente. E poi su, fino ai nostri giorni, ringrazio la Fondazione S. Benedetto che oggi costituisce l’anima e il motore di questo evento con la direzione e il Consiglio di Amministrazione del Corteo; ringrazio poi ancora tutti: le sarte, gli architetti, i coreografi, i musicologi, gli storici, i falegnami, gli espositori della fiera del santo, i tecnici del suono e delle luci, i custodi degli abiti e dell’armeria. A tutti loro S. Benedetto conceda la sua potente intercessione e protezione.
L’ultima iniziativa del Corteo storico, ricca di entusiasmo è il Palio dei Castelli della Terra Sancti Benedicti. nessuno dei paesi della nostra amata diocesi, che da secoli riposano nell’alveo della abbazia di Montecassino, si senta escluso da questa gara giocosa e gioiosa perché stare insieme è bello: costruisce ponti di amicizia, accresce la stima, approfondisce la conoscenza delle persone, in ultima analisi edifica la pace. Mai come in questo periodo il mondo intero avverte l’urgenza dell’affermarsi di una cultura di pace e, non dimentichiamolo, “PAX” è la parola di accoglienza in ogni casa benedettina. Spesso pensiamo di non potere fare molto per la pace se non desiderarla in modo struggente: usciamo dalla nostra solitudine, riscopriamo il gusto di stare insieme, di vivere con gusto la vita: questo è già pace. Possano tutti i figli dì S. Benedetto dare il loro contributo convinto per una nuova storia che poggia le sue radici ben salde nel passato e guarda con coraggio e speranza al futuro.

 

† Bernardo d’Onorio
Abate Vescovo di Montecassino

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