Emilio Pistilli, Cassino, 2014.
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Presentazione
Di certo non difetta a Emilio Pistilli una certa dose di coraggio. Oramai stretto negli affetti più cari della sua famiglia, moglie, figli e l’adorabile nipotina, ha deciso di dare alle stampa questo volume in cui ha inteso raccogliere e svelare i retroscena di alcune vicende e questioni locali che lo hanno visto coinvolto nel corso degli anni. Tuttavia pubblicare significa sicuramente tirarsi dietro alcune, se non forti critiche da parte di chi dovesse sentirsi toccato dalle ricostruzioni operate, da parte di chi avesse una diversa visione delle questioni e delle vicende raccontate, ma anche da parte di chi, a vario titolo, se ne sentisse escluso..
Pur tuttavia appaiono necessarie operazioni editoriali come questa. La realtà è sempre più complessa e sfaccettata di quella che può apparire e la ricostruzione degli avvenimenti proposta rappresenta una di queste sfaccettature. Oltretutto va sottolineato ed evidenziato che Emilio Pistilli propone queste sue ricostruzioni utilizzando lo stesso metodo, quello del rigore scientifico, che ha accompagnato tutta la sua produzione intellettuale, che ha permeato tutte le sue pubblicazioni, citando, cioè, le fonti e infarcendo il volume di un’abbondante documentazione (dagli articoli di giornale dell’epoca a comunicati, foto, carteggi, ecc.).
Se, dunque, da un lato è doveroso, oltre che coraggioso, giungere alla pubblicazione di «retroscena di microstorie», tuttavia dall’altro i lettori rischiano di rimanere sbigottiti e sgomenti, se non proprio delusi, nel leggere la sequela di progetti che sono rimasti alla stregua di sogni. Certo, e per fortuna, ci sono esempi positivi di prodotti tangibili come i monumenti a Enrico Eoti e alle vittime civili, il Corteo Storico, la Memoria di pietra, oppure, fiore all’occhiello, la fondazione del Centro Documentazione e Studi Cassinati con il suo bollettino trimestrale di studi storici. Per altri, invece, si è fatto un gran parlare, se ne è dibattuto anche approfonditamente, ma alla fine sono rimasti allo stato cartaceo, privi, cioè, di attuazione.
In tal senso, e provocatoriamente, il sottotitolo del volume avrebbe potuto essere quello di «martirologio delle occasioni perdute». Idee non estemporanee, non effimere, ma progetti validi, realizzabili, auspicabili che, però, non hanno trovato concreta realizzazione e per questo hanno finito per penalizzare gli abitanti della «Città Martire» e tutti quelli dei comuni che gravitano direttamente e indirettamente su di essa in quanto avrebbero indotto un arricchimento socio-economico (da quello culturale a quello turistico a quello amministrativo) per Cassino e per tutto il comprensorio di riferimento. E l’elenco (di cui fanno parte anche fantasiosi e bizzarri progetti) risulta lungo come dimostrano i vari capitoli dedicati ai tentativi di istituire una provincia con capoluogo Cassino, di allestire musei e centri di documentazione, di impiantare soprintendenze, di ricostruire la funivia che collegava la città all’abbazia, il tutto quasi a mo’ di compensazione, risarcimento e restituzione, seppur molto parziale, delle distruzioni inferte alla città.
Accanto tutta un’altra sfilza di progetti che sono stati sì realizzati ma differentemente rispetto ai disegni, ai propositi, agli intenti iniziali come l’Historiale, come l’ubicazione della statua di San Benedetto, come, con tutto la scia di polemiche e dissapori, la realizzazione del Muro del Martirologio.
Ecco dunque le «microstorie» con i loro «retroscena» svelati da Emilio Pistilli e fissati su pagine vergate senza edulcorazioni, senza lusinghe, senza esasperazioni.
Con franchezza e sincerità appare offerto il giusto rilievo e l’adeguato riconoscimento a quanti si sono prodigati per la realizzazione di un progetto, eseguito o meno che sia, ma, allo stesso tempo, non vengono sottaciuti i comportamenti di chi si è disinteressato o ha ostacolato, o, ancor di più, ha finito per appropriarsi di idee altrui sulla base di motivazioni esclusivamente economiche, come se fare un’opera meritoria mettendo a disposizione le risorse finanziare per la realizzazione di un’opera, comportasse di riflesso l’esclusività del progetto con una sorta di esproprio intellettuale, disconoscendo i meriti di chi l’aveva ideato e proposto, rimuovendone la paternità, modificandolo inopportunamente e giungendo a degli
esiti finali diversi rispetto ai disegni originari (compresi quei grossolani errori che, pur segnalati ripetutamente da Emilio Pistilli, non sono stati mai corretti e sono ancora lì visibili sotto gli occhi di tutti).
Cervaro 13 marzo 2014
Dott. Gaetano de Angelis-Curtis
Presidente CDSC-Onlus
INTRODUZIONE
Non è, questa, un’autobiografia, che non interesserebbe nessuno e tanto meno me stesso.
Chi avrà la pazienza di leggere o anche soltanto di scorrere i titoli dei capitoli si renderà conto che si parla di cose che riguardano la città di Cassino ed il suo hinterland. Al centro, è vero, ci sono sempre io, ma non per indebita intrusione o autocelebrazione – non autorizzo nessuno a pensarlo –, bensì per il solo fatto che mi sono trovato all’interno delle situazioni e, anzi, a volte le ho io stesso promosse.
I capitoli fanno riferimento in genere ad eventi già noti, mentre alcuni a faccende addirittura sconosciute ai più. In ogni caso il mio intento è quello di guardare dietro le quinte svelando particolari che, come dice il titolo di questo libro, non entreranno mai a far parte della storia nostrana. Tuttavia potranno servire a com- prendere come hanno funzionato – e ancora funzionano – certi meccanismi della vita pubblica di una città. In fondo anche questa è storia.
In un caso ho dovuto omettere i nomi delle persone interessate per evitare di prendermi qualche denuncia, il che mi darebbe molto dispiacere dal momento che lo spirito con cui ho esposto i fatti è del tutto privo di acrimonia o di celati intenti a danno di chicchessia.
So già che questo lavoro mi procurerà non poche critiche e – speriamo di no – amarezze da parte di chi è solito atteggiarsi a censore di ogni cosa con animo non sgombro da pregiudizi: quelli non mancano mai. Tuttavia conto sul conforto di chi saprà comprendere il senso e l’importanza, per quanto limitata, di ciò che qui riferisco in maniera pacata e in buona fede.
Molte altre cose potrei raccontare, ma quelle le affido alle mie memorie personali ed alle conversazioni con amici e conoscenti interessati e un po’ curiosi.
SOMMARIO
PRESENTAZIONE – pag. 3
INTRODUZIONE – pag. 5
I – IL PARCO PUBBLICO DI CASSINO – pag. 7
II – LA PINETA DI VALLEROTONDA UN SALVATAGGIO IN EXTREMIS – pag. 17
III – IN ALTO LOCO UN PROGETTO PER SAN VITTORE DEL LAZIO – pag. 25
IV – UN INSOLITO COMITATO PER LA PROVINCIA DI CASSINO – pag. 39
V – PROGETTO PER DUE MUSEI – pag. 49
VI – A MONTE MAGGIO UN MUSEO ALL’APERTO – pag. 57
VII – UN CENTRO DI DOCUMENTAZIONE COMUNALE – pag. 77
VIII – LA COOPERATIVA MEDIATUR E IL TURISMO CASSINATE – pag. 85
IX – NASCITA DEL CDSC ONLUS E STUDI CASSINATI – pag. 89
X – COME CASSINO EBBE LA SUA MASCHERA PIETRO BAILARDO – pag. 95
XI – IL CORTEO STORICO DI CASSINO – pag. 101
XII – LA MEMORIA DI PIETRA – pag. 111
XIII – L’HISTORIALE – pag. 123
XIV – SOPRINTENDENZA MISTA – pag. 133
XV – IL MONUMENTO AD ENRICO TOTI A CASSINO – pag. 139
XVI – UNA NUOVA FUNIVIA – pag. 153
XVII – LA STATUA DI S. BENEDETTO A CASSINO – pag. 161
XVIII – LA TRAVAGLIATA STORIA DEL MURO DEL MARTIROLOGIO DI CASSINO – pag. 167
XIX – DUE MONUMENTI ALLE VITTIME CIVILI DI CASSINO – pag. 181
INDICE DEI NOMI – pag. 185
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