EDITORIALE – La nostra territorialità

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Studi Cassinati, anno 2011, n. 1
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Nel precedente numero di Studi Cassinati, vista la crescita dell’area territoriale di nostro interesse, che ormai comprende, oltre il Lazio meridionale, anche il Molise e il nord della Campania – praticamente l’antica “alta Terra di Lavoro” – prospettai la possibilità di modificare la definizione “Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale”. In una riunione del Direttivo CDSC se ne discusse ampiamente con vari suggerimenti diversificati. Successivamente volemmo ascoltare anche il parere dei Soci raggiungibili via e-mail prospettando le tre seguenti possibilità:
– lasciare: “Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale”
– modificare in: “Bollettino trimestrale di studi storici dell’Alta Terra di Lavoro”
– eliminare l’indicazione geografica lasciando: “Bollettino trimestrale di studi storici”.
Le risposte che abbiamo ricevuto, tralasciando qualche rara diversa indicazione, si equivalgono perfettamente come numero.
A questo punto – premesso che la questione non è di molta importanza – non ce la sentiamo di operare una scelta e lasciamo le cose come stanno, consci che così è pur sempre una scelta; tuttavia rivolgiamo lo stesso quesito ai nostri lettori sperando che vogliano aderire al sondaggio con i mezzi di comunicazione che preferiscono. Preghiamo, però, coloro che già hanno risposto, di astenersi dal ripetere il loro parere.
Ciò non esclude che si possa argomentare sulla questione della territorialità con articoli che aprano un dibattito storico, considerando che una volta eravamo nell’alta Terra di Lavoro ed ora siamo – almeno con la nostra Redazione cassinate – nel Lazio meridionale (ma mai Ciociaria).
A proposito di Ciociaria, è sempre aperto il dibattito sui confini di tale entità territoriale e culturale, verso la quale abbiamo il massimo rispetto; già nel passato ne abbiamo trattato su queste pagine. Non sarebbe male discutere delle storiche regioni di questo lembo d’Italia, ricordando quelle aree che, a partire dalla fine del medioevo, hanno sempre avuto una netta identificazione politica e geografica, come Terra di Lavoro, Terra di San Benedetto, Aurunci/Ausoni, Campagna e Marittima, ora inglobate – in maniera artificiosa, bisogna dirlo – tra il Lazio meridionale, la Campania ed il Molise.

e. p.

 

 

 

 

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