Studi Cassinati, anno 2014, n. 2
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Il settantennale
In occasione delle celebrazioni del settantennale della distruzione di Cassino, Montecassino e del Cassinate in generale, il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, oltre ad aver preso parte a numerose iniziative organizzate nel corso degli ultimi mesi su questioni inerenti il passaggio della guerra sul territorio (e di alcune di esse se ne è dato conto in vari numeri di «Studi Cassinati»), si è fatto promotore, direttamente, della richiesta di concessione alla «città martire» della Medaglia d’Oro al Merito Civile e dell’allestimento della mostra «Cassino 1944-1954».
In merito alla questione della proposta di concessione della massima onorificenza civile, con soddisfazione va registrato che nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Cassino del 5 giugno 2014, dopo l’illustrazione svolta dal presidente del Comitato per il settantesimo nonché consigliere comunale, dott. Danilo Salvucci, della richiesta avanzata dal Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus che richiamava un’analoga istanza presentata dieci anni or sono dall’allora presidente del CDSC-Onlus Emilio Pistilli, l’assise cittadina della «città martire» ha deliberato all’unanimità che Cassino sia insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile. Il sindaco di Cassino, avv. Giuseppe Golini Petrarcone, apparso molto sensibile su tale tema, ha assicurato una speciale attenzione e un fattivo interessamento dell’Amministrazione che guida e suo personale, nel seguire l’iter presso le autorità competenti (prefettura, ministero dell’Interno), nonché sollecitarle e sensibilizzarle.
Proprio per documentare e avvalorare la richiesta di concessione della Medaglia d’Oro al Merito Civile il CDSC-Onlus ha inteso allestire una mostra di immagini e filmati incentrata su aspetti di vita sociale e denominata «Cassino 1944-1954. Le prime fasi della ricostruzione attraverso la stampa nazionale e internazionale e le fotografie d’epoca», di cui l’articolo a firma di Emilio Pistilli offre un ampio resoconto. I ventitré pannelli esposti, di cui diciassette di riviste italiane e straniere e i sei tematici, e i filmati a ciclo continuo proiettati, utilizzando il linguaggio diretto dell’immagine hanno offerto ai visitatori la possibilità di rendersi conto immediatamente della difficile e drammatica situazione che quelle popolazioni dovettero affrontare e superare nel primo decennio della ricostruzione affinché dalla «Cassino città morta», dalla Cassino «città sacrificata» e dalla Cassino «città martire» si potesse giungere finalmente ad affermare che «la vita ha vinto a Cassino» e che da quel mare di macerie lasciate dalla guerra rinascesse la città assieme a tutti i centri del territorio uniti in quel tragico destino. La mostra, nella quale sono stati esposti materiali provenienti dalle collezioni private di Alberto Mangiante, in gran parte, e di Giandomenico Fargnoli cui va il sincero ringraziamento di tutto il CDSC-Onlus per aver voluto mettere a disposizione tale pregevole e rara documentazione, è stata molto apprezzata e ha avuto un ampio successo di pubblico. Lo dimostrano le oltre seicento firme apposte nel «Registro delle presenze», ma i visitatori sono stati quasi il doppio compresi polacchi, neozelandesi, inglesi, americani ecc., lo dimostrano le seicento copie del Catalogo della mostra stampate e andate esaurite.
Una delle manifestazioni organizzate per celebrare il settantesimo, tenutasi il 17 maggio 2014, ha riguardato l’intitolazione a Wladislaw Anders dello slargo antistante il Museo Historiale dove è stato collocato un monumento dedicato al leggendario generale polacco dono alla città di Cassino da parte dei veterani polacchi negli Usa della «Polish Army Veterans Association of America». Nei momenti che hanno proceduto lo svolgimento della toccante cerimonia si intendeva consegnare qualche copia del numero scorso di «Studi Cassinati», appena pervenuto, a personalità polacche presenti alla manifestazione in quanto il bollettino riportava alcuni articoli riguardanti, appunto, la Polonia. Interpellata, la cortesissima direttrice dell’Historiale, Jolanta Grunert, ha permesso, con una semplicità disarmante, che si giungesse alla consegna del bollettino alla signora Anna Maria Anders, figlia del generale Wladislaw, nonché all’ambasciatore polacco in Italia, Wojciech Ponikiewski, con ambedue che hanno manifestato il loro sincero apprezzamento per la copia appena ricevuta. Anna Maria Anders, gentilissima e amabile signora, splendida figura dal volto radioso, dallo sguardo luminoso, dal sorriso raggiante, ha dimostrato una illimitata disponibilità nei confronti delle numerose richieste avanzate dai tanti partecipanti alla manifestazione: foto singole o di gruppo, selfie, autografi apposti su semplici fogli di carta, su quaderni, su libri e libretti, su bandiere e foulard tricolori e persino sulla copia di una tesi di laurea incentrata sulle battaglie di Cassino, come ha fatto Valentino Mattei.
Gaetano de Angelis-Curtis
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