Montecassino piange la scomparsa di d. Luigi De Sario

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Studi Cassinati, anno 2011, n. 1
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S. Luigi De Sario in una foto del 2007. - Foto di Adriana Letta
S. Luigi De Sario in una foto del 2007. – Foto di Adriana Letta

Don Luigi De Sario, l’ultimo testimone dell’abbazia benedettina prebellica, si è spento all’età di 98 anni. L’illustre monaco, al secolo Benedetto, nato a Terlizzi il 22 febbraio 1913, è venuto a mancare lo scorso 4 febbraio. Ha legato il suo nome alla storia di Montecassino per aver dato un contributo determinante, insieme all’abate Ildefonso Rea e al monaco ingegnere Angelo Pantoni, alla ricostruzione del monastero, distrutto completamento dai bombardamenti alleati il 15 febbraio 1944. Ben presto, dopo gli eventi bellici, acquisì grande esperienza e competenza nel disbrigo delle pratiche per la ricostruzione, non solo della sua abbazia, ma anche di gran parte delle chiese e degli edifici della diocesi.
Ma don Luigi ha acquisito enormi meriti anche nel campo della musica sacra, essendo stato apprezzatissimo organista, musicista e compositore di musica per organo. Per molti decenni le mura della basilica cassinese hanno risuonato delle magiche note ricavate dapprima dal prestigioso organo costruito da Cesare Catarinozzi da Subiaco nel 1696 e, dopo la ricostruzione, dal nuovo organo costruito nel 1953 da Vincenzo Mascioni di Cuvio (Varese).

L’organo Catarinozzi di Montecassino nel 1930 - Foto coll. priv. della Fam. Caruso, Gaeta - Napoli.
L’organo Catarinozzi di Montecassino nel 1930 – Foto coll. priv. della Fam. Caruso, Gaeta – Napoli.

Don Luigi entrò a Montecassino all’età di 16 anni e fu ordinato sacerdote il 27 marzo 1937. Fu maestro d’organo e compositore, tra i suoi numerosissimi allievi va ricordato il maestro cassinate Pio di Meo, scomparso anch’egli di recente.
Durante la seconda guerra mondiale fu l’organista della Basilica di San Paolo a Roma ed accompagnava la trasmissione radiofonica EIAR della Messa domenicale.
Fu, tra l’altro, autore di alcuni brani d’organo della colonna sonora del film “Montecassino nel cerchio di fuoco”, diretto da Arturo Gemmiti nel 1946.
Quasi tutta la sua copiosissima produzione musicale purtroppo è andata persa.
L’8 marzo 2008 il Comune di Terlizzi, sua città natale, volle insignirlo della medaglia d’oro per alti meriti culturali.

 

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