Studi Cassinati, anno 2005, n. 3
Sabato 16 luglio è stata conferita la medaglia di bronzo al merito civile al Comune di Acquafondata; ad appuntarla sul gonfalone del Comune è stato il Prefetto di Frosinone dott. Aurelio Cozzani; hanno presenziato alla solenne cerimonia il Sen. Oreste Tofani, l’Abate Vescovo di Montecassino mons. Bernardo D’Onorio, il Presidente del Comitato Celebrativo “Battaglia di Montecassino” dott. Bruno Scittarelli, il vice Presidente della Provincia prof. Filippo Materiale ed altre autorità civili e militari.
Riportiamo qui uno stralcio dell’intervento del Sindaco dott. Camillo Mancone.
Per la sua posizione geografica il comune di Acquafondata si trova a ridosso della città di Cassino e dell’Abbazia di Montecassino; fu proprio questo elemento a farlo ricadere all’interno della linea Gustav tra il 1943 e 1944. Anche queste nostre terre, dunque, furono coinvolte nella ferocia dei combattimenti che per nove mesi fecero di Cassino, Montecassino e il Cassinate il teatro della più aspra e cruenta battaglia sul suolo italiano durante la II guerra mondiale.
Il sanguinoso scontro tra alleati e tedeschi sconvolse pesantemente anche i due centri montani di Casalcassinese e Acquafondata, martoriandoli pesantemente nei beni e nelle persone.
A Casalcassinese era stato allestito l’ospedale militare dei francesi nel quale venivano soccorsi molti dei feriti sul fronte di Cassino.
Poco distante dall’ospedale c’era anche il cimitero militare francese che, ancora oggi, è ricordato da una stele marmorea e dalla bandiera francese.
Molti dei soldati che ora riposano nel sacrario militare di Venafro, provengono dal cimitero militare francese di Casalcassinese.
Ad Acquafondata invece, dove ora sorge il parco Manfredi Mancone, ex vivaio della forestale, per un certo periodo trovarono riposo le salme dei polacchi caduti sulle pendici di Montecassino: quegli stessi polacchi oggi riposano nel sacrario di Montecassino, presso l’abbazia, sulle cui rovine il 18 maggio 1944 issarono la loro bandiera bianca e rossa.
Ad Acquafondata, l’altopiano che la divide da Viticuso, era disseminato, palmo a palmo, da macchine di guerra di ogni tipo: obici, mortai, cannoni, mezzi blindati, camionette militari. Fra di esse e per le strade del paese era un via vai frenetico di soldati francesi, americani ed inglesi, mentre in piazza uomini e donne del luogo servivano agli sfollati razioni di cibo.
Numerosi furono i soldati della nostra terra, del nostro comune, caduti valorosamente sui campi di battaglia; e altrettanto numerosi furono i civili che persero la vita sotto i bombardamenti che per molti mesi martoriarono l’intero territorio del comune di Acquafondata.
È per tutti loro che il comune ha avuto l’alto riconoscimento del Presidente della Repubblica con il conferimento della medaglia di bronzo al merito civile.
Sono passati oltre 60 anni, ma sono sicuro che in molti ancora oggi è vivo e doloroso il ricordo di quei giorni terribili.
E qui, a ricordare, ci sono alcuni reduci ed ex combattenti; e sono i signori Severino Di Meo; Filippo De Filippis; Antonio De Filippis; Carmine De Filippis; Giuseppe Fuoco, Orazio Carcillo; Romano Neri; Domenico Mancone; Giuseppe De Filippis.
Qualcuno ha detto che la medaglia di bronzo è poca cosa in confronto alle sofferenze patite; ma io dico che non è tanto importante la nobiltà del metallo quanto invece la nobiltà delle motivazioni che hanno fatto meritare ad Acquafondata una medaglia per il sacrificio estremo che alcuni figli di questi paesi hanno subito in nome della Patria.
La cerimonia di oggi vuole essere soprattutto un momento di profonda riflessione sui valori della pace e della convivenza tra i popoli, oggi che il mondo è ancora testimone di guerre e di atti terroristici che segnano di sangue innocente i nostri giorni.
Molto significativo appare oggi quanto disse J. F. Kennedy: “L’umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all’umanità”.
La motivazione:
Medaglia di bronzo al merito civile – Data del conferimento: 21- 2- 2005
“Piccolo comune montano, occupato dall’esercito tedesco a bloccare l’avanzata alleata, subì rastrellamenti e razzie da parte delle truppe naziste e violenti bombardamenti che provocarono numerose vittime civili e la quasi totale distruzione dell’abitato. Nobile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 1943/1944 – Acquafondata (FR)”
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