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Questi manoscritti, come risulta da un documento, custodito gelosamente dal parroco Don Mario Delle Fave – a cui va il mio ringraziamento per la immediata disponibilità ad accettare la mia, talvolta, assillante richiesta di visionare le ”carte” dell’Archivio Parrocchiale della Chiesa Madre, Santa Maria della Minerva – vengono pubblicati e portati a conoscenza dei cittadini per ripercorrere i luoghi dove sono vissuti i nostri avi e, allo stesso tempo, per spronarci a fare tesoro del passato per meglio vivere il presente.
La Confraternita del SS. Corpo di Cristo e del SS. Rosario è stata fondata il 14 luglio 1779 e, con la stessa data, è stato emesso Regio Assenso sulla fondazione.
La Confraternita, approvata dalla Deputazione ai Regolamenti il 28 agosto 1781, era amministrata da un Priore e da due assistenti che venivano eletti annualmente il 1° gennaio ed adempiva al suo scopo, come risulta dalle iscrizioni sul Gran Libro, dai fitti di fondi rustici ed urbani, da censi e da ospitali.
La rendita, come risulta nel bilancio dell’anno 1878, era di £. 616,56 per l’ordinaria amministrazione e di £. 638,68 per la straordinaria.
Il Pio Sodalizio fu aggregato all’ Arciconfraternita del SS. Sacramento di Roma, giusta la lettera testimoniale in pergamena data in Santa Maria della Minerva il 6 dicembre 1575, e fu parimenti aggregato al SS. Sacramento di Roma, giusta l’altra lettera testimoniale del 15 gennaio 1776.
La Confraternita, allora, era stata fondata con lo scopo di suscitare aggregazione, esercitare opere di pietà cristiana e carità, incrementare il culto per rispondere ai bisogni ed istanze del tempo, nella vita sociale ed ecclesiale; per far fronte a situazioni di emergenza e a carenze da parte dello Stato e della società civile.
Infatti, la Confraternita era una associazione spontanea di persone, per lo più laiche, che si univano per condurre la loro vita religiosa. Sebbene fosse fondata per preparare all’esistenza ultraterrena, fu coinvolta nelle attività sociali, politiche e culturali della comunità svolgendo un ruolo di estrema importanza, spesso sottovalutata: organizzava infatti scuole, gestiva ospedali ed orfanotrofi, dava asilo ed assistenza ai poveri, agli ammalati, agli orfani, ai carcerati ed ai moribondi.
Essa certamente si richiamava ad un forte sentimento di fratellanza e si diffuse soprattutto per il carattere sociale.
La Confraternita aveva anche un’altra funzione sociale: occuparsi della sepoltura dei morti. Oggi, questa puó sembrare cosa di poco conto, essendo uso comune essere assistiti dalle strutture pubbliche e private nell’adempimento di questo pietoso ufficio, ma queste organizzazioni sono nate solo in tempi recenti.
Inoltre, ogni volta che si verificava un’epidemia, il problema diventava di notevole importanza.
Nei piccoli centri le Confraternite erano spesso intitolate al SS. Corpo di Cristo e al SS. Rosario.
Gli appartenenti alla Confraternita dovevano obbedienza ad uno statuto che ne determinava la vita associativa.
Ci si augura che gli abitanti di Castelnuovo Parano possano trovare quell’entusiasmo dei loro antenati per far rinascere la nuova Confraternita del SS. Corpo di Cristo e del SS. Rosario, visto che la precedente è stata estinta pochissimi anni orsono: il 22 marzo 2006, come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 68.
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