XL anniversario del Centro Culturale «Paideia» (1978-2018).

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«Studi Cassinati», anno 2018, n. 4
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di Francesco De Napoli

23 Paideia1Nell’autunno del 1978 nasceva a Cassino il Centro Culturale «Paideia», oggi considerato tra le più longeve associazioni culturali in attività nel Lazio Meridionale. Il Sodalizio ha celebrato lo scorso 1 dicembre 2018, nella sede del Centro Culturale «Pentacromo», il quarantesimo anniversario della fondazione. Nel suo intervento d’apertura alla presenza di un qualificato pubblico, lo scrittore prof. Tommaso Di Brango ha illustrato le specifiche e basilari finalità ideali di «Paideia», legate alla classicità ma sempre bene attente alla modernità e alla contemporaneità. Il presidente dr. Francesco De Napoli ha esposto nei dettagli le complesse fasi del cammino dell’Associazione, inquadrandone i rapporti con il Cassinate e con le più vaste realtà culturali nazionali, ed ha infine ricordato i tanti autori e collaboratori di «Paideia» che ci hanno lasciati nel corso del quarantennio.
Il prof. Giampaolo Nitiffi ha sintetizzato le pionieristiche sperimentazioni compiute sul campo nei più diversi settori della cultura e dell’arte. Ai presenti in sala è stato distribuito in omaggio un ricco e approfondito Quaderno che ripercorre, attraverso il repertorio fotografico e la rassegna stampa, le tante iniziative realizzate.
Come ad ogni decennale, è stato assegnato un riconoscimento a personalità distintesi per i loro spiccati meriti culturali. In occasione del quarantennale, il riconoscimento è stato denominato Il Valore della Memoria come Testimonianza storica, etica e culturale, allo scopo di sottolineare l’importanza che riveste, in ogni comunità, il patrimonio di valori ideali e culturali che sempre è doveroso tramandare e valorizzare. Si tratta di insegnamenti incarnati dagli studiosi più rappresentativi del territorio, talvolta caduti nell’oblio o nell’indifferenza generale. Per questo motivo, si è voluto dare la priorità a riconoscimenti assegnati alla Memoria di autori per lo più trascurati se non addirittura ignorati nella loro terra d’origine. Il presidente Francesco De Napoli ha tenuto a chiarire un concetto fondamentale, ma spesso sottovalutato: molti esponenti della cultura locale sono importanti non solo e non tanto per il loro talento e per la validità delle loro opere – invero, ogni giudizio al riguardo è sempre soggettivo e provvisorio -, quanto per i valori che essi esprimono e per ciò che rappresentano per la storia socio-culturale ed antropologica del territorio. De Napoli ha esplicitato l’approfondito lavoro di ricerca e di monitoraggio svolto, durato circa un biennio e che, iniziato prendendo in esame una trentina di nominativi di base, ha portato a stilare attraverso una serie di successive selezioni la rosa definitiva dei prescelti, noti e meno noti, ma tutti estremamente significativi e rappresentativi della cultura del Lazio meridionale e delle realtà limitrofe. Essi sono i seguenti:

– Mario Barbato (alla memoria), poeta, patriarca e cantore della “Vecchia Cassino” sin dagli anni successivi alla prima guerra mondiale e per tutto il XX Secolo;
– Emilio D’Alessandro, residente a Sant’Angelo in Theodice (frazione di Cassino), per circa un trentennio stretto collaboratore del regista cinematografico M° Stanley Kubrick;
– Tullia Galasso (alla memoria), poetessa, scrittrice e membro del direttivo di «Paideia»;
– Amerigo Iannacone (alla memoria), poeta, scrittore, esperantista, editore ed operatore culturale;
– Giorgio Mennoia, maestro di teatro, regista, drammaturgo e attore;
– Anthony Minghella (alla memoria), celebre regista cinematografico, commediografo e sceneggiatore, originario di Cervaro (Fr) dal lato paterno e di Valvori (Fr) dal lato materno, Premio Oscar per il film Il paziente inglese;
– Fernanda Patini, scrittrice e co-fondatrice della sezione «Latium Novum» di Cassino dell’Archeoclub d’Italia;
– Antonio Piromalli (alla memoria), poeta, scrittore, storico della letteratura e docente emerito dell’Università degli Studi di Cassino;
– Pierino Pontone, decano dei tipografi del Basso Lazio e cofondatore di storiche riviste del Lazio Sud;
– Donato Rivieccio, cantautore, musicista e poeta;
– Danilo Salvucci, maestro d’arte e pittore, ideatore di numerose iniziative realizzate dal Centro Culturale «Pentacromo»;
– Giovanni Terenzi (alla memoria), operatore culturale negli anni del «Centro Servizi Culturali di Cassino».

Il Premio Speciale del quarantennale è andato ad Emerico Giachery, scrittore, saggista, storico della letteratura, critico letterario, docente emerito di prestigiose Università in Italia e in Europa, amico e collega del compianto scrittore prof. Gioacchino Pellecchia, al quale è stato intitolato il Liceo Scientifico Statale della Città Martire.
Ha condotto la cerimonia la giornalista Francesca Messina.
L’attrice Paola Spallino del Centro Universitario Teatrale dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale ha letto alcune poesie degli autori premiati.

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