Studi Cassinati, anno 2011, n. 4
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Grande successo e notevole affluenza di pubblico ha riscosso il Convegno “Uomini e storie dell’Unità d’Italia a San Pietro Infine”, tenutosi l’8 ottobre scorso, organizzato dall’Associazione Culturale “Ad Flexum”. Molti gli studiosi di storia Patria presenti in sala.
Dopo l’introduzione di Gaetano De Angelis Curtis, Presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, e il saluto del Presidente dell’Associazione “Ad Flexum”, Maurizio Zambardi, hanno preso la parola il Sindaco di San Pietro Infine, Giuseppe Vecchiarino, che ha profuso parole di elogio per l’interessante evento, e l’Assessore Comunale Paola Faccenda, che ha ringraziato l’Associazione per aver dato la possibilità di conoscere meglio, e in maniera approfondita, due significativi personaggi sampietresi come Antonio Alfieri d’Evandro ed Ercole Raimondi.
Di particolare interesse le relazioni che si sono susseguite. Gaetano De Angelis Curtis, che tra l’altro ha svolto il duplice ruolo di moderatore e relatore al Convegno, si è soffermato, dopo una panoramica storica sugli eventi preunitari, sulla spedizione dei Mille, ripercorrendo tutte le principali tappe dei garibaldini, da Quarto a Teano, o meglio, fino a Taverna Catena, presso l’attuale Vairano Scalo, dove si ebbe il celebre incontro con Vittorio Emanuele II.
Giovanni Pagano ha parlato dell’avvocato Ercole Raimondi e delle sue prime attività cospirative a San Pietro Infine e nel territorio compreso tra le attuali province di Caserta, Frosinone e Isernia. Aldo Zito ha invece parlato della formazione e dell’operato dei Cacciatori del Vesuvio, il cui primo nucleo si formò a San Pietro Infine proprio ad opera di Ercole Raimondi.
La relazione di Maurizio Zambardi era incentrata sulle osservazioni fatte dal sindaco Ercole Raimondi alla Commissione d’inchiesta sul brigantaggio, meglio nota come “Commissione Massari”, dal nome del deputato che lesse la relazione al neonato parlamento italiano.
Per completare la trattazione della figura di Ercole Raimondi la parola è passata a Tiziano De Iulianis, pronipote del Raimondi, che ha fatto un’interessante ricostruzione genealogica della famiglia Raimondi e una serie di aneddoti che si sono tramandati nella sua famiglia.
Ha preso poi la parola Giuseppe Morgillo, che ha trattato di Antonio Alfieri d’Evandro, altro importante personaggio sampietrese del Risorgimento italiano. L’avvocato d’Evandro operò sostanzialmente nel Vallo di Diano nel Salernitano, dove ricoprí la carica di segretario del governo provvisorio, con a Capo Garibaldi e Matina. Fu poi eletto, nel Collegio di Capaccio, al primo Parlamento italiano, dove rimase in carica fino al febbraio del 1865, anno della sua prematura morte.
Antonio Zito ha concluso la serie degli interventi parlando dei vari discorsi fatti dal d’Evandro alla Camera. Discorsi che, raggruppati per argomenti, hanno permesso di apprezzare l’acutezza, la lungimiranza e il notevole spessore culturale di Alfieri D’Evandro.
Tutte le relazioni hanno messo in evidenza l’operato di questi due importanti personaggi del Risorgimento italiano sottolineando l’importante compito di tramandare i loro ricordi e il loro impegno per la realizzazione dell’Italia, non solo ai sampietresi ma anche a tutta la Nazione. Ed è per questo che l’Associazione “Ad Flexum” ha dato la possibilità di prenotare, durante il Convegno, la stampa di due volumi inerenti i due personaggi ed anche gli Atti del Convegno. I tre volumi – in stampa i primi due e in preparazione quello degli Atti – saranno presentati al pubblico nel corso delle festività natalizie.
Dopo il convegno, davanti alla sede municipale, il sindaco Vecchiarino ha scoperto una lapide commemorativa dedicata ad Ercole Raimondi e ai Cacciatori del Vesuvio, mentre Monsignor Lucio Marandola ha impartito la solenne benedizione.
Dopo l’introduzione di Gaetano De Angelis Curtis, Presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, e il saluto del Presidente dell’Associazione “Ad Flexum”, Maurizio Zambardi, hanno preso la parola il Sindaco di San Pietro Infine, Giuseppe Vecchiarino, che ha profuso parole di elogio per l’interessante evento, e l’Assessore Comunale Paola Faccenda, che ha ringraziato l’Associazione per aver dato la possibilità di conoscere meglio, e in maniera approfondita, due significativi personaggi sampietresi come Antonio Alfieri d’Evandro ed Ercole Raimondi.
Di particolare interesse le relazioni che si sono susseguite. Gaetano De Angelis Curtis, che tra l’altro ha svolto il duplice ruolo di moderatore e relatore al Convegno, si è soffermato, dopo una panoramica storica sugli eventi preunitari, sulla spedizione dei Mille, ripercorrendo tutte le principali tappe dei garibaldini, da Quarto a Teano, o meglio, fino a Taverna Catena, presso l’attuale Vairano Scalo, dove si ebbe il celebre incontro con Vittorio Emanuele II.
Giovanni Pagano ha parlato dell’avvocato Ercole Raimondi e delle sue prime attività cospirative a San Pietro Infine e nel territorio compreso tra le attuali province di Caserta, Frosinone e Isernia. Aldo Zito ha invece parlato della formazione e dell’operato dei Cacciatori del Vesuvio, il cui primo nucleo si formò a San Pietro Infine proprio ad opera di Ercole Raimondi.
La relazione di Maurizio Zambardi era incentrata sulle osservazioni fatte dal sindaco Ercole Raimondi alla Commissione d’inchiesta sul brigantaggio, meglio nota come “Commissione Massari”, dal nome del deputato che lesse la relazione al neonato parlamento italiano.
Per completare la trattazione della figura di Ercole Raimondi la parola è passata a Tiziano De Iulianis, pronipote del Raimondi, che ha fatto un’interessante ricostruzione genealogica della famiglia Raimondi e una serie di aneddoti che si sono tramandati nella sua famiglia.
Ha preso poi la parola Giuseppe Morgillo, che ha trattato di Antonio Alfieri d’Evandro, altro importante personaggio sampietrese del Risorgimento italiano. L’avvocato d’Evandro operò sostanzialmente nel Vallo di Diano nel Salernitano, dove ricoprí la carica di segretario del governo provvisorio, con a Capo Garibaldi e Matina. Fu poi eletto, nel Collegio di Capaccio, al primo Parlamento italiano, dove rimase in carica fino al febbraio del 1865, anno della sua prematura morte.
Antonio Zito ha concluso la serie degli interventi parlando dei vari discorsi fatti dal d’Evandro alla Camera. Discorsi che, raggruppati per argomenti, hanno permesso di apprezzare l’acutezza, la lungimiranza e il notevole spessore culturale di Alfieri D’Evandro.
Tutte le relazioni hanno messo in evidenza l’operato di questi due importanti personaggi del Risorgimento italiano sottolineando l’importante compito di tramandare i loro ricordi e il loro impegno per la realizzazione dell’Italia, non solo ai sampietresi ma anche a tutta la Nazione. Ed è per questo che l’Associazione “Ad Flexum” ha dato la possibilità di prenotare, durante il Convegno, la stampa di due volumi inerenti i due personaggi ed anche gli Atti del Convegno. I tre volumi – in stampa i primi due e in preparazione quello degli Atti – saranno presentati al pubblico nel corso delle festività natalizie.
Dopo il convegno, davanti alla sede municipale, il sindaco Vecchiarino ha scoperto una lapide commemorativa dedicata ad Ercole Raimondi e ai Cacciatori del Vesuvio, mentre Monsignor Lucio Marandola ha impartito la solenne benedizione.
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