Antonio Labriola cittadino di Cassino

 

Studi Cassinati, anno 2006, n. 4

di Emilio Pistilli

Sono in molti ad ignorarlo, anche se a ricordarlo c’è una fredda lapide apposta su una parete del tribunale di Cassino in occasione del cinquantenario della morte.
Gli antenati di Labriola, a dire il vero, non erano originari di Cassino ma di un paesino in provincia di Potenza, Brienza, in cui amministravano dei possedimenti col titolo di baroni. Per varie e non fortunate vicende politico militari, legate ai moti rivoluzionari del 1799 e successivi, il ceppo dei Labriola fu sradicato dalla Basilicata. Francesco Saverio Labriola, padre del Nostro, nacque dal ramo fuggito in Sicilia. Trasferitosi a Cassino (allora si chiamava S. Germano) verso gli anni Trenta per motivi di lavoro, vi risiedette in maniera stabile facendo il “maestro di scuola” e archiviario presso il comune. Qui sposò Eloisa Francesca, figlia di Tommaso Ponari; da lei ebbe una prima figlia nel 1839, Angela Raffaella Teresa, poi, nel 1843, il nostro Antonio Maria Marziale; una terza figlia, nata nel 1848, morì all’età di cinque anni.
La famiglia abitò in via Riccardo da S. Germano, nella casa di proprietà Tari.
Nell’Archivio di Stato Civile di Caserta sono ancora conservati i certificati di nascita e di battesimo di Antonio Labriola. Vi si legge che Antonio nacque il 2 luglio 1843, alle ore nove e mezza, nella casa “di propria abitazione” da donna Francesca Ponari di anni trentatré e da don Francesco Labriola di anni trentadue, di professione “maestro di scuola”; la registrazione presso lo Stato Civile di S. Germano (allora appartenente al distretto di Sora), avvenne due giorni dopo, alle ore 14, alla presenza dell’ufficiale di Stato Civile, Sindaco Francesco Ranaldi, e dei testimoni Raffaele Casciano, di anni 27 e professione “armiere regnicolo”, e don Alfonso Ponari, di anni 47 e professione “proprietario regnicolo”, entrambi da S. Germano.
Il battesimo fu amministrato lo stesso 4 luglio nella parrocchia di S. Andrea, oggi S. Antonio.
In calce al certificato si legge l’annotazione: “Antonio Labriola ha sposato Rosalia Sprenger a’ 23 aprile 1867 in Napoli (Stella) – L’Archivario [firma illeggibile]”.
Antonio Labriola frequentò gli studi elementari e ginnasiali a Cassino, molto probabilmente nel collegio dell’abbazia di Montecassino, come ci fa intendere una cartolina, dal tenore molto familiare, nella quale il padre Francesco raccomandava alla benevolenza dell’abate il ragazzo Antonio affinché fosse seguito negli studi.
La famiglia Labriola si trasferì a Napoli il 22 ottobre 1861 per consentire al giovane di seguire gli studi; frequentò la scuola napoletana che si ispirava ad Hegel; fu discepolo di Bertrando e Silvio Spaventa, cui fu legato da stretta amicizia. Si laureò in lettere e filosofia; per esigenze di vita fu “applicato” di Pubblica Sicurezza a Napoli e giornalista. Nel 1873/74 ebbe la cattedra di Filosfia e Pedagogia all’Università di Roma, dove finalmente poté esprimere tutta la potenzialità del suo pensiero. Morì a Roma il 12 febbraio 1904.
Il cinquantenario della morte del filosofo fu celebrato solennemente a Cassino alla presenza dell’On. Saragat. Sempre nella Città Martire va ricordato il convegno di studio organizzato dall’Università di Cassino – in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II e l’Istituto Italiano per gli studi filosofici –, tenutosi nei giorni 6-7 ottobre 1993 a Cassino e a Napoli i successivi giorni 8-9, sul tema: “Antonio Labriola filosofo e politico”.
Principali opere:
– Contro il ritorno a Kant, 1862,
– Socrate, 1871
– In memoria del manifesto dei comunisti 1895
– Dilucidazioni preliminari sul materialismo storico, 1896
– Saggi sulla concezione materialistica della storia, 1896
– Discorrendo di socialismo e filosofia, 1897
– Da un secolo all’altro, 1901 (incompiuto, pubblicato postumo da Benedetto Croce)
Bibliografia di riferimento:
– L. Dal Pane, Antonio Labriola, la vita e il pensiero, Forni, Bologna 1935 (1968). (Resta a tutt’oggi la più ampia e dettagliata biografia).
– F. Sbarberi, Ordinamento politico e società nel marxismo di Antonio Labriola, F. Angeli, Milano 1986.
– B. Centi, Antonio Labriola. Dalla filosofia di Herbart al materialismo storico, Dedalo, Bari 1984.
– E. Ragionieri, Socialdemocrazia tedesca e socialisti italiani: 1875-1895, Feltrinelli, Milano 1961.
– L. Cortesi, La costituzione del Partito socialista italiano, Avanti!, Milano 1962.
– F. Turati, Socialismo e riformismo nella storia d’Italia. Scritti politici 1878-1932, Feltrinelli, Milano 1979.
– F. Livorsi, Turati. Cinquant’anni di socialismo italiano, Rizzoli, Milano 1984.
– N. Siciliani de Cumis, Scritti liberali, De Donato 1981.
– G. Berti, Per uno studio della vita e del pensiero di Antonio Labriola, Roma, 1954.
– S. Neri, Antonio Labriola educatore e pedagogista, Modena, 1968.
– D. Marchi, La pedagogia di Antonio Labriola, Firenze, 1971.
– R. Martinelli, Antonio Labriola, Roma, 1988.

 

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