Visita di una Rappresentanza della Repubbica Ceca al Cimitero di Caira-Cassino

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«Studi Cassinati», anno 2018, n. 1
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Il 29 settembre 2017 una rappresentanza della Repubblica Ceca proveniente da Praga è giunta a Cassino a rendere omaggio ai militari dell’ex Cecoslovacchia morti nel Campo di concentramento di Caira tra il 1917 e il 1919 dopo essere stati fatti prigionieri nel corso degli eventi della Prima guerra mondiale. I militari che combattevano nell’Esercito dell’Impero Austro-Ungarico, imprigionati dall’Esercito Italiano furono internati in una serie di Campi di dislocati in tutt’Italia fra cui quello di Caira-Cassino. Molti di essi (circa un migliaio) morirono nel corso della prigionia nel Concentramento di Caira in seguito alle ferite riportate sul fronte o a causa di malattie epidemiche (malaria, spagnola, tifo ecc.) e furono seppelliti nel locale Cimitero civile dove, nel 1933, fu edificato un monumento sepolcrale in parte salvatosi dalle distruzioni della Seconda guerra mondiale.

Per la prima volta nel corso di questi cento anni una delegazione della Repubblica Ceca ha voluto visitare alcuni sacrari che conservano i resti dei militari morti in Italia fra cui quello di monte Rotondo a Caira dove è stata accolta dall’assessora ai LL.PP del Comune di Cassino, Dana Tauwinkelova (di origine ceca), e da una rappresentanza del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus. La delegazione ceca, ben organizzata dall’addetto all’Ambasciata a Roma Jozef Spánik, era composta anche da militari dell’Esercito nazionale, tre dei quali indossavano le divise storiche utilizzate nel corso della Prima guerra mondiale e portavano vessilli e bandiere del tempo. Si è svolta una semplice ma suggestiva e intensa cerimonia con la deposizione di una corona d’alloro sul monumento sepolcrale, quindi sono stati resi gli onori militari e quelli civili dei presenti seguiti dal silenzio suonato da una struggente tromba. Il presidente Gaetano de Angelis-Curtis, in un suo breve intervento ha ricordato, sulla base dell’approfondito studio di ricerca svolto da Carlo Nardone, le fasi più importanti della costruzione del Campo di concentramento di Cassino-Caira, i lavori svolti dagli internati nei mesi di prigionia, la presenza di importanti personalità della cultura e dell’arte (docenti, filosofi, pittori ecc.), primo fra tutti Ludwig Wittgenstein tra i più autorevoli filosofi europei del tempo.

La delegazione ceca ha voluto ringraziare il Cdsc-Onlus facendo dono di alcune pubblicazioni sulla Legione cecoslovacca in Italia, nonché di gadgets e persino di un attestato nominativo «Pamětní Plaketu Čsol», emesso dalla «Československá Obec Legionárská Uděluje» a Praga e rilasciato a «Studi Cassinati».

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