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Studi Cassinati, anno 2008, n. 1
di Giovanni D’Orefice
Il Comitato Celebrativo della Battaglia di Montecassino, istituito con D. M. nel 2001, in un struttura messa a disposizione dal Comune di Cassino, ha realizzato un museo polimediale denominato Historiale, che vuole essere luogo di memoria e di monito della tragica storia del 1943-1944 per tutti i comuni che furono coinvolti nel fronte di combattimento della famigerata “Linea Gustav”.
L’Historiale
Il progetto Museo Historiale è stato opera dell’Officina Ramabldi , ed è stato possibile grazie all’impegno lungimirante di una parte dei fondi messi a disposizione dal Ministero dei Beni e dell’Attività Culturali per le celebrazioni del Sessantennale della Battaglia nel 2004; poi, con un successivo finanziamento è stato possibile procedere al completamento della struttura e alla progettazione del Gran Percorso della Memoria.
Attualmente è in fase di costituzione una Fondazione mista pubblico-privato finalizzata alla gestione e soprattutto al potenziamento delle possibilità di sviluppo della iniziativa ai fini turistico -culturali del territorio; alla Fondazione è prevista, in quanto Ente promotore e finanziatore, la partecipazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, di tutti i comuni membri del comitato, degli enti locali, delle associazioni culturali che si riconoscono nelle sue finalità.
Il museo Historiale è divenuto meta continua di visita da parte delle scolaresche provenienti da ogni parte d’Italia e da numerose comitive organizzate dalle Associazioni di reduci delle diverse nazionalità combattenti (12 nazioni), particolarmente presenti sono i turisti polacchi che numerosi si recano a visitare il Cimitero dei loro caduti a Montecassino. Nel 2007 sono stati registrati circa 20.000 visitatori. Molto forte è l’interesse anche della Associazioni reduci tedeschi e inglesi che stanno già programmando un grande evento per il 2009, 65° anniversario della Battaglia di Cassino, con il coinvolgimento dei giovani di tutte le nazioni interessate per un ideale passaggio di testimonianza che vuole mantenere viva la memoria.
Nel frattempo sono state realizzate nell’area museale de l’Historiale delle mostre fotografiche permanenti, alcune delle quali realizzate in collaborazione con CDSC; sono state allestite delle sale con i reperti e gli oggetti appartenenti ai diversi eserciti combattenti; è stato realizzato un box con un plastico dell’Antica Cassino e soprattutto è stato dato vita alla costituzione di una Mediateca che, d’intesa con l’Università degli Studi di Cassino, vuole essere un centro di ricerca e di approfondimento, ma anche di conservazione e consultazione di tutta la documentazione libraria e multimediale che riguarda la storia del territorio e della seconda guerra mondiale. Sono previste, oltre alla biblioteca e l’archivio, una sala proiezione e una sala consultazione con postazioni internet. In uno dei locali annessi al museo è stata allestita la mostra biografica e fotografica del gen. Wladislaw Anders, dono dell’Ambasciata polacca in Italia in occasione dell’anniversario della nascita dell’eroe nazionale polacco che liberò Montecassino il 18 maggio del 1944, per sua espressa volontà sepolto con i suoi soldati nel cimitero polacco collocato ai piedi dell’Abbazia benedettina.
Completano i servizi un accogliente luogo di ristoro e un fornito bookshop per l’accoglienza dei visitatori che vogliono acquistare souvenir, pubblicazioni, CD e DVD relativi alla storia della guerra e del territorio.
Il Gran Percorso della Memoria
Attualmente è in fase di completamento il Gran Percorso della Memoria (un circuito che aggrega 36 Comuni del martirologio appartenenti al Comitato per le celebrazioni della Battaglia di Cassino (33 della provincia di Frosinone e 3 di quella di Caserta), tutti storicamente individuati in rapporto alle vicende della Seconda Guerra Mondiale, in un sistema di interrelazioni che danno vita ad un grande viaggio. Un viaggio nel presente che, attraverso l’evocazione degli eventi bellici, riscopre le tradizioni del passato stimolando in contemporanea la nascita di attività ed eventi di promozione legati alla specificità culturale di ogni singolo Comune. In particolare oltre Cassino con la sua Abbazia e i sacrari militari (polacco, tedesco, e quello inglese del Commonwealth), ma anche comuni collegati come Mignano Montelungo, con il suo sacrario italiano e San Pietro Infine con la costituzione del Parco della Memoria (con allestimento multimediale realizzato ancora dalla società Rambaldi), Ausonia con il suo museo demoantropologico allestito nel castello medioevale, Pontecorvo con il museo della guerra di Monte Leuci, costituiscono solo alcuni dei richiami di eccellenza di un turismo storico- culturale.
Caratterizza il percorso un logo che trasmette un messaggio immediato che viene continuamente ripetuto e che indica con un raffigurazione di un nodo circolare il nodo della commozione, del ricordo, della nostalgia, della memoria.
Nei punti nodali di accesso al territorio, ovvero sbocchi autostradali o di superstrade, vengono collocati dei grandi di pannelli che avvertono che si sta entrando nel terra del Gran Percorso della Memoria e riportano l’elenco di tutti i comuni coinvolti.
Lungo le strade di maggiore percorrenza vengono installati 100 segnali stradali tondi sostenuti da un griglia in ferro volutamente grezzo, che ricordano a tutti gli occasionali viaggiatori che stanno percorrendo un territorio che ha una sua identità storica. All’ingresso principale di ogni paese è collocato un totem geo-informativo, alto due metri, stampato su una trama di intonaco e mattoni, con l’elenco di tutte le notizie relative alle emergenze storiche, artistiche, monumentali, naturalistiche che caratterizzano quella località. I segnali, realizzati su lamiera che presenta una silhouette personalizzata, richiamano dal punto di vista emozionale il senso della tragedia vissuta dalle popolazioni, con le perdite dei propri cari, delle abitazioni, delle distruzioni, subite durante il conflitto.
Infine è stata attivata anche la comunicazione con sms sui cellulari con il sistema Bluetooth che presenta la scheda dei paesi e dei luoghi meritevoli di visita e tutte le notizie di maggiore interesse che caratterizzano la storia del territorio, strumento che potrà avere sviluppi notevoli con l’aggiornamento continuo e con la possibilità di essere interattivo tra gli utenti. Infine in ogni comune è stata collocata, nei parchi o nei luoghi di maggior evidenza, una grande struttura artistica progettata dall’Officina Rambaldi di 8 metri di lunghezza per circa m. 2 di altezza denominata “Fogli della Memoria” che racconta con immagini e con testi, la storia di quel paese, e collega idealmente attraverso un “Dizionario della memoria” tutti i comuni tra loro.
Un racconto che parte dalla storia del paese, ma che attraverso una serie di messaggi che sono raggruppati sotto le seguenti voci: Eventi e guerra, Guerra e territorio, Scenario, Tattica e strategia, narra la storia della seconda guerra mondiale e di tutti gli accadimenti e personaggi ad essa collegati.
Una frattura evidente nel “foglio” riporta le date ’43/44 e vuole rappresentare visivamente il momento del dramma in cui la memoria si interrompe con la perdita di identità e di riferimenti.
Poi il tempo riprende a pulsare e a costruire le sue trame e la memoria su progetto di ricostruzione e di rinascita. Questo messaggio è stato artisticamente disegnato dal maestro Carlo Rambaldi con la realizzazione di una scultura in legno di una bicicletta che prima presenta una ruota sgangherata e sconnessa, poi attraverso il legame rappresentato dal profilo di una vanga (ovvero il lavoro dell’uomo) la ruota riparata rappresenta la rinascita e la ricostruzione. Ogni pannello realizzato su legno riporta una serie di link che rimandano ad altri paesi in cui si possono ritrovare gli approfondimenti o gli sviluppi del quello stesso argomento, insomma quasi un invito a proseguire quel viaggio ideale che il narratore ha voluto proporre come filo conduttore del racconto.
Completa graficamente tutto il progetto la redazione di una mappa del territorio, realizzata dall’Università degli Studi di Napoli, che riporta da un lato la sintesi degli eventi bellici evidenziando tutti i luoghi di maggiore interesse storico e strategico e dall’altro il percorso museale e artistico che arricchisce l’offerta culturale del territorio.
Nelle foto i segnali del Gran Percorso della Memoria.
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