Anche questa è Cassino. Il Teatro nazionale di burattini dei Fratelli Ferrajolo.

 

Studi Cassinati, anno 2014, n. 3
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di Valentino Mattei

foto-14È ormai da anni che nel mese di ottobre si rinnova a Cassino una tradizione dai colori e dai sapori di altri tempi. Il Teatro Nazionale dei Burattini dei Fratelli Ferrajolo sosta nella città martire da quasi 80 anni allietando le giornate di grandi e piccini. Tutti, almeno una volta, si sono soffermati a vedere qualche loro spettacolo o a gustare qualche loro prodotto dolciario fatto sul momento come croccanti, caramelle veneziane e zucchero filato.
Quella di burattinaio è un’arte antica da non confondere con quella di marionettista. La distinzione fra queste due arti è semplice ma importante. La marionetta può essere manovrata da fili o da stecche e, per capirci, la possiamo identificare nella tradizione tipica dei pupi siciliani. Il burattino  viene manovrato inserendo la mano all’interno del fantoccio che riproduce il personaggio da mettere in scena: questa è l’arte dei Fratelli Ferrajolo.
Burattinai da generazioni, ormai giunti alla quarta, la famiglia Ferrajolo è originaria di Napoli dove, sul finire dell’800, il capostipite  Pasquale Ferrajolo, attore di teatro e titolare di una piccola impresa di spettacolo, iniziò a mettere in scena le proprie rappresentazioni. Gli eccessivi costi di mantenimento della compagnia teatrale indussero Pasquale a “convertirla” in teatrino dei burattini. Fu così che continuando a proporre gli spettacoli di teatro, ma riadattandoli ai burattini, iniziò nel 1880 la sua avventura di burattinaio. Le persistenti difficoltà economiche lo indussero ad abbinare all’attività teatrale la vendita di caramelle. Questa scelta si rivelò vincente tanto che finì per rifornire numerosi bar del napoletano. Ebbe l’idea a Venezia dove, vedendo preparare le caramelle veneziane, ne “rubò” l’arte e la esportò in tutta Italia. Iniziò così il connubio fra lo spettacolo dei burattini e la vendita di dolciumi. Sposato con Rosa Sabbetta ebbe nove figli; quasi tutti inizialmente continuarono l’attività paterna fino a quando, attorno al 1920, rimasero solo Francesco e Salvatore che, nel 1934, ereditarono l’attività. La loro “avventura” proseguì senza intoppi girando le piazze di tutta Italia fino alla scoppio della II guerra mondiale. Finita la guerra, nel 1950, Francesco, che già dall’età di otto anni affiancava il padre, riprese l’attività di burattinaio, continuando a girare per l’Italia e mettendo in scena il suo primo spettacolo a Sora.
Francesco (1905-1973) ebbe sette figli fra cui Pasquale, il maggiore, Vittorio, Silvana ed Adriano, tutti dediti all’attività di burattinai.
Oggi, di questa più che secolare attività di maestri burattinai, continuano a girare l’Italia cinque differenti teatrini dei fratelli Ferrajolo e cioè quelli di Mario e Tiziana, figli di Vittorio, quello di Francesco, figlio di Pasquale, quello di Silvana e quello di Adriano che da sempre fa tappa a Cassino. Fu nel 1960 che Adriano Ferrajolo diresse il suo primo spettacolo in città, ma  già da prima della guerra con il nonno e con il padre, Cassino, era una loro tappa fissa. La permanenza in città inizialmente durava una settimana per poi prolungarsi fino ad un mese. Oggi Adriano si avvale della collaborazione dei due figli, Fabio e Simone e di Lorenzo Sabbarese.  Con molto orgoglio Adriano racconta la più che centenaria storia della sua famiglia nel mondo dello spettacolo dei burattini, vantando un repertorio di più di 100 commedie di Goldoni, Scarpetta, Viviani e altri autori nonché commedie composte da loro stessi. Per la sua lunga attività di maestro burattinaio, ed è proprio il caso di dirlo, molti sono stati i premi e i riconoscimenti ricevuti. Fra questi spiccano le cittadinanze onorarie  concesse  da Crotone, dopo 30 anni di presenza sul territorio, da Battipaglia, dopo 70 anni e da Calvanico che gli ha anche concesso le chiavi della città. Nel 2008 ha ricevuto anche l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana dal Presidente Napolitano.

 

FONTI:
Intervista ad Adriano Ferrajolo del 19 ottobre 2013.
sito internet: www.ferraiolo.it
mail autore: valentinomattei@libero.it

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