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Studi Cassinati, anno 2007, n. 4
di Emilio Pistilli
La costruzione del nuovo monumento ai caduti di Cassino ha segnato la fine di quello vecchio, risalente all’immediato dopoguerra e che ormai era una presenza storica della nuova città.
Fu inaugurato il 30 marzo 1947 dal Capo Provvisorio dello Stato, on. Enrico De Nicola, in visita a Cassino e Montecassino per il terzo anniversario della distruzione. In quel periodo era sindaco Gaetano Di Biasio. Il monumento era stato allestito in tutta fretta con materiali ricavati dalle macerie della città. I lavori, coordinati da Antonio Vano, dell’Ufficio Tecnico del Comune, furono eseguiti dagli operai comunali. Furono riutilizzati in larga misura i resti del vecchio monumento dell’anteguerra. I basoli furono tratti dalle rovine di via Riccardo da S. Germano, il basamento con le scritte e la colonna spezzata furono fatti dal marmista Rongione di Cassino, il quale realizzò vari altri monumenti come quello, che furono collocati nel Cassinate; uno di essi fu posto alle spalle di Montecassino in onore dei Polacchi caduti nel ’44, identico a quello di Cassino. Gli enormi proiettili furono forniti dalla Direzione Artiglieria di Cassino, così pure il cannone e il carrarmato e il mortaio. A dire il vero un carrarmato perfettamente funzionante, proveniente dall’area urbana di Cassino, fu collocato nel sito del monumento, ma subito dopo la cerimonia di inaugurazione fu portato a Roma e in sua vece fu collocato quello attuale. Le pesanti catene furono acquistate al mercato napoletano di Resina. La grande epigrafe posta accanto alla colonna spezzata con la scritta “cassino ai suoi figli caduti per la patria” è la stessa del monumento dell’anteguerra, costruito attorno agli anni Trenta per i caduti della Grande Guerra, opera dello scultore romano T. Tamagnini.
Il materiale lapideo lavorato, che era accatastato alle spalle del monumento, apparteneva a quello dell’anteguerra ed è rimasto sempre lì in attesa di un riutilizzo; ora solo in parte è stato inserito nel nuovo monumento, mentre il resto è stato posto a basamento del cannone e del carrarmato nella loro nuova collocazione nell’aiuola di fronte al municipio.
Il monumento subì delle modifiche nel 1949, quando, il 2 aprile, il Presidente Luigi Einaudi consegnò la medaglia d’oro al valor militare alla città: in tale occasione fu apposta la lapide con la splendida motivazione.
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