La Camera del Lavoro di Cassino. Cento anni di lotte contro la miseria, per il lavoro, la pace, la democrazia.

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Francesco Di Giorgio, Cassino 2018
> Locandina

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Presentazione

2018CameraLavoroÈ intorno alla fine del XIX secolo che prendono vita in Italia le prime Camere del Lavoro. Il modello camerale, inizialmente ispirato alle esperienze sindacali francesi degli anni 80-90 del 1800, individua tra i principali obiettivi statutari il collocamento, l’istruzione e l’assistenza con lo scopo di raggiungere migliori condizioni economiche, sociali e di lavoro della Classe Operaia. Il contesto nazionale dell’ultimo quarto di secolo, nel quale si sviluppano le Camere del Lavoro, è caratterizzato da un significativo peggioramento del tenore di vita della classe lavoratrice, sia agraria che industriale, che si trova a subire le conseguenze della forte crisi economica europea, rafforzata dal crollo del sistema bancario italiano culminato nel 1894. I massicci licenziamenti e le riduzioni salariali produrranno inevitabilmente una radicalizzazione dello scontro sociale. Risale infatti al 1893 il primo Congresso nazionale delle Camere del Lavoro riunitosi a Parma. Negli anni successivi si assiste a un progressivo processo di trasformazione, che vedrà l’attività camerale sviluppare una sempre maggiore vocazione di tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori. Soppresse nel 1926 con l’introduzione della legislazione sindacale fascista, le Camere del Lavoro rinascono nel 1943 come associazioni di fatto a livello provinciale e comunale nell’ambito della CGIL e in seguito, con la rottura dell’unità sindacale, aggregate alle varie associazioni sindacali. È in questa cornice post-unitaria che prendono vita le pagine di questo volume, delineando in modo magistrale, anche attraverso un’attenta selezione di documenti d’archivio, le gesta di una classe lavoratrice, spesso oppressa, ma che con i suoi sacrifici e le sue lotte, sempre aperte, ha contribuito a costruire migliori condizioni di vita e di dignità dei lavoratori. Innumerevoli sono gli eventi e le vicende richiamate nel volume, l’Autore non si limita a ripercorrere le principali tappe, nazionali e locali, che hanno accompagnato la nascita e l’evoluzione delle Camere del Lavoro, ma arricchisce la sua narrazione con alcuni episodi apparentemente distanti dal filo conduttore che in realtà risultano strettamente connessi con l’attività camerale, delineando un quadro che descrive adeguatamente la situazione politica, economica e sociale della classe lavoratrice dall’unità d’Italia ad oggi. Di Giorgio fotografa, con attenta sintesi descrittiva e statistica, la realtà agricola e produttiva nella seconda metà del XIX secolo in Provincia di Terra di Lavoro. Oltre ad evidenziare i difficili rapporti contrattuali e le “prestazioni” dei patti agrari, delinea un attento spaccato della realtà industriale. Testimonia la prevalenza dei motori idraulici su quelli a vapore, enumera la forza lavoro maschile e femminile evidenziando anche una forte presenza di mano d’opera minorile.

 

Arturo Gallozzi

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