Studi Cassinati, anno 2007, n. 1
di Emilio Pistilli
Il miracolo della ricostruzione di Cassino? Parliamone pure, ma corriamo il rischio di dover profanare la memoria di qualche mostro sacro di quel tempo. Del periodo di amministrazione del sindaco Gaetano Di Biasio preferisco sorvolare, rinviando il giudizio a chi è dotato di intelligenza e della capacità di saper interpretare quanto ebbe a scrivere un suo stretto collaboratore e protagonista dei congestionati anni dell’immediato dopoguerra e che ha tutto responsabilmente pubblicato sul suo libro “Il calvario di Cassino”1: parlo dell’avv. Tancredi Grossi.
Mi limito a ricordare che nel periodo dal luglio 1944 (il fronte della “Linea Gustav” si era smembrato appena un paio di mesi prima, il 18 maggio) al 28 giugno 1948 (nomina del commissario prefettizio Gaetano Napolitano), mentre avanzava velocemente la ricostruzione di Montecassino, il giorno di Natale 1945 veniva inaugurata la Cappella delle Suore Stimmatine di Cassino: in essa si celebrerà la messa domenicale per la popolazione della città; si costruiva ed inaugurava il cimitero polacco dell’Albaneta a Montecassino (16 maggio 1946), si inaugurava la nuova condotta d’acqua a Montecassino (7 agosto 1947), si ponevano le prime pietre per 7 case coloniche a Montecassino (15 febbraio 1948), si inaugurava la ricostruita chiesa di S. Antonio a Cassino (8 dicembre 1947): tutto opera del grande ricostruttore abate Ildefonso Rea. Inoltre i cittadini ricostruivano le loro case e gli imprenditori innalzavano i primi palazzi, il Genio Civile costruiva case per senzatetto; mentre accadeva tutto questo, dal Comune di Cassino usciva il criticato Piano di Ricostruzione di Giuseppe Nicolosi (approvato il 21 novembre 1946 con D.M. n. 2843) e si ricevevano visite ufficiali di ministri e capi si Stato; le scuole funzionavano in baracche o in locali di fortuna, come l’ex convento di S. Antonio, in abitazioni private e in istituti religiosi, anch’essi ricostruiti.
Va anche detto che in quel periodo si dovette procedere allo sminamento ed alla rimozione del materiale bellico, alla bonifica del suolo comunale dalle acque stagnanti ed alla lotta contro la malaria, all’assistenza alla popolazione che cominciava a ritornare numerosa2. Sulla base del nuovo Piano di ricostruzione e grazie agli effetti del finanziamento di 10 miliardi di lire assegnati all’E.RI.CAS. (Ente per la ricostruzione del Cassinate, di cui qui si tratta ampiamente nell’articolo di M. Zambardi) presero a sorgere gli edifici del nuovo tribunale, del palazzo di governo per ospitare il Genio Civile, destinato anche alla sede di una eventuale provincia di Cassino (ma poi vi si installò permanentemente il Comune), il rinato liceo ginnasio; molto più tardi anche l’ufficio postale: tutti nella stessa area. Un ruolo fondamentale, in questa fase, ebbe il Genio Civile.
In definitiva si puó concludere che nella gestione Di Biasio si cominciarono a gettare le prime basi per la successiva ricostruzione vera e propria, portata avanti, però, dal sindaco successore.
Con la nomina a sindaco del sen. Piercarlo Restagno (29 maggio 1949 – 2 luglio 1958), torinese, segretario della Democrazia Cristiana, si ebbe la fase di maggiore crescita del nucleo urbano e di sviluppo del territorio. Il suo prestigio politico convogliò capitali ed imprese (anche dalla sua Torino) su Cassino. Nel 1950 si avvia la costruzione di una strada di collegamento tra il rione Colosseo e la stazione ferroviaria, si inaugura il nuovo edificio del liceo classico e della scuola media, si pone la prima pietra del rione S. Silvestro, si inaugurano i locali del Consorzio Agrario e quelli del Banco di Napoli, viene istituito il Consorzio di Bonifica “Valle del Liri” comprendente 27 comuni con sede in Cassino (5 luglio 1950, D.P.R. 1288). Il 1951 segna anche l’inizio del rilancio artigianale ed industriale della città con la costruzione di cinque nuove fabbriche. Il nuovo ufficio postale viene inaugurato il 4 aprile 1954 dal Capo dello Stato Luigi Einaudi. Il 1955 è l’anno della fondazione della Banca Popolare del Cassinate, che accompagnerà lo sviluppo economico di Cassino e del Cassinate. Il 1 aprile 1958 è inaugurato l’ospedale civile.
A partire dagli anni Sessanta la città continuerà a crescere soprattutto grazie all’attivismo di imprenditori privati, complice l’apertura del 6° tronco dell’Autostrada del Sole il 22 settembre 1962 (inaugurato dal Presidente della Repubblica Segni e dall’abate Rea); di grandi opere pubbliche cittadine se ne videro ben poche, a parte la costruzione di svariati edifici scolastici.
Ma questo è un capitolo della storia di Cassino ancora tutto da studiare e da scrivere.
1 Ultima edizione Ciolfi Editore, Cassino 2003.
2 Si veda ancora T. Grossi, op. cit.
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