Aquino: Giornata di Studio su “Spigolature Aquinati”

 

Studi Cassinati, anno 2007, n. 2

di Giovanni D’Orefice

La città di Aquino è entrata a pieno titolo nella IX Settimana della Cultura promossa dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali con la programmazione di una Giornata di Studio, in cui rappresentanti del mondo politico, dei Beni Archeologici, studiosi e soprattutto giovani appassionati si sono incontrati per comunicare le conoscenze conseguite in questo settore attraverso i loro studi e le loro ricerche. Il titolo del convegno è stato ripreso dal testo del compianto Antonio Giannetti, grande studioso e appassionato ricercatore del nostro territorio, pubblicato nel 1986 che si intitolava “Spigolature di varia antichità nel settore del medio Liri”, una raccolta di ricerche e di studi pubblicati su diversi periodici e riviste del tempo.
Gli interventi, seguiti al saluto del sindaco Antonino Grincia, sempre puntuale ed adeguato nei suoi interventi nelle diverse occasioni culturali, sono stati tutti di estremo interesse, tanto da tenere il nutrito e qualificato uditorio impegnato per l’intera giornata del 19 maggio 2007. La presenza del Soprintendente ai Beni Archeologici del Lazio, dott.ssa Maria Rita Sanzi di Mino, e del prof. Filippo Coarelli dell’Università degli Studi di Perugia, ha dato al convegno uno spessore e una valenza che davvero fanno ben sperare per il futuro dell’Ager Aquinas.
La Soprintendente, in particolare, ha manifestato tutto il suo gradimento per l’invito e ha voluto sottolineare tutta l’attenzione possibile della Soprintendenza per le molteplici problematiche che interessano gli studi e le emergenze archeologiche aquinati, a cominciare dal cosiddetto Arco di Marcantonio, che si intende riportare alla luce nella sua interezza, e per il totale recupero della porta Capuana, detta anche di San Lorenzo, che è rimasto sospeso e che si deve al più presto completare.
Le relazioni, tutte estremamente interessanti, sono state numerose a cominciare da Angelo Nicosia, direttore del Museo della Città di Aquino, che ha moderato l’incontro e ha voluto rendere omaggio alla memoria del suo amico e compagno di escursioni archeologiche, Antonio Giannetti; e ha letto, poi, la relazione di Pier Giorgio Monti su “L’arx di Aquinum nel contesto topografico preromano”.
Il prof. Filippo Coarelli ha parlato del “Territorio di Aquino in età repubblicana”; il dott. Fiorenzo Catalli, della Soprintendenza Archeologica di Roma, ha illustrato “La monetazione dell’antica Aquinum” portando moltissimi esempi di monete antiche che richiamano i simboli presenti (gallo in atteggiamento di combattimento con stella e sul diritto la divinità Atena ) su quella aquinate e in particolare “il gallo” che se anche in forma ed atteggiamento diverso è tuttora presente nello stemma della città.
Il prof. Giuseppe Ceraudo dell’Università degli Studi di Lecce, ha relazionato sul progetto Ager Aquinas, che ha prodotto una pubblicazione di valore inestimabile quale la documentazione aerotofotografica del territorio lungo la valle dell’antico Liris; egli ogni anno segue, con un gruppo di giovani, campagne di scavi e ricerche che stanno portando alla luce aspetti sempre più interessanti della città ancora sepolta.
Il ricercatore Piero Antonio Gianfrotta, dell’Università della Tuscia, ha presentato una relazione su “I vasetti di Caesius e Rullius ad Aquino”; mentre il dott. Giuseppe Scarrozzi, partendo da un frammento di un manico di anfora con sigillo, ritrovato occasionalmente lungo la via Latina dal sottoscritto – e conservato per circa trenta anni, poi affidato al museo di Aquino –, ha svolto una interessante la relazione su “Le anfore di M. Tuccius Galeo dalla Valle del Liris” dimostrando di fatto come, proprio seguendo le tracce dei ritrovamenti dei sigilli di Galeone, si dimostra come Aquinum fosse collegata commercialmente con tutta l’area di espansione del Mare Nostrum dal Medioriente ai porti della Gallia e della Spagna.
Nel pomeriggio i lavori del convegno sono stati ripresi con un’altra serie di interventi: Angelo Nicosia su “Le scoperte archeologiche degli anni Settanta nel territorio di Pontecorvo”; Alessandro Betori, della Soprintendenza Archeologica del Lazio, con “Le recenti acquisizioni al confine tra i territori di Casinum ed Aquinum”; Massimiliano Valenti, direttore del Museo di Artena, con la relazione su “Filippo Carettoni, Gaetano Fardelli e Antonio Giannetti, appunti sulla necropoli romana di Casinum”; Thomas Frohlich ed Eugenio Polito dell’Ist. Archeologico Germanico e dell’Università degli Studi di Cassino, hanno illustrato un promettente “Progetto di recupero di Fabrateria Nova”; Maurizio Zambardi, presidente dell’Associazione Ad Flexum di S. Pietro Infine, con “La Via latina nei pressi di ad Flexum”.
“Un convegno sicuramente superiore alla media – ha concluso il prof. Filippo Coarelli – in quanto ha dato risultati concreti ed è stato caratterizzato da notevole omogeneità qualitativa, senza trascurare momenti pratici di applicazione e di studio”.
A cura del Museo della Città di Aquino saranno pubblicati gli atti del convegno che rappresenteranno un documento di notevole interesse per studiosi e appassionati di ricerche archeologiche.
Un capitolo a parte meriterebbe la partecipazione al convegno dei giovani che hanno curato in modo scientifico una serie di poster illustrativi dei molteplici monumenti dell’Ager Aquinas; riportiamo i loro nomi: Claudio Martino, Laura Castrianni, Giovanni Murro, Ivan Ferrari, Elisa Canetri, Caterina Venditti, Sergio Ferro, Angela Di Folco, Simone Capozzella. Ed infine ancora di un giovane, Matteo Bellardi di Torino, il pregevole volume presentato a conclusione del convegno e che tratta della “Terra sigillata italica e tardoitalica del Museo di Aquino”, una pubblicazione resa possibile grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale di Aquino e che rappresenta un autentico arricchimento della collana Ager Aquinas curata dal Museo della Città.

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