«Studi Cassinati», anno 2019, n. 4
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E’ venuto a mancare il notaio cassinate Fernando De Rosa, l’ultimo sopravvissuto del bombardamento dell’abbazia di Montecassino nel febbraio 1944; aveva 91 anni. In occasione dei frequenti bombardamenti anglo americani su Cassino e Montecassino, si era rifugiato con la famiglia a Montecassino, nella convinzione che nessun esercito avrebbe osato assaltare il glorioso monastero. Purtroppo, come è noto, non andò così. Pochi furono gli scampati tra le macerie dell’abbazia rasa al suolo il 15 febbraio 1944. Tra essi il sedicenne Fernando De Rosa. Pochi giorni prima aveva perso il padre e poi nel bombardamento il fratello di 27 anni. Con lo sfollamento si trasferì a Roma, dove ha vissuto a lungo. Notaio, brillante giornalista, scelse infine Pescara come sua abituale residenza. La sua preziosa testimonianza l’ha raccontata nel libro L’ora tragica di Montecassino. Diario di un sopravvissuto 1943/44. Il suo libro ha fatto conoscere al mondo la tragica vicenda delle centinaia di rifugiati nell’abbazia di Montecassino, dove ben pochi ebbero salva la vita. Pur risiedendo nella sua casa di Pescara ha mantenuto stretti legami con la città d’origine, dove non mancava di recarsi ad ogni occasione specialmente nelle ricorrenze del martirio di Cassino. Tutti i soci del Cdsc-Onlus con cui è entrato in contatto non hanno potuto far a meno di essere coinvolti dalla sua dirompente amicizia. è stato un affezzionatissimo lettore di «Studi Cassinati» (che gli aveva dedicato varie pagine: n. 3, luglio-settembre 2017, pp. 214-217; n. 2, aprile-giugno 2018, pp. 124-133). Negli ultimi suoi giorni di degenza in Ospedale a Pescara aveva sul comodino l’ultimo numero di «Studi Cassinati» per farsi leggere dal figlio Antonello, nel corso delle visite quotidiane, la vicenda del miracoloso ritrovamento della statua della Madonna dell’Assunta, rinvenuta intatta nella distrutta chiesa dell’Annunziata di Cassino.
Emilio Pistilli
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Curriculum vitae di Fernando De Rosa
- nato a Cassino il 28 giugno 1928, orfano di guerra, coniugato con quattro figli
- a 17 anni conseguì la maturità classica
- laureato in Giurisprudenza presso l’Università la Sapienza di Roma
- dal 20 dicembre 1946 al 13 gennaio 1965 funzionario dello Stato alle dipendenze del ministero del’Agricoltura e Foreste con mansioni di segretario del Direttore generale del personale affari generali; addetto al coordinamento legislativo e alla predisposizione delle risposte alle interrogazioni parlamentari nonché all’esame degli schemi di disegni di legge di iniziativa parlamentare nel settore dell’agricoltura, dell’alimentazione ed dell’economia forestale; addetto all’Ufficio stampa del Gabinetto del ministro e, successivamente, osservatore rendocondista a seguito del ministero in seno a convegni e congressi interessanti l’agricoltura e l’alimentazione
- nominato notaio nel novembre 1964 nel distretto notarile di Lanciano Vasto e dal 13 luglio 1965 in quello di Teramo-Pescara, residenza di Pescara, fino al 28 giugno 2003
- consigliere della Banca d’Italia dal 1965
- giornalista-pubblicista iscritto all’Albo di Roma fin dal 1950 e poi all’Albo dei giornalisti d’Abruzzo fin dalla sua costituzione
- autore di numerose pubblicazioni letterarie, giuridiche e segnatamente nel campo dell’agricoltura e dei prodotti alimentari
- collaboratore de «Il Giornale della Sera», «Il Tempo» di Roma, «Comunità Europea» di Milano, «Il Corriere di Roma»
- collaboratore fisso de «Il Notaro», periodico quindicenale della classe notarile
- redattore di «Terra Nostra» e del «Soggetto Cinematografico» di Roma
- direttore de «L’Informatore dell’Emigrante»
- inviato speciale della rivista «Agricoltura» di Roma
- corrispondente di giornali e riviste estere
libri pubblicati:
- Pescara e i luoghi dannunziani (I edizione 1958)
- La vita insieme (1959)
- L’Eremo dannunziano (1990)
- Pescara e i luoghi dannunziani (II edizione riveduta e ampliata, 1996)
- L’ora tragica di Montecassino (I edizione 2003 – II edizione ampliata, 2011)
- autore del Monumento epigrafico a Gabriele d’Annunzio in Pescara (2003)
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