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Studi Cassinati, anno 2008, n. 4
Questa volta al parroco d. Remo è andata proprio bene. Nel mese di settembre di quest’anno portò alla Sovrintendenza alle Belle Arti di Roma alcune tele da restaurare, che adornano gli altari della Chiesa di S. Maria la Nova in Sant’Elia Fiumerapido.
Con l’occasione pensò di unire ad esse anche una tavola in parte scollata, consunta dai tarli e abbandonata da molti anni nei locali superiori della sagrestia. Stava in un angolo sotto polvere e calcinacci. In essa era dipinta la figura di S. Elia Profeta: il mantello bianco e una lunga fiaccola nella mano sinistra lo facevano chiaramente riconoscere.
Se non che la dott.ssa Laura Ferretti, della Soprintendenza alle Belle Arti di Roma ha scoperto che sotto la vecchia crosta dell’immagine del Santo è una splendida Madonna. I lineamenti fini e delicati dell’Immagine che accosta il volto con afflato d’amore al Bambino, e questi risponde accostando la manina sul collo della madre, la raffinatezza delle linee e il giudizio della stessa Ferretti fanno pensare ad un dipinto del Quattrocento.
Gli esperti della Soprintendenza di Roma daranno sicuramente l’attribuzione più precisa al rinvenimento. Ma si troveranno i fondi per completare il restauro? Don Remo, pensaci tu!
Giovanni Petrucci
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