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«Studi Cassinati», anno 2019, n. 1
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La memoria storica di San Vittore del Lazio è saldissima e ben custodita, da chi la preserva istituzionalmente e da chi la conserva come cittadino. Lo dimostra il successo assoluto avuto dal convegno che il Comune ha organizzato per ricordare il 75esimo anniversario della liberazione del paese e della sua zona montana, la Radicosa, avvenute a località invertite il 4 e il 7 gennaio 1944. Un pubblico numerosissimo, attento, coinvolto ed a tratti commosso ha seguito le ricostruzioni, le testimonianze ed i contributi dei relatori. Chairwoman la sindaca Nadia Bucci, che dell’iniziativa si è fatta vigorosa promoter e che, nel presentare il parterre di ospiti in esordio, ha ribadito come «il compito di ogni amministrazione comunale sia quello di farsi promotrice della diffusione della memoria e lasciare una traccia della nostra storia». Nel vivo degli interventi, l’esordio è toccato a Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc. Lo studioso di origini cervaresi ha frazionato il suo intervento: da un lato un inquadramento generale, puntualissimo, delle circostanze della storia che portarono alla campagna d’Italia ed all’epopea sanvittorese, dall’altro la testimonianza di Bice Gagliardi, sfollata in località Radicosa in quei giorni bui. Ospiti e relatori seguivano le linee guida di un opuscolo le cui parti in inglese sono state tradotte e rese concettualmente dalle dottoresse Lorisa Morena Ventre e Lorenza Bucci, quest’ultima oggetta di un tributo pubblico da parte di De Angelis-Curtis per il suo esordio nel contribuire alla memoria nel luogo in cui vive. Giorni bui di un quadro fosco e commovente, che l’intervento successivo, quello del presidente dell’associazione «Ad Flexum», Maurizio Zambardi, ha ulteriormente arricchito: testimonianze sofferte, scrupolosamente raccolte e narrate al pubblico con una rara empatia che ha toccato il culmine quando si è trattato di rievocare le ore buie vissute da sua madre, la sanvittorese Elvira Masecchia. L’intervento di Giuseppe Vendittelli ha scosso tutti: un sentito excursus delle vicende locali, di cui è cultore, indagatore e preservatore da decenni, che verrà riportato nelle 600 pagine di un suo libro in uscita, con 56 episodi specifici ed un’aneddotica sterminata e a volte inedita sul coinvolgimento dei sanvittoresi in tutti i teatri di guerra del ‘40-’45, perfino in Giappone. Luciano Bucci, sindaco di Conca Casale e presidente dell’associazione «Winterline», ha illustrato con la perizia che lo ha reso un vero specialista sul tema il contesto territoriale, topografico, tattico e strategico in cui maturarono le vicende che portarono alla liberazione della Radicosa e di San Vittore. Il clou si è avuto con la proiezione del dvd redatto e curato dal professore Luigi Matteo, vero architrave motivazionale dell’evento: immagini evocative e struggenti, contributi musicali e tecnici di pregio e poi l’assoluto e meraviglioso coinvolgimento suscitato dalla lettura di due splendide ballate-poesie in dialetto, una dedicata al war fotografo Robert Capa, che sulla Radicosa colse immagini suggestive e strinse amicizia con un avo del professore, Domenico Matteo, l’altra dedicata al sergente Fred Trotter, eroe del 168esimo Reggimento di Fanteria ucciso in loca-lità R’Fenza il 7 gennaio, nel pieno della liberazione del paese. Il dvd, alla cui redazione orgogliosamente l’amministrazione Bucci ha contribuito, è gratuitamente a disposi-zione delle scola-resche.
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Il dvd de La ballata di Robert Capa e “zi’ Mnguccj”alla Radicosa è stato proiettato nel corso della premiazione del concorso Salva la tua lingua locale – VI edizione – indetto dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) e dall’Eip (scuola strumento di Pace), svoltosi il 21 febbraio 2019 nella sala della Promoteca in Campidoglio in Roma, e al suo autore, nonché socio del Cdsc-Onlus, prof. Luigi Matteo è stato conferito il riconoscimento come Cultore dei dialetti e delle lingue locali.
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