San Pietro Infine Cento anni fa l’Unione Contadini di Mutuo Soccorso

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Studi Cassinati, anno 2009, n. 2
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di Maurizio Zambardi

Sono trascorsi esattamente 100 anni da quando nel 1909 fu fondata a San Pietro Infine l’Unione Contadini di Mutuo Soccorso.
Già nel 1883 nel paese risultava costituita una Società Operaia, ed è sicuramente sulla falsariga di questa che nacque poi quella Contadina del 1909.
Lo scopo era quello di affermare il principio che gli operai, e i contadini in particolare, potevano elevare le proprie condizioni morali e materiali con le loro stesse forze, unite in un vincolo di solidarietà reciproca.
I primi cenni in Italia di associazioni di cittadini si possono trovare nello Statuto Albertino, che ne favorí la costituzione, ancor prima del conseguimento dell’Unità d’Italia. Sul modello di queste associazioni nacquero le Società Operaie di Mutuo Soccorso, le quali fecero propri gli scopi e i principi delle prime, sviluppando un’azione intensa e martellante per giungere al proprio riconoscimento e dare, quindi, certezza giuridica ai loro atti.
L’obiettivo del sodalizio sampietrese era quello di andare incontro alle esigenze delle famiglie piú bisognose. L’Unione Contadini, anche nota come “Società Operaia”, nel tempo ebbe molti tesserati, tanto da divenire una vera e propria forza del paese. L’unione di tutti i contadini permise, infatti, di far fronte alle varie esigenze dei meno abbienti e tra i vari compiti degli associati spiccava quello di soccorrere i soci ammalati, o anche i familiari, comprando loro i medicinali o assistendoli nelle cure. Inoltre, alla morte di un socio la Società pagava tutte le spese dei funerali e se ad una famiglia moriva un animale domestico quale un cavallo, un asino, una mucca o un maiale era sempre la Società che provvedeva a risarcire allo sfortunato socio il danno subito o procurando un altro animale o dandogli un aiuto economico. Venivano regolati anche i turni di lavoro delle giornate lavorative nei campi, cosí da permettere a tutti di lavorare in eguale maniera.
La Società rimase in vita fino al 1926 quando, in epoca fascista, a causa di contrasti sia interni all’Associazione che con alcuni signorotti locali, fu sciolta definitivamente.
L’edificio dove aveva sede l’Unione contadini si trova ancora in Piazza San Nicola sul Vecchio Centro, ed è uno dei pochi fabbricati scampati alla distruzione bellica. Attualmente è composto da tre livelli, ma in origine, quando ancora esisteva la Società Contadina, era formata da due soli piani. La costruzione dell’edificio, iniziata certamente dopo il terremoto di Avezzano del 1915 su parte dei ruderi della chiesa di San Nicola, fu possibile grazie alle giornate di lavoro gratuito offerte dai soci della stessa Società.
Un’iscrizione che sfida il tempo è ancora visibile sul prospetto sud dell’edificio che affaccia sulla piazza. Posto proprio al di sotto di una piccola cornice aggettante, in corrispondenza del solaio del secondo livello, si legge “Unione Contadini M. S. Fondata 1909”. La scritta, composta da un unico rigo incavato nel cemento, è messa in risalto da due mani contrapposte, rappresentate con pugno chiuse e indice puntato, situate alle due estremità.
Oggi nello stesso stabile, al piano terra, vi è la sede dell’Associazione Culturale “Ad Flexum”, dedicata all’Insegnante Gaetano Pagano.

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