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Il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus si onora di comunicare che venerdì 19 ottobre 2018 a partire dalle ore 17.00, presso la Sala «Pier Carlo Restagno» Piazza Alcide De Gasperi (Palazzo Municipale) di Cassino, si terrà la presentazione del volume edito dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa intitolato:
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GRANDE GUERRA. Un racconto in cento immagini.
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Sono previsti gli interventi del sindaco di Cassino, ing. Carlo Maria D’Alessandro, del presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, dott. Gaetano de Angelis-Curtis, e del direttore di «Informazioni della Difesa», nonché curatore del volume, ten. col. Mario Renna.
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Il volume consta di 423 pagine per un formato di 22,5×22,5. Si compone di cento capitoli scritti da 59 autori, firme molto importanti nel panorama storico-culturale odierno come il prof. Alessandro Barbero dell’Università di Torino, il prof. Piero Crociani tra i massimi esperti italiani di storia militare e autore di 11 articoli, lo stesso ten. col. Mario Renna, curatore del volume, autore di 4 articoli.
Ognuno dei cento articoli del volume si sviluppa in quattro pagine: le prime due dedicate a foto e titolo, le altre due occupate dal saggio. Gli argomenti dei cento articoli sono i più disparati. Si ritrovano tutti quelli più ‘classici’ dell’evento bellico e dell’immediato dopoguerra: le armi, la guerra per mare, cielo e terra, le invenzioni, i protagonisti (tra cui Enrico Toti), il nemico, gli italiani contro, gli stranieri in divisa italiana, Caporetto, i profughi, la prigionia, il Piave, i ragazzi del ’99, l’armistizio di Villa Giusti, la pace di Versailles, il milite ignoto, i sacrari, donne e guerra,. Accanto ad essi ci sono una serie di articoli ‘altri’: «I militi noti» (figure di primo piano della società italiana dell’epoca); «Saranno famosi» (i futuri protagonisti della politica e del mondo culturale italiano e straniero), «M’illumino d’immenso» (sull’Ungaretti soldato); «Le crocerossine» (le volontarie della CRI e l’assistenza sanitaria e morale), «Le portatrici carniche» (donne della Carnia che svolsero l’impegnativo ruolo di sostentamento delle truppe italiane); «O’ surdato ‘nnammurato» (canti e canzoni, musica colta, teatro di varietà e operetta), «L’arte ferita» (capolavori e opere d’arte messe in salvo o andate distrutte); «Cieli e pittura» (arte, dipinti, quadri di scene di guerra e soprattutto di aerei Caproni); «Parole di trincea» (l’eredità dei modi di dire, l’impressionante numero di neologismi coniati, circa 800); «Gli orfani dei vivi» (vicende sociali che ricordano, in qualche modo, la questione delle “marocchinate” del Lazio meridionale); infme, e va sottolineato, «La giustizia militare» (con dati ufficiali che riportano 4.028 condanne a morte comminate di cui 750 eseguite, 112 fucilazioni con giudizi sommari, 300 fucilati sul campo, il ricorso alla decimazione).
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Gaetano de Angelis-Curtis
Presidente del Cdsc-Onlus
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