Studi Cassinati, anno 2002, n. 2
Durante i lavori per il parcheggio interrato nel piazzale della stazione ferroviaria di Cassino, piazza Garibaldi, è venuta alla luce l’imboccatura di un tunnel, perfettamente centinato in mattoni, che attraversa tutto il sottosuolo della stazione per sboccare sul versante delle Terme Varroniane. Per conformazione e dimensione è identico all’altro, parallelo, che fu ritrovato il 2 giugno 1985 e poi utilizzato per l’attuale sottopassaggio ferroviario. Della sua esistenza se ne era già data notizia, prima che si iniziasse a scavare, in un articolo del maggio 2000 (E. Pistilli, Il nodo di interscambio di Cassino, Presenza Xna). Puntualmente, come previsto, il condotto è venuto fuori. Nel detto articolo si spiegava anche l’origine di quei manufatti: «Quelle gallerie furono realizzate all’indomani della costruzione della linea ferroviaria, nella seconda metà dell’Ottocento, per consentire la bonifica dei terreni, che andavano sotto acqua ad ogni pioggia in seguito allo sbarramento operato dalla massicciata ferroviaria». Il passato ritorna sempre. Il problema è saper mettere a frutto ciò che i nostri antenati hanno, spesso egregiamente, fatto. Infatti il progetto del nodo di interscambio non aveva previsto quella presenza, che avrebbe, tra l’altro, risolto il problema dell’accesso all’interno della stazione e alle Terme direttamente dal parcheggio, e sembra che la maniera più sbrigativa per andare avanti coi lavori sia quella di ignorare il tunnel murandone l’imboccatura, anche perché in precedenza esso era stato attraversato, e quindi sbarrato, dalla condotta fognaria di cui si vede traccia nella foto.
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